Miracleman di Alan Moore | Supereroi al comando della società
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Miracleman di Alan Moore | Supereroi al comando della società

Miracleman di Alan Moore | Supereroi al comando della società

Postato il 23 Agosto, 2021

Year

1982 - Present

Format

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Length

22 issues - ongoing

Genre

Cosa farebbe un individuo inarrestabile? Cosa farebbe di se stesso, delle altre persone, del mondo intero? Forse sono queste le domande che Alan Moore si è posto quando ha iniziato a scrivere Miracleman. Originariamente creato da Mick Anglo negli anni ’50, Moore ha ripreso il personaggio nel 1982 reinterpretando temi e atmosfere. Come il Daredevil di Frank Miller, quest’opera è uno dei primi semi di una nuova era per i supereroi che durerà per tutti gli anni ’80. Scritta prima di Watchmen, la storia di Michael Moran inaugura ed esplora l’idea di superuomini che agiscono nel mondo reale. Tuttavia, a differenza dei suoi lavori più politici e noir, qui Moore si concentra su una lacuna biologica. Una lacuna che consente alle persone dotate di superpoteri di assurgere a divinità, governando l’umanità e rimodellando il mondo.

Kimota! Il superuomo entra in scena

Moore Miracleman
Image courtesy of MARVEL COMICS MIRACLEMAN © 1982

Michael Moran è un uomo normale, tormentato dai sogni di una vita dimenticata. Quando scopre di essere sempre stato un superuomo e di potersi trasformare in Miracleman pronunciando la parola Kimota, la sua vita precedente viene stravolta. Tuttavia, la trama non parla di un eroe appena nato che combatte il crimine e protegge i deboli. Al contrario, il primo compito di Miracleman è sopravvivere. Deve combattere contro Kid Miracleman, la sua ex spalla che ha perso il senno inebriato dal suo stesso potere. Combattimento dopo combattimento, Mike diventa sempre più legato e, allo stesso tempo, dipendente dai suoi poteri, godendo dello stupore che suscita negli altri. Scopre anche un lato oscuro della sua personalità, che non disprezza la violenza e la vendetta.

L’incontro con eventi straordinari e molteplici minacce scuotono l’identità di Mike/Miracleman. Scopre la verità sulla sua origine, incontra alieni super avanzati e uno scienziato fin troppo ambizioso, ma ciò che lo preoccupa davvero è una questione semplice. Chi sono e chi voglio essere? Il potente e brillante Miracleman o il goffo e debole Mike Moran? Possono coesistere o uno dei due deve farsi da parte?

Miracleman: il superuomo di Moore è simile a un dio

Il punto è che i supereroi non devono necessariamente vivere limitati dai valori umani. Possono piuttosto abbracciare pienamente la loro condizione divina e trascendere verso una nuova idea di società e di esistenza. Così, in Miracleman Moore affronta temi come il relativismo morale e la fame di potere. Non esistono confini fissi né morali indiscutibili. È tutta una questione di prospettiva, come dimostrano tutti i personaggi nel corso della storia. Quando i superuomini e le superdonne hanno la possibilità di ricominciare da capo e di progettare il mondo come meglio credono, lo fanno senza esitare. Tra le scene più strazianti, ci sono quelle in cui Miracleman interagisce con la moglie Liz. Rendendosi conto di essere ormai distante dalla prospettiva umana delle cose, non può che compatirla per essere così spaventata da ciò che il mondo sta diventando.

Moor Miracleman
Image courtesy of MARVEL COMICS MIRACLEMAN © 1982

Chi detiene il potere lo userà, sia a proprio vantaggio sia per decidere cosa è meglio per gli altri, il che è ancora più inquietante. Per Moore, la condizione divina dei personaggi di Miracleman dipende da una differenza quantitativa. Il solo fatto che possiedano capacità superiori alla condizione umana li autorizza a dominare e a decidere cosa fare dell’umanità. Moore cita più volte Friedrich Nietzsche e i suoi supereroi rispecchiano l’idea di übermensch del filosofo: stabiliscono da sé i propri valori. Il mondo che creano sembra utopico e pacifico, ma rimane comunque qualcosa che Miracleman e i suoi simili hanno imposto all’umanità. Pertanto, è intrinsecamente viziato.

Il passaggio del super-testimone

La serie di Moore su Miracleman è composta da tre atti o libri: Sogno di un volo, La sindrome del re rosso e Olimpo. Incoraggiato da Moore, Neil Gaiman ha iniziato una nuova trilogia nel 1990, esplorando le crepe dell’utopia precedentemente rappresentata. Per ora ha scritto solo la prima parte, L’età dell’oro, collaborando con l’illustratore Mark Buckingham.

Il fumetto ha avuto anche un percorso editoriale travagliato. Ha cambiato casa editrice durante la pubblicazione e ha attraversato una disputa legate per i diritti sul personaggio che ha coinvolto la Image Comics di Todd McFarlane e Gaiman. Attualmente il personaggio è di proprietà della Marvel Comics.

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