
Whatever People Say I Am, That's What I'm Not | Il debutto degli Arctic Monkeys
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La band britannica Arctic Monkeys ha debuttato sulla scena indie rock e alternativa nel 2006, con l’album Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not. Composto principalmente da tracce già rilasciate in demo gratuite o pubblicate sul web, è diventato l’album più rapidamente venduto nella storia della musica britannica.
Il tedio della vita notturna
Ispirato dal ritorno del garage rock e da band post-punk come gli Strokes e i Libertines, l’album è veloce e ballabile. Con il suo suono lo-fi, dà all’ascoltatore la sensazione di partecipare alle prove della band. In effetti, le tracce vocali si fondono con i rumori e i versi cantati rapidamente conferiscono ritmo alle tracce.
Non sempre intonato e spesso a corto di fiato, Alex Turner canta come se sputasse fuori i versi delle sue canzoni, il tutto con un peculiare accento britannico. I versi sono principalmente incentrati sulla vita notturna ed evocano situazioni ironiche e curiose tipiche della gioventù. Parlano di noia, alcol, tentativi di seduzione, astio verso altre band, cosa che può far solo tornare alla noia.
Il titolo dell’album è una citazione diretta dal film Sabato sera, domenica mattina di Karel Kreiz. Il film è a sua volta un adattamento dell’omonimo romanzo di Alan Sillitoe, che descrive scene realistiche della classe operaia degli anni Sessanta e Sessanta. Qui Turner ha visto dei parallelismi con la vita notturna dello Yorkshire.
L’indie, il lato divertente del rock
I riff, spesso basati su accordi stoppati e ripetizioni, sono orecchiabili e arroganti. Gli assoli a volte anticipano la prima strofa, in un turbinio che risucchia l’ascoltatore nella canzone. Solo alcune tracce, come Riot Van e Mardy Bum, fanno eccezione. Con melodie lente e versi pregni di amarezza, diventano quasi delle ballad.
D’altro canto, When the sun goes down trae in inganno l’ascoltatore con un tono lento e cupo, per poi rivelarsi una delle canzoni più potenti dell’album. Essa si discosta dalle più leggere tematiche giovanili. Il protagonista è probabilmente il cliente di una prostituta, redarguito dal narratore. Il testo è una critica mirata allo squallore del quartiere, che emerge non appena il sole tramonta. La canzone cita anche Roxanne dei Police, che presenta una tematica simile.
Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not è coinvolgente e va dritto al punto. Nonostante il suo tentativo di non prendersi troppo sul serio, basta un ascolto più attento per rendersi conto della sua maestria esecutiva e compositiva. Quest’album ha ispirato numerose band indie rock degli anni 2000, tra cui i Cage the Elephant e i Wombats. Il suo tono ironico e il suo fascino spensierato sono diventati i punti cardine di questo genere.
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