I Kill Giants | Fumetti low fantasy come meccanismo di difesa
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I Kill Giants | Fumetti low fantasy come meccanismo di difesa

I Kill Giants | Fumetti low fantasy come meccanismo di difesa

Postato il 10 Febbraio, 2024

Year

2008-2009
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Length

7 issues/184 pages

Genre

Dalle fantasie della mente di un bambino alla confusionaria realtà del malato mentale, la linea tra mondo reale e fantastico è una fonte d’ispirazione per molte opere creative. Alcuni esempi in diversi media sono i Sessanta racconti di Dino Buzzati. Oppure, al cinema, Il labirinto del Fauno. In queste opere, la combinazione di fantasia e realtà crea meraviglia o orrore. Nella serie limitata a fumetti I Kill Giants, invece, la fantasia diventa il metodo di evasione e meccanismo di difesa di una giovane ragazza.

I Kill Giants era una serie a fumetti mensile scritta dallo scrittore Joe Kelly e dall’artista J.M. Ken Niimura. È iniziata nel 2008 e si è conclusa nel 2009, dopo 7 uscite. Poi, alla fine del 2009 la serie è stata raccolta in un volume. Questo ha contribuito a diffondere la sua fama e a fargli vincere una serie di premi, tra cui il Gold Award al 5° International Manga Award del 2012. La rivista New York lo ha nominato fra i dieci migliori fumetti del 2009.

I kill giants comic | descriptory image
Image courtesy of IMAGE COMICS I KILL GIANTS © 2009

I Kill Giants, un low fantasy

A differenza del genere fantasy comunemente conosciuto, nelle storie low fantasy gli eventi magici sconvolgono un mondo altrimenti ordinario, come accade nel libro e nella serie televisiva Good Omens di Terry Pratchett e Neil Gaiman.  

La protagonista di I Kill Giants Barbara Thorson vive un’esistenza normale, ma combatte anche contro giganti con il suo martello Coveleski. È molto sincera sulla sua missione e attira l’attenzione (per lo più negativa) di insegnanti e compagni di classe. La storia di Barbara è difficile da credere, ma Sophia, una ragazza che si è appena trasferita in città, sceglie di ascoltarla comunque. Questa connessione amichevole, senza giudizio o compassione, cambia radicalmente la prospettiva di Barbara sulle relazioni.

Lo stile di Niimura nel fumetto di I Kill Giants è sporco e diretto. Attraverso i suoi disegni il lettore vede il mondo nel modo in cui lo vede Barbara. I folletti, i giganti e i segni minacciosi diventano quanto di più reale ci possa essere, compresa la spaventosa creatura al piano superiore di Barbara, che le impedisce di dormire nella sua camera da letto.

Ragazze nella cultura nerd

La grande passione di Barbara è Dungeon and Dragons, un famoso gioco di ruolo. Ama leggere, organizzare sessioni di gioco e guidarle, dirigendo gli altri giocatori verso il loro destino. Non accetta compromessi, non si finge gentile e gioca sempre al suo massimo potenziale. Tuttavia è una ragazza e questo sembra essere un problema.

Nei suoi momenti più realistici, I Kill Giants narra le difficoltà di una donna di essere accettata nel mondo nerd, tipicamente dominato dai maschi. Nel fumetto, Barbara viene rifiutata dai suoi compagni giocatori per il suo sesso o dalle sue compagne perché è diversa. Lei appartiene ad entrambe le categorie ma non viene accettata in nessuna di esse. La personalità che sviluppa – scortese, insensibile, violenta, non aiuta la sua integrazione. Questa è una difficoltà che molte donne che hanno interessi nella cultura nerd sono in grado di capire.

I kill giants comic | descriptory image
Image courtesy of IMAGE COMICS I KILL GIANTS © 2009

Negare la morte è negare la vita

La metafora profonda di I Kill Giants è inconfondibile. Mentre la storia continua, il lettore scopre chi sono davvero i giganti. Soprattutto, scoprono chi è la figura spaventosa in casa e dove sono iniziati i problemi di Barbara. Mentre il lettore la vede letteralmente affrontare i suoi demoni, può imparare da lei.  

La protagonista affronta la sua paura della morte e la sua impotenza combattendo e parlando. E impara che la morte è una parte della vita, a cui non si può sfuggire. Scappare da essa è inutile e l’unica cosa che rimane da fare è usare il tempo rimasto in un modo più propositivo.

Si tratta di un messaggio che può sembrare difficile da comprendere. Ma I Kill Giants guida il lettore passo per passo, permettendo a lui e a Barbara di arrivare alla stessa conclusione. Il finale è straziante ma in qualche modo confortante. Nei momenti peggiori, anche se nessuno ti può aiutare, puoi aiutarti da solo. Trovando un modo di essere in pace, nonostante tutto.

The first trailer of I Kill Giants (2017), the movie adaptation by Anders Walter from the comic book.

Nel 2017 il fumetto di I Kill Giants è diventato un film live-action. È stato diretto da Anders Walter, mentre Joe Kelly stesso ha scritto la sceneggiatura. Il film segue in linea di massima il fumetto originale. Lascia inalterati la trama e il messaggio, ma dà più spazio ai combattimenti e alle scene di fantasia.

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