Due anni dopo il sesto capitolo, il 14 luglio 2007, Bloomsbury, Scholastic e Raincoast Books hanno pubblicato contemporaneamente Harry Potter e I Doni della Morte negli USA, Regno Unito e Canada: è l’ultimo capitolo della famosa saga fantasy di J K. Rowling. Dopo aver atteso fuori dalle librerie, i lettori più fedeli sapevano già dalle prime pagine che il libro sarebbe stato qualcosa più della fine di una storia: un caldo addio a ognuno di loro. Ed è proprio a ciascun lettore che la scrittrice britannica si rivolge nella dedica conclusiva di questa epopea fantasy.

…E a te, che sei rimasto con Harry proprio fino alla fine.

Battendo i titoli precedenti, il libro detiene il Guinness dei primati per il record di vendite nelle prime 24 ore. Ha vinto molti premi e nel 2008 l’American Library Association l’ha inserito nella lista dei Migliori Libri Young Adults di sempre.

Non più solo studenti di magia

Dopo la morte di Silente, Voldemort governa il mondo magico. Per di più, Harry sta per compiere diciassette anni e perdere la protezione di sua madre. L’Ordine della Fenice trova allora un rifugio per la famiglia Dursley e organizza il suo trasferimento. Per proteggerlo e confondere i Mangiamorte mentre volano alla Tana, alcuni amici bevono la Pozione Polisucco. Nel volo, Moody rimane ucciso e George Weasley ferito. Harry, Ron ed Hermione abbandonano gli studi per cercare gli ultimi Horcrux. Prima di partire, ricevono alcuni oggetti lasciati da Silente: il Boccino d’Oro, un Deluminatore e I Racconti di Beda il Bardo. Dovrebbero ricevere anche la Spada di Grifondoro, ma il Ministro impedisce loro di prenderla.

I primi tentativi di distruggere un Horcrux si rivelano inutili e molte avversità mettono alla prova la loro amicizia. Dopo un litigio, Ron ssi allontana. Al suo ritorno, i protagonisti scoprono che la Spada di Grifondoro può sconfiggere gli Horcrux. Ma il medaglione distrutto è solo il primo oggetto oscuro e la ricerca è sempre più difficile. I tre tornano a Hogwarts, trovando la scuola sotto il controllo dei maghi oscuri. L’Esercito di Silente, guidato da Neville, capeggia la resistenza e li aiuta a entrare. Dopo che Voldemort scopre l’arrivo di Harry, Hogwarts diventa un palcoscenico per l’ultima, epica battaglia fra bene e male: le due formazioni chiamano alle armi i propri seguaci.

La battaglia per la libertà reclama molte vite, fra cui quella di Fred Weasley e Severus Piton. In punto di morte, questo rivela a Harry la sua vera natura, donandogli una lacrima contenente i ricordi di Lily. Scoprendo quanto profondamente fosse legato a Voldemort, Harry pone fine alla battaglia raggiungendo il Signore Oscuro. E ancora una volta, l’amore che ha ricevuto da sua madre cambia le sorti del fato.

I libri citati in Harry Potter

Harry Potter e i Doni della Morte lega il mondo dei maghi e quello dei Babbani ancor più saldamente degli altri capitoli. Per la prima volta Harry e I suoi amici passano molto tempo nel mondo dei Babbani, cercando gli Horcrux. Come nota Ron, ogni bambino del mondo magico conosce I Racconti di Beda il Bardo. Ma Hermione non li ha mai letti, poiché è probabilmente cresciuta con Cenerentola, Biancaneve e le favole dei fratelli Grimm. Ma la struttura e la funzione di questi racconti è pressoché la stessa. Storie brevi, ricche di allegorie e metafore, il cui obiettivo è trasmettere valori morali attraverso personaggi e avventure di finzione.

Certo che sta succedendo dentro la tua testa, Harry. Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?

Anche la Bibbia trova grande spazio nel romanzo. Fin dall’inizio della saga, si notano alcune somiglianze fra alcuni maghi, streghe e i cristiani, sebbene non espressamente dichiarate. La religione, che mette in contatto diversi Paesi e culture nel mondo babbano, crea legami anche col mondo dei maghi. Mentre vagano e si nascondono fra gli umani, Harry visita sia la tomba dei suoi genitori sia quella di Kendra Silente (la madre di Albus): entrambe hanno come epitaffi dei passi della Bibbia. Come le favole, questo antico libro si mostra ancora in grado di insegnare la sacralità dell’amore e di un bene superiore.

Non provare pietà per i morti, Harry. Prova pietà per i vivi e soprattutto per coloro che vivono senza amore.

Amare e morire per qualcosa di più grande

Proprio dalla Bibbia viene un profondo sentimento che fin dall’inizio ha un grande ruolo nella saga: l’amore puro. L’amore che ha spinto Lily a sacrificare la propria vita per quella del figlio, come nelle Sacre Scritture Maria offre il proprio corpo per il figlio di Dio. L’amore puro può anche non essere ricambiato, come quello di Piton per Lily. Per lei, l’insegnante ha rinunciato a quasi tutto quello in cui credeva, anche dopo la sua morte. Per Lily, ha accettato di proteggere Harry e tenerlo al sicuro.

Ed è per i suoi amici e l’intera comunità magica che Harry sacrifica la vita. Quando scopre di dover morire per uccidere Voldemort, affronta il suo destino senza esitare. Il gesto estremo ricorda le fondamenta del Cristianesimo e il sacrificio di Gesù per l’umanità. Prima di Harry Potter, un’altra saga fantasy aveva tentato di rileggere il messaggio evangelico. In Le Cronache di Narnia di C S. Lewis, il leone Aslan, creatore del mondo fantastico, rinuncia alla vita per salvare quel mondo e i suoi abitanti. Tutte queste morti sono una libera scelta per un bene superiore: e per questo, non sono definitive. Un sacrificio per qualcosa di più importante della vita merita la resurrezione, nei fantasy come nella religione.

L’ultimo capitolo della saga di J.K. Rowling finisce con una promessa di ritorno. Harry torna alla vita, nuovi studenti tornano a Hogwarts; i lettori potranno sempre trovare rifugio nel mondo magico.

Dopo tutto questo tempo? Sempre

Nell’epilogo, Harry, Ginny, Ron ed Hermione portano I figli a prendere l’Hogwarts Express. Una nuova generazione di giovani maghi inizia la sua avventura. Il figlio di Harry, Albus Severus, teme di essere smistato in Serpeverde. Il padre, però, lo rassicura: il Cappello Parlante terrà in considerazione il suo volere. E se anche fosse un Serpeverde, non significa che sarà un mago meno coraggioso. Più che chiudere un cerchio, l’epilogo crea una connessione col mondo reale: le avventure di Harry sono giunte alla fine, ma il mondo magico continuerà a vivere per gli altri. La conclusione presagisce una nuova generazione di lettori che potranno scoprire Hogwarts.

Il romanzo è stato seguito dall’adattamento cinematografico. Dovendo affrontare con una trama molto più complessa, David Yates ha deciso di dividere il settimo volume in due film. Harry Potter e i Doni della Morte: Parte 1 è uscito nel 2010, mentre la Parte 2 è arrivata sugli schermi nel 2011. La fama del giovane mago ha resistito alla fine della saga, dando vita a storie collaterali. Poco dopo l’ultimo capitolo, nel 2008, Rowling ha pubblicato I Racconti di Beda il Bardo. E Harry Potter e la Maledizione dell’Erede, opera teatrale sequel con Albus Severus come protagonista, ha debuttato nel 2018.

Già nel 2001, Rowling ha pubblicato sotto pseudonimo il libro Il Quidditch attraverso i secoli e Animali Fantastici e dove trovarli. Quest’ultimo ha inspirato la saga spin-off Animali Fantastici, diretta da Yates. Il primo film è arrivato nei cinema nel 2016, seguito da I Crimini di Grindelwald nel 2018 e I Segreti di Silente nel 2022.

Negli ultimi anni, Rowling si è trovata coinvolta in alcune controversie mediatiche e non sempre il cast di Harry Potter l’ha supportata. Nonostante questo, il mondo magico non ha perso il suo fascino: ogni anno, innumerevoli fan visitano gli Studios di Londra, gli Universal Studios a Orlando e parchi tematici. Per non parlare di chi vive il mondo magico grazie ai videogame. Il tempo passa, ma lettori di ogni età continuano ad arrivare a tornare a Hogwarts; un rifugio speciale per sogni d’avventura.