Song to a Seagull | L'album che ha lanciato Joni Mitchell
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Song to a Seagull | L'album che ha lanciato Joni Mitchell

Song to a Seagull | L'album che ha lanciato Joni Mitchell

Postato il 13 Luglio, 2024

Artist

Year

Country

USA
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Tracks

10

Runtime

37:22

Written by

Produced by

David Crosby

Genre

Nell’autunno del 1967, la rockstar americana David Crosby era sul punto di lasciare per sempre l’industria musicale. Dopo lo scioglimento della sua prima band, i Byrds, stava pensando di andare a vivere in barca a vela, alla ricerca di “un altro modo di essere”. Invece, una tiepida sera di ottobre a Coconut Grove, in Florida, entra al Gaslight Sound, un piccolo locale, e quello che vede lo lascia stupefatto. Sul palco c’è una giovane donna dai capelli biondi, che canta e suona la chitarra. La sua voce è eterea, proprio come il suo aspetto. Quella donna è Joni Mitchell. “Non pensavo esistessero cantautori così pieni di talento”, ha dichiarato Crosby anni dopo “e, come dire… mi innamorai”.

Appena Crosby sente Joni suonare, immediatamente decide di volerle fare da produttore. Iniziano così una breve e travagliata storia d’amore e una duratura collaborazione artistica. Un anno dopo, nel 1968, esce il primo album di Joni Mitchell: Song to a Seagull. Il sound folk minimalista e i testi sognanti contribuiscono a creare il mito di Joni la ‘hippie nightingale’ (usignolo hippie).

Le Sunset Sessions di Mitchell e Crosby

C’è naturale intesa tra Mitchell e Crosby. Entrambi sperimentavano da tempo con le accordature alternative e sono ora alla ricerca di un sound intimo e puro. Così, una volta insieme al Sunset Sound studio a Los Angeles, sanno esattamente cosa fare.

L’idea è di mantenere le cose il più semplici possibile. Joni veniva dalla scena folk. Tra le sue ispirazioni c’è Buffy Saint Marie. Le accordature alternative le ha invece apprese da Eric Andersen. Con solo voce e chitarra può comporre meraviglie. Di conseguenza, lei Crosby pensano non ci sia bisogno di orchestrazione. In Song to a Seagull tutte le tracce sono infatti completamente acustiche, a eccezione di Night in the City. “Nel clima musicale di oggi sento che posso scrivere le mie canzoni con una chitarra acustica e dimenticarmi i violini, senza poi sentirne il bisogno” ha spiegato a Les Brown, giornalista musicale di Rolling Stone.

Nonostante la ricerca della semplicità, Mitchell e Crosby escogitano diversi trucchi per rendere il suono più avvolgente. Per esaltare la purezza della voce di Joni, Crosby le dice di cantare dentro la tavola di risonanza del pianoforte. L’idea è di far risuonare il cantato sulle corde del piano. Sfortunatamente questo risulta in un fastidioso sibilo, che dovrà poi essere eliminato in post-produzione. Anche i fallimenti però fanno parte del processo creativo. “È stato bellissimo”, ha detto in seguito Joni, “lui aveva tantissime idee. Gli venne in mente di raddoppiare la mia parte alla chitarra in modo che alcuni pezzi sembrassero suonati su una chitarra a dodici corde.”

Alla fine, per quanto complesso, riescono a produrre quel suono puro e fine che ricercavano.

Ricerca del sound puro

Questa ricerca di purezza non si limita solo al sound. Durante la registrazione di Song to a Seagull, Joni si sottopone a un vero e proprio make-over. Questo è il momento in cui Joni inizia a costruire il suo personaggio artistico. A tal fine, Crosby le fa dismettere le ciglia finte, le tonnellate di mascara e le borse eleganti. Joni non è entusiasta di questi cambiamenti, ma li capisce. Sono in fondo coerenti sia con il suo stile musicale che con i testi dell’album.

Song to a Seagull – album in cui sono presenti immagini di paesaggi di mare da sogno, pieno di evocazioni liriche alla natura – parla di fuga dalla città. Infatti, il Lato A è intitolato I Came to the City e il Lato B Out of the City and Down to the Seaside. Joni ha descritto in questo modo l’impulso provato scrivendo la traccia d’apertura:

…be’ allora mi sa che dovrò lasciare questa città con le sue piante di plastica e la sua polvere lasciata sui davanzali delle finestre. Forse me ne andrò nei boschi e diventerò un’eremita e sarò molto indipendente, vivrò dei prodotti della terra, mangerò fragole e lamponi selvatici e bacche di Saskatoon, e sarò libera proprio come un uccello.

Nella stessa canzone si paragona a “old Crusoe”, isolata e sola nella grande città come lo era Robinson Crusoe nella sua isola deserta.

La nascita di una leggenda, forse due

Poco dopo l’uscita dell’album, il nome di Joni Mitchell diventa subito noto. La sua voce nitida, la strana dolcezza dei suoi testi e il suo fascino rendono il suo debutto un successo. Il suo secondo album, Clouds, esce un anno dopo. E questo è solo l’inizio. Joni Mitchell raggiunge infatti negli anni a seguire lo status di icona. Con un inizio tanto brillante non sorprende che Joni sia diventata poi così influente. Oltre al grande impatto che ha avuto sulla scena folk, ha lasciato il segno su musicisti di ogni tipo. Persino la popstar Prince la considerava una delle sue più grandi maestre.

Nessuno però è stato toccato da Joni Mitchell e la sua musica più di David Crosby. La loro collaborazione fu fertile da più punti di vista, e cambiò la vita di entrambi. Le Sunset Sessions prepararono anche il terreno per un’altra pietra miliare della storia del rock, perché riportarono insieme David Crosby e Stephen Stills, che un anno dopo si sarebbero uniti a Graham Nash nei CSN. Ma, per quanto affascinante, questa è un’altra storia.

Song to a Seagull è su Spotify.

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