The Boys | Il lato oscuro dei supereroi
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The Boys | Il lato oscuro dei supereroi

The Boys | Il lato oscuro dei supereroi

Postato il 01 Luglio, 2021

Creator

Showrunner

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Country

USA

Seasons

3

Runtime

50'

Genre

The Boys è una serie televisiva prodotta da Amazon Prime Video e trasmessa per la prima volta sulla piattaforma nel 2019. Adattata per la televisione da Eric Kripke, è basata sulla serie di fumetti omonima del 2006/7.

Un gruppo di persone comuni, The Boys –  i Ragazzi – combatte contro i più famosi supereroi del pianeta, I Sette. Faranno tutto quanto è in loro potere per sconfiggerli e per vendicarsi delle ingiustizie e della violenza da loro commesse, senza risparmiare al pubblico scene splatter, nudità e sesso. È un tipo di serie che ne fa subito venire in mente anche un’altra – Watchmen, in cui i vigilantes protagonisti sono antieroi o persone reali, con i loro difetti e le loro colpe.

La peculiarità di The Boys è che i supereroi sono i veri antagonisti. La parola “supereroe” non vuol dire necessariamente “brava persona”; infatti, anche loro sono persone come tutti gli altri, solo che si sono ritrovate con dei superpoteri; e sì, in pubblico salvano delle vite, ma nel privato continuano a seguire i loro interessi e idiosincrasie. Hanno il loro lato oscuro, così come lo hanno la maggior parte delle persone comuni se avessero la possibilità di acquisire sempre più potere.

Il mondo dei “super” per descrivere il mondo reale

Di conseguenza, i supereroi quasi non sanno discernere tra il bene e il male, ma lasciano campo libero agli istinti e la menzogna, perché è in fondo più conveniente. La serie affronta anche la questione di quanto sia importante avere una famiglia sana e solida alle spalle. E come la vendetta possa diventare un’ossessione, rischiando così che di non dare la giusta attenzione a ciò che invece non è del tutto perduto.

La critica sociale si aggiunge al quadro generale. Nella prima stagione, The Boys mostra come il bigottismo religioso americano sia spesso soltanto sensazionalismo, più apparenza che sostante. Allo stesso tempo, mostra il lato oscuro delle politiche militari americane.

Inoltre, durante la seconda stagione è il razzismo a diventare una tematica principale. Si affronta dando particolare risalto all’immigrazione, agli effetti controversi dei social media e alle fake news. Una battuta di uno dei personaggi è particolarmente rivelatrice del lato oscuro dei supereroi: “La gente adora i miei discorsi. Ci crede davvero. Dà solo fastidio la parola ‘Nazista’. Tutto qua.”

Karl Urban stesso, che interpreta Billy Butcher (uno dei protagonisti), ha detto a IANS:

[La serie] esplora problematiche attuali come il Black Lives Matter e il razzismo. Mi sembra che sia un promemoria molto puntuale sui pericoli dell’ideologia di destra, specialmente in un momento in cui essa sembra crescere sempre più; questa deve essere una delle nostre preoccupazioni principali.

Un vero antagonista spesso nasconde un trauma

La psicologia dei personaggi è un elemento fondamentale della serie. I Sette hanno la loro storia personale, e ognuna di esse spiega le ragioni del loro comportamento. Il disagio che subiscono non giustifica omicidi o stupri, ma contribuisce alla creazione di un antagonista che non è tale solo perché sì. In particolare, la storia di Patriota (Antony Starr) viene raccontando mostrando come la sua infanzia lo ha portato a crescere senza empatia e con una moralità deviata.

La stessa cosa accade anche per i componenti dei Boys, specialmente per quanto riguarda Billy Butcher: potrebbe essere il capo dei ragazzi “buoni”, tuttavia non riesce a non prendere parte a spargimenti di sangue e agire da egoista.

Nella terza stagione, la serie analizza ulteriormente questo tema, insieme a quelli già esistenti e derivanti dalle stagioni precedenti. Se anche i Boys sembravano avere dei limiti nelle loro azioni, ora questo non vale più. Il fine sembra giustificare i mezzi, a scapito della moralità. Ma fino a che punto può spingersi qualcuno prima di diventare egli stesso un “cattivo”?

L’ironia del successo

Il successo di The Boys non è passato inosservato. Nella serie Marvel The Falcon and the Winter Soldier, ad esempio, la psicologia di alcuni personaggi (specialmente quella di John Walker) e l’introduzione di una nuova organizzazione internazionale (il Comitato di Rimpatrio Globale) fa un grande occhiolino alla serie di Prime Video. Anche se il mondo dei Cinecomic (proprio come quello della Marvel) e la commercializzazione delle personalità coinvolte è proprio una delle critiche più dure della serie di The Boys.

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