Hamilton segue le orme di Schumacher | Cosa ci dice la prima foto di Lewis alla Ferrari

Postato il 21 Gennaio, 2025

C’è un filo rosso che unisce Lewis Hamilton alla Ferrari sulle orme di Michael Schumacher. Il destino ci ha messo del suo. “C’è una parte di me che ha sempre custodito il sogno di guidare in rosso”, ha rivelato il neo ferrarista al suo primo giorno in visita nella scuderia di Maranello.

La premonizione si compie. Ma c’è di più: l’account ufficiale della Formula 1 posta sui suoi social una foto simbolo e si vola subito alto. Il piccolo Lewis, al tempo aveva 8 anni, cintura blu di karate, davanti alla macchina rossa di papà Antony. Non è una Ferrari ma una più modesta Vauxall Cavalier, la versione inglese della Opel Vectra. Sulla targa gialla c’è scritto F44, è il simbolo della profezia. Sarà Hamilton a raccontarne la profondità del significato.

Cosa significa il numero 44 per Hamilton

F come Ferrari, 44 invece è il numero che Hamilton utilizza dai tempi dei go-kart quando vinse il suo primo campionato britannico.

Il 44 è anche il numero preferito che è apparso più volte sulla livrea delle monoposto in Formula Uno con le quali ha collezionato vittorie straordinarie nei Gran Premi e titoli mondiali. Era anche il numero di registrazione dell’auto del padre. Un portafortuna che lo ha accompagnato nel tempo. Adesso che è arrivato in Ferrari tutto torna.

Hamilton dallo Urban style in Mercedes all’eleganza da baronetto in Ferrari

Pioggerella sottile e cielo grigio, sembrava un set cinematografico creato apposta per l’occasione. Invece Fiorano ha accolto così Lewis Hamilton: con un clima britannico per non fargli sentire la nostalgia di casa. Maranello è quel pezzo di Emilia tra le colline verdi non distanti dall’Appennino. Somiglia per certi versi a Stevenage, la città dove è nato e cresciuto il pilota britannico, immersa tra i prati dell’Hertfordshire a 30 chilometri da Londra.

“È uno di quei giorni che sai che ricorderai per sempre. Oggi, il mio primo da pilota della Ferrari, è uno di quei giorni”. Ha scritto così Lewis Hamilton sul suo profilo Instagram provando a spiegare le emozioni provate dopo aver varcato il cancello di Maranello. Il sette volte campione del mondo della Formula Uno per l’arrivo in Ferrari ha scelto il massimo in fatto di stile. Eleganza e raffinatezza da vero baronetto inglese.
Cappotto di lana scuro, un doppo petto blu camicia bianca e cravatta scura. Un dress code così distante dai tempi della Mercedes durante i quali l’immagine del pilota inglese era stata più Urban style. Felpe over, pantaloni larghi modello hip pop come la musica che ascolta per concentrarsi prima dei Gran Premi. Drake, Kayne West e Chris Brown tra gli artisti sempre presenti nelle playlist Spotify del campione britannico.

Hamilton sulle orme di Schumacher: il legame

La prima foto ufficiale di Hamilton nella piazzetta di Fiorano intitolata al mito Michael Schumacher ha svelato anche altro. La sobrietà in un luogo sacro, la F40 alle spalle, forse la Ferrari migliore di sempre. Di certo quella preferita dal pilota inglese. Il destino è compiuto o quasi. Manca ancora qualcosa di fondamentale. Le vittorie e titoli, quelli che il mito Schumi ha impresso nella storia di Maranello.

Lewis è l’uomo dei sette titoli mondiali in Formula Uno. Primato che condivide con Schumacher, l’unico altro campione in grado di arrivare così in alto. Ma non è tutto. Vedi Hamilton in Ferrari nel 2025 e pensi al primo giorno di Schumacher a Maranello nel 1996. L’imperturbabile Kaiser si presentò a Fiorano con il suo stile da freddo tedesco: cappotto scuro, abito elegante grigio, il gilet, camicia celeste e cravatta rossa.

Le due foto a confronto sono un affresco di epoche e stili differenti. “La costanza di Michael e il suo impegno sono stati sempre un esempio per me” ha detto a metà novembre dello scorso anno Hamilton. L’abito non fa il campione ma ne traccia parte dell’identità. In Ferrari è da quel lontano 1996 che non si sognava di rifare la storia.

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