
Il remake live action di Lilo & Stitch è arrivato nelle sale il 21 maggio 2025, riportando sul grande schermo l’alieno blu creato dalla Disney. Grazie a un’estetica curata e a una realizzazione minuziosa di Stitch in CGI, il film, ancora alla sua seconda settimana, ha già superato i 610 milioni di dollari di incasso globale.
Non sono però mancate le critiche: molti spettatori hanno notato un allontanamento dal cuore della storia originale, in cui il legame tra Lilo e Stitch era centrale. In questa rivisitazione live action, quel rapporto passa in secondo piano, a favore di un focus più marcato sulla relazione tra Lilo (Maia Kealoha) e sua sorella maggiore, Nani (Sydney Agudong). Il risultato è un film molto diverso da quello d’animazione del 2002, lasciando perplessi alcuni fan storici.
Lilo & Stitch
Il franchise di Lilo & Stitch si è ampliato nel tempo con diversi sequel, due serie animate e alcuni cortometraggi, fino ad arrivare al recente live action. Al centro di tutte queste opere c’è il legame tra Lilo e Stitch e le loro rocambolesche avventure, tra buffe gag e situazioni surreali.
Questo equilibrio cambia con il nuovo film: Disney sceglie non solo uno stile visivo dai toni più maturi, ma anche di trasformare la storia in un racconto diverso sulla famiglia, concentrandosi quasi esclusivamente sul rapporto tra le due sorelle, che devono imparare a convivere con la perdita dei genitori e andare avanti da sole.
La storyline che riguarda Stitch, invece, risulta la più debole. Le sue scene riprendono alcuni momenti iconici del film originale, ma senza lo stesso impatto emotivo. Gli intermezzi comici passano in secondo piano rispetto a un rapporto con Lilo rappresentato in modo frettoloso e incoerente.
Stitch in versione live action
L’arrivo di un nuovo live action Disney riesce spesso ad attirare grande attenzione e a dividere il pubblico tra i nostalgici dei film animati, preoccupati che il loro titolo preferito possa essere rovinato, e i più giovani o i fan di lunga data che apprezzano un ritorno. Lilo & Stitch ha soddisfatto le aspettative della produzione, superando anche Sonic 3 al botteghino e ottenendo alcuni record, come la miglior apertura nel weekend del Memorial Day negli Stati Uniti con un incasso di 183 milioni di dollari.
Questo grande successo però è stato smorzato da una narrazione differente rispetto all’originale. L’alieno esperimento di laboratorio, in fuga dalle forze intergalattiche, arriva sulla Terra dove una bambina rimasta orfana, insieme a sua sorella, desidera un amico. I due si incontrano quando lei lo prende con sé, credendolo un cane, e lui si finge tale per scampare ai suoi inseguitori. La trama segue poi lo schema di un classico film con animali combinaguai che diventano il mezzo per riunire una famiglia.

A questo punto però Lilo & Stitch prende una direzione diversa: gran parte del film è occupata dal conflitto e dal riavvicinamento tra Lilo e Nani, con le loro difficoltà legate all’intervento di un assistente sociale che, valutando la loro situazione, considera una possibile separazione. Il ruolo di Stitch nella storia, oltre a portare situazioni surreali e risate facili, è quello di alleggerire questi momenti più seri con un’amicizia che però, a livello narrativo, risulta poco credibile.
Sono proprio le sequenze più intime tra Lilo e Stitch a non riuscire a reggere l’incredulità dello spettatore, creando momenti che sembrano più fan service che veri legami emotivi, nei quali si fatica a preoccuparsi davvero per i personaggi.
Le sorelle Pelekai
Le sorelle Pelekai di Lilo & Stitch sono due figure opposte, legate da un affetto profondo ma spesso in conflitto anche a causa della differenza di età. Nani e Lilo nel film hanno un rapporto caratterizzato da una dualità: da una parte sono sorelle, dall’altra assumono il ruolo di madre e figlia, come viene sottolineato in più scene. La realtà è che nessuna delle due è abbastanza matura da prendersi cura di sé stessa o dell’altra nel modo migliore.

La perdita dei genitori ha avuto un impatto profondo su entrambe: Nani si ritrova sovraccaricata di responsabilità, mentre Lilo si sente sola, viene isolata e finisce spesso per cacciarsi nei guai. Nel corso del film, la bambina si chiede spesso se sia “buona” o meno, un dubbio che condivide anche con Stitch, creando un parallelismo tra l’evoluzione dei due personaggi che si rispecchiano a vicenda.
La differenza principale rispetto al film animato del 2002 è il finale, in cui le due sorelle sono costrette a separarsi: Lilo va a vivere con i vicini, mentre Nani si iscrive a biologia marina, dovendo allontanarsi da casa. Nonostante i continui riferimenti all’ohana, il concetto di famiglia che non abbandona nessuno, e le condizioni favorevoli che permettono loro di vedersi quando vogliono, questo cambiamento non è stato gradito da molti fan, spingendo molti spettatori a rivedere il vecchio film su Disney+.
Lilo ma senza Stitch
Disney, con questo live action, rinnova Lilo & Stitch sia dal punto di vista visivo che narrativo, ma finisce per trascurare ciò che ha reso il film originale così amato. La costruzione graduale del legame tra una bambina e un buffo alieno blu viene messa in secondo piano, lasciando spazio a dinamiche familiari più convenzionali.
Fino all’ultimo, Stitch rimane un agente del caos e perde progressivamente la sua centralità, diventando più un mezzo attraverso cui Lilo cerca di attirare l’attenzione della sorella e sfogare la propria solitudine, piuttosto che un vero amico. Il risultato è un film che intrattiene ma tradisce in parte anche il motto dei suoi stessi protagonisti: “Ohana significa famiglia, e famiglia vuol dire che nessuno viene abbandonato o dimenticato.”