Lucio Corsi in 800 parole | Il cantautore che non ti aspetteresti a Eurovision 2025

Postato il 11 Maggio, 2025

Fino all’annuncio ufficiale della sua partecipazione all’Eurovision Song Contest 2025 il 22 febbraio, Lucio Corsi non era conosciuto dal pubblico internazionale. Anche se non è uno degli artisti più famosi in Italia, si è creato una nutrita nicchia di pubblico. I fan sono aumentati dopo che ha guadagnato il secondo posto al Festival di Sanremo, con i suoi 10 milioni di spettatori a serata.

Lucio Corsi non era il candidato principale per l’Eurovision Song Contest ma si esibirà comunque allo show di Basilea dopo che il primo finalista, Olly, ha rifiutato l’opportunità dicendo di non sentirsi pronto. Corsi, che è diventato famoso a Sanremo con la sua canzone Volevo essere un duro, ha accettato di slancio. “Rincorrerò gli strumenti anche stavolta” ha scritto il cantautore nel post che annunciava la partecipazione all’Eurovision.

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E’ da vedere quanto adatterà la propria estetica poetica e sognante da outsider all’atmosfera colorata ed energica del Contest.

Lucio Corsi, influenze e carriera musicale

Il cantautore trentunenne viene da Grosseto e l’infanzia trascorsa in campagna ne influenza l’immaginario poetico. Lucio si ispira a un grande ventaglio di generi musicali, tra cui pop, indie e rock, intrisi di elementi poetici e introspettivi. I suoi testi sono ricchi di riferimenti letterari e tradizionali mentre i costumi teatrali ne influenzano l’estetica.

Pur avendo uno stile molto personale, Corsi afferma di ispirarsi al cantautorato italiano classico di Fabrizio De André, Ivan Graziani e Fancesco De Gregori. Non mancano anche influenze internazionali come Elliott Smith e Sufjan Stevens nel suo approccio alla composizione e alla scrittura.

La sua esperienza di scrittore e musicista inizia presto, nei locali e nelle piazze della sua città natale. La carriera da cantante indie invece comincia dopo il trasloco a Milano. L’album di debutto Altalena Boy/Vetulonia Dakar ha ricevuto recensioni positive dalla critica: lo stile elegante e i testi surreali hanno attirato paragoni con David Bowie, Renato Zero, Lou Reed e Tim Burton.

Il debutto in TV e Sanremo

Corsi ha firmato con Sugar Music nel 2017 dopo la pubblicazione di Bestiario Musicale, un album dai toni fiabeschi dedicato agli animali della Maremma. Nel 2020 esce Cosa faremo da grandi?, seguito nel 2023 da La gente che sogna.

Oltre alle partecipazioni a vari festival, il suo debutto televisivo ha contribuito ad aumentarne visibilità e fama. La sua comparsa in prima serata è stata al programma L’assedio. In seguito, è stato scelto da Carlo Verdone per il suo programma Vita da Carlo (Amazon Prime, 2021), dove Lucio ha interpretato sé stesso.

Il festival di Sanremo è un punto di svolta. Corsi riesce ad accattivarsi il pubblico con la propria performance della serata cover, molto attesa dal pubblico italiano.

Il cantante ha scelto di cantare la famosissima Nel blu, dipinto di blu di Domenico Modugno insieme a Topo Gigio. Ben lontano dal voler creare una parodia, l’obiettivo di Corsi era rendere omaggio alla prima voce di Topo Gigio nel 1959, nient’altro che Modugno stesso.

Insieme alla canzone Volevo essere un duro, questa scelta ha conquistato pubblico e giuria e lo ha portato alla posizione finale.

Lucio Corsi e una chitarra speciale

Non tutti sanno del collegamento tra Lucio Corsi e Bob Dylan. Durante la finale del Festival, il cantautore ha suonato una chitarra prodotta da Antonio Pioli, liutaio di fama mondiale noto come Wandé. Questo artista visionario, originario di Reggio Emilia, ha prodotto le chitarre che Bob Dylan e Frank Zappa hanno usato ai propri albori.

Nel 2021 Corsi ha conosciuto il gruppo I Partigiani di Wandé a un festival in Toscana. E’ rimasto affascinato dalle loro chitarre e avendo stretto amicizia durante l’evento, si sono tenuti in contatto.

Ma cos’ha di speciale Lucio Corsi?

La sua scrittura e l’estetica trasognata lo distinguono dalla maggioranza delle performance che si sono viste all’Eurovision Song Contest. Il suo stile contrasta nettamente con i partecipanti italiani degli ultimi anni, come i Måneskin, Blanco, Mahmood, Marco Mengoni e Angelina Mango. D’altra parte, il messaggio profondo e l’approccio personale di Corsi potrebbero avere un forte impatto su un contest così famoso.

Le canzoni di Corsi hanno spesso un linguaggio simbolico e immagini evocative, esplorano temi come l’introspezione, le relazioni personali e riflessioni sulla quotidianità. La sua musica include vari sound, dal folk al pop, con influenze psichedeliche e indie. Corsi crea un mix molto originale usando sia strumenti tradizionali che sonorità moderne e sperimentali.

Ultima ma non per importanza, la sua voce ha una qualità unica, che viene descritta come delicata ma roca allo stesso tempo. E’ in grado di esprimere emozioni autentiche e coinvolgenti. Volevo essere un duro nasconde un significato profondo sotto un’atmosfera sognante e malinconica, invitando gli ascoltatori a riflettere immergendosi nei propri pensieri.

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