The Big Bang Theory | La rivalsa di ogni nerd e geek
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The Big Bang Theory | La rivalsa di ogni nerd e geek

The Big Bang Theory | La rivalsa di ogni nerd e geek

Postato il 25 Settembre, 2024

Showrunner

Director

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Year

Country

USA

Seasons

12

Runtime

18'-22'

Genre

Subgenre

The Big Bang Theory è una serie tv della CBS, creata da Chuck Lorre and Bill Prady. Il primo episodio è andato in onda nel lontano 2007 e, dopo 12 stagioni e 279 episodi, la serie si è ufficialmente conclusa nel 2019. La storia di The Big Bang Theory ruota attorno alle vite di quattro amici: Leonard Hofstadter (Johnny Galecki), Sheldon Cooper (Jim Parsons), Howard Wolowitz (Simon Helberg) and Raj Koothrappali (Kunal Nayyar). Sono tutti e quattro scienziati e lavorano per il California Institute of Technology (o Caltech), a Pasadena.

Ma non sono solo scienziati. Incarnano, infatti, anche il tipico stereotipo di nerd e geek: appassionati di scienza, fumetti, fantasy e fantascienza. Le loro vite iniziano a cambiare quando Leonard conosce la nuova vicina, appena trasferitasi nell’appartamento di fronte a quello che lui condivide con Sheldon. Si chiama Penny (Kaley Cuoco) e per Leonard è un colpo di fulmine. Nonostante lei sia il suo esatto opposto, farà di tutto per conquistarla.

Nonostante qualche riserva da parte della critica, la serie è stata molto amata dal pubblico e ha ricevuto più di 200 nomination per vari premi, tra cui Golden Globe e Primetime Emmy.

Amici che diventano famiglia

The Big Bang Theory deve il suo successo principalmente ai suoi personaggi, che non sono i classici eroi. Sono persone che convivono con l’ansia sociale. E, anche se all’inizio sono stereotipati, pian piano cercano di migliorarsi ed evolversi. I tratti caratteriali che li contraddistinguono sono così riconoscibili che il pubblico riesce facilmente a empatizzare e identificarsi con loro. Un cambiamento come quello intrapreso da questi personaggi lo si trova anche in altre serie, come Glee and Community (2009). Il motivo dietro questa scelta viene espresso dalla sigla stessa, che apre ogni episodio della serie.

La sigla inizia, infatti, racconta e mostra ciò che l’uomo ha realizzato nel corso della storia, sino ad arrivare al presente e ai personaggi di The Big Bang Theory. Tutti i protagonisti, sorridenti, mangiano seduti attorno allo stesso tavolo. E questa scenetta quotidiana esprime un concetto universale. Le differenze non contano: nerd, geek, neuroscienziati e fan sfegatati dello sport possono comunque condividere le loro vite e divertirsi.

Il lato psicologico

La serie mette in risalto una subcultura che, nel 2007, non era così popolare. Una mossa che sicuramente ha contribuito a catturare l’attenzione del pubblico. I nerd, grazie a The Big Bang Theory, sono riusciti a liberarsi dell’etichetta di “sfigati”, diventando gli eroi della storia. Citazioni strambe e “da nerd” (come “Bazinga!”) sono entrate a far parte delle conversazioni quotidiane. E così, le classiche reginette del prom si sono trasformate in personaggi stereotipati e non più interessanti.

Il pubblico si è anche appassionato ai personaggi dal punto di vista psicologico. Tra tutti, Sheldon Cooper è diventato un po’ un’icona. È quello che fa più fatica a integrarsi, che non riesce a riconoscere il sarcasmo, che rifiuta alcune regole sociali. La sua personalità manipolativa e dominante ricorda quella di un narcisista e/o di un uomo con la sindrome di Asperger.

Il suo personaggio ha ispirato anche altri protagonisti, come quello di Atypical o di The Good Doctor. Ma soprattutto, ha aiutato a portare l’attenzione degli spettatori verso la rappresentazione della diversità.

Penny: Lo sai, detesto che tua sorella e le sue amiche ti tormentino. E ancora di più il fatto che, se fossi stata lì, ti avrei tormentato anch’io. […] Volevo dire che qualche anno fa non sarei mai stata amica di uno come te. E adesso sei una delle mie persone preferite. Quindi, se hai bisogno di trascorrere il tuo compleanno chiuso in un bagno, sono lieta di farti compagnia

Sheldon: Penseranno tutti che sono strano?

Penny: Tesoro, tu sei strano. Lo sanno tutti che sei strano, eppure sono ancora qui, alla tua festa, perché tengono davvero molto a te.

Penny e Sheldon in una scena dell’episodio 9×17

L’evoluzione di nerd e geek

Gli stereotipi giocano un ruolo centrale. Con nerd s’intendono quelle persone particolarmente intelligenti, appassionate di scienza e tecnologia, ma spesso con scarse capacità relazionali. I geek, invece, sono fissati con fumetti, fantascienza, supereroi, giochi di ruolo e da tavolo, e con tutto ciò che fa parte di questo mondo. E i personaggi di The Big Bang Theory sono un po’ entrambi. E il bello è che, anche se subiscono un’evoluzione, non abbandonano mai la loro vera natura. In termini di rappresentazione, la serie ha fatto per loro ciò che Will & Grace ha fatto per la comunità LGBTQ.

La popolarità della serie è andata di pari passo con l’espansione dei più famosi franchising d’intrattenimento. Marvel e DC Comics, Start Wars, Il trono di spade, Harry Potter, Doctor Who, Il Signore degli Anelli, Star Trek, e così via. I personaggi di The Big Bang Theory ne sono tutti ossessionati.

La serie è stata una rivalsa per coloro che appartengono a queste subculture, primi tra tutti i creatori stessi, Chuck Lorre e Bill Prady. Prady, nei primi anni 2000, era un programmatore e raccontava a Lorre dei suoi colleghi, tutti nerd al 100%. È grazie a loro che è nata The Big Bang Theory. E col tempo, la sala degli sceneggiatori è diventata “una specie di collezione super nerd di esseri umani che si radunano ogni giorno nella California del Sud” (Bill Prady per GeekBrief.TV). Rispondendo a coloro che affermano che la serie ride dei geek e non con i geek, Prady ha aggiunto anche:

Quand’ero un programmatore, c’erano persone di ogni tipo che lavoravano con noi. C’era uno che non poteva andare da solo in un posto in cui non era mai stato prima. E anziché sgridarlo e chiedergli “Ma perché non ci vai e basta?”, si tendeva più a dire “Beh, no, non si può chiedere a lui, non ci può andare perché non c’è mai stato”. C’era un’accettazione delle idiosincrasie delle persone e una celebrazione delle differenze, piuttosto che uno sfruttamento. Ed è questo che noi stiamo cercando di portare con The Big Bang Theory.

Bill Prady per GeekBrief.TV

Non è ancora del tutto finita

Il successo di The Big Bang Theory è misurabile innanzitutto a partire dai suoi numeri: il pubblico non è mai stato inferiore agli 11 milioni dalla quarta stagione in poi. La serie è diventata la più lunga sitcom multicamera nella storia degli Usa (un formato considerato rischioso, già in declino dai tempi di Friends e Seinfeld).

E, col passare del tempo, importanti personalità del mondo della scienza e dello spettacolo hanno voluto fare la loro comparsa. Stan Lee, George Takei, Carrie Fisher, Steve Wosniak, Bill Nye, Adam West, Bill Gates, Mark Hamill, Bob Newhart e Stephen Hawking, sono solo alcuni dei nomi di celebrità apparse sulla serie.

Anche se The Big Bang Theory si è conclusa, ci sono ancora alcuni eventi legati a questo mondo. Primo fra tutti, lo spin-off Young Sheldon, che va in onda dal 2017. Nel 2015, inoltre, Chuck Lorre, insieme a CBS e alle star della serie, ha istituito diverse borse di studio da 4 milioni di dollari all’Università della California (The Big Bang Theory Scholarship Endowment). Infine, dall’inizio della serie, l’iscrizione alle facoltà di fisica è andato ad aumentare in molti paesi in tutto il mondo.

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