The Falcon and the Winter Soldier | Cosa significa essere americani
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The Falcon and the Winter Soldier è una serie del 2021 creata da Malcolm Spellman per la piattaforma Disney+. Viene subito dopo gli eventi di Avengers: Endgame e introduce nuovi personaggi all’interno del Marvel Cinematic Universe (MCU).
La serie narra le vicende di Sam Wilson – The Falcon (Anthony Mackie) – e di James “Bucky” Barnes – Il Soldato d’Inverno (Sebastian Stan). Il primo, tormentato, rifiuta l’incarico di Capitan America lasciatogli direttamente da Steve Rogers, non sentendosi all’altezza del ruolo. Il secondo, invece, ancora non è riuscito a superare gli anni in cui è stato manipolato e reso una macchina assassina. Come possono entrambi, allora, affrontare il loro futuro? Soprattutto quando i Flag Smashers, una nuova organizzazione terroristica, minaccia la sicurezza mondiale.
Le spalle sono finalmente i protagonisti
Ciò che salta subito all’occhio è che nei film precedenti, nonostante Sam Wilson e Bucky Barnes siano degli Avengers, il loro ruolo è sempre rimasto in secondo piano, rispetto agli altri componenti della squadra. Questa è la loro rivalsa. Bucky e Sam sono i “buddy” che tutti vogliono vedere. Forse scherzano un po’ troppo, e c’era la paura che il loro emergere sarebbe risultato costruito e forzato, ma invece il tutto avviene con naturalezza ed efficacia.
Come ha detto anche Sebastian Stan, interprete di Bucky Barnes, riguardo i personaggi:
Una delle cose che ho amato del nostro show, se posso essere di parte, è che Sam Wilson e Bucky Barnes non sono in realtà dei supereroi. Sono persone normali che cercano di navigare tra quella che è la vita reale. WandaVision ha fatto la stessa cosa. Adoro il fatto che l’MCU stia cercando di evidenziare che, anche se queste persone hanno superpoteri, sono ancora traumatizzate dai loro problemi.
Non si tratta solo di sconfiggere l’antagonista
Oltre ai vari problemi che devono risolvere i protagonisti, è stato introdotto un altro tema fondamentale: il razzismo.
Lo si trova in numerosi angoli della serie, ma soprattutto in un personaggio molto emblematico, Isaiah. È un super soldato esattamente come lo fu Steve Rogers, ma messo totalmente da parte soltanto perché nero. Capitan America doveva essere evidentemente un uomo bianco, biondo e stereotipicamente americano. È proprio anche per questo che Sam Wilson non si sente adatto ad abbracciare lo scudo a stelle e strisce, all’inizio. Ma, grazie al rapporto con l’anziano eroe di guerra, Falcon inizia a maturare una nuova consapevolezza. Perché, dopotutto, “America” non vuol dire soltanto “bianco e biondo”.
È un tema molto profondo, ma la serie, purtroppo, pecca proprio in questo: ogni questione presentata, compreso il razzismo, viene analizzata solo superficialmente, senza scavare troppo. A causa di ciò i personaggi vengono emotivamente investiti sul momento, ma un attimo dopo se ne “dimenticano” per poter andare avanti con la missione principale. L’intenzione è sicuramente buona e lodevole. Ma il poco approfondimento e i dialoghi didascalici e a volte approssimativi non danno giustizia a temi con cui il pubblico ha già imparato a confrontarsi nelle ultime e più complesse narrazioni televisive.
Vecchie e nuove conoscenze
In The Falcon and the Winter Soldier si è anche visto il ritorno di vecchi personaggi, nello specifico del Barone Zemo e di Sharon Carter.
Un evento molto apprezzato dai fan ma che ha avuto successo più per Zemo che per Sharon. Quest’ultima, infatti, possiede un carattere e una mentalità diversa rispetto a come era stata presentata nei film (per essere più fedeli ai fumetti), ma questo porta lo spettatore a provare la sensazione che, piuttosto, la serie pecchi di coerenza narrativa.
La cosa non vale per Zemo. L’uomo, infatti, rimane saldo nei suoi principi, la sua psicologia viene approfondita, e quello che sembra al 100% un comportamento da “cattivo” trova una sua logica e razionalità.
Una psicologia abbastanza complessa e che finora si è difficilmente vista nell’MCU è invece quella dedicata al nuovo personaggio di John Walker, il nuovo Capitan America. Walker è un uomo dedito al dovere e alla giustizia, ma è talmente pervaso dall’idea di servire il suo Paese che è pronto ad andare anche contro ogni morale per seguire un ideale più grande di lui. È il desiderio di successo che lo ossessiona: essere Capitan America porta con sé delle aspettative che lui gestisce nella maniera sbagliata. È un peccato, però, che questa sua tridimensionalità vada poi perdendosi verso il finale della serie.
La caratterizzazione di John Walker è stata sin da subito paragonata a quella di un personaggio di un’altra serie tv: Patriota di The Boys. Entrambi, infatti, sono l’immagine propagandistica e patriottica per eccellenza, che però nasconde dietro di sé traumi ed azioni puramente criminali. Walker e Patriota incarnano perfettamente la cecità culturale di un intero Paese, un argomento che viene espresso come critica sociale in entrambe le serie tv.
Cosa aspettarsi
The Falcon and The Winter Soldier è dunque una storia che tenta di esplorare questioni serie, il tutto rimanendo coerente con lo stile del’MCU.
Questa è la prova che, anche in questo tipo di prodotti televisivi, è tempo di dare spazio a temi sociali audaci. Ma mentre la serie riesce ad approfondire tutte le questioni relative all’eredità di Steve Rogers, le sue molte altre sottotrame e gli archi di personaggi soffrono di mancanza di spazio. The Falcon and The Winter Soldier rimane comunque un prodotto godibile di cui si vedranno sicuramente ulteriori sviluppi in futuro.
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