Dark è l'eccezione delle serie TV
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È sempre più complicato per le serie televisive distinguersi nell’era dello streaming online e della competizione fra prodotti per la TV, ma Dark è un’eccezione.
Nella cittadina di Winden (situata a Kallinchen, vicino a Berlino), due ragazzi scompaiono. Alterano così l’equilibrio già fragile della comunità, svelando la presenza di un wormhole sotto la centrale nucleare locale.
Analogie e differenze
Questa serie ha la stessa premessa di Stranger Things ma un tono del tutto diverso. Lo stesso cast corale e la stessa narrativa misteriosa di Lost, ma con un approccio più ricercato. Ricorda film famosi come Ritorno al futuro (il 12 novembre non è una coincidenza) e Donnie Darko (i viaggi nel tempo e il costume da scheletro di Mikkel). Inoltre, è una delle produzioni europee di Netflix (insieme alla spagnola La Casa de Papel) che hanno riscosso un successo immediato.
Senza svelare la trama – che è di gran lunga il pezzo più interessante del puzzle – c’è qualcos’altro che può spiegare la portata di questo impegno inaspettato ma di grande valore. La capacità di gestire la complessità. La prima è la narrazione (se vi sentite persi durante la visione, questa pagina potrebbe aiutarvi). Per non parlare di tutte le relazioni filosofiche e bibliche presenti nello show – Adamo ed Eva, la triquetra e il determinismo – la trama è solida e poliedrica quanto i personaggi. Ogni stagione aumenta la tensione senza perdere lo spirito, fino a giungere a un finale che è più sorprendente e logico del previsto.
Il team dietro il successo di Dark
Le riprese sono allo stesso livello. Baran bo Odar (regista e creatore con Jantje Friese) e Nikolaus Summerer (direttore della fotografia) lavorano per rendere ogni inquadratura dello show lucida e cupa, con un ambiente soffocante che intensifica un senso generale di angoscia. Il montaggio è inquietante, magnetico e lento, ma non trascina mai, e costruisce la suspense in modo altrettanto funzionale. Questo vale anche per il sound design sperimentale prodotto da Ben Frost.
Anche se potrebbe spaventare il pubblico che non ama la fantascienza, i paradossi temporali e lo sforzo mentale, Dark è un’eccezione e un raro esempio di come lo stile creativo e la complessità nella televisione siano ancora un limite.
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