La Grande Cecità di Amitav Ghosh | La letteratura nella crisi climatica
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La Grande Cecità di Amitav Ghosh | La letteratura nella crisi climatica

La Grande Cecità di Amitav Ghosh | La letteratura nella crisi climatica

Postato il 30 Aprile, 2024

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Il libro di Amitav Ghosh La Grande Cecità. Il Cambiamento Climatico e l’Impensabile, in origine una serie di conferenze tenute all’Università di Chicago, offre una esaustiva riflessione sulla posizione dell’umanità rispetto al cambiamento climatico. Autore dei romanzi best-seller Le Linee d’Ombra e I fiumi dell’Oppio, Ghosh prende una direzione inedita scrivendo un saggio di grande impatto.

Ghosh ritiene che l’umanità stia vivendo in un’era di grande cecità nei confronti dell’allarme dato dal riscaldamento globale. Un’era in cui, in particolare la narrativa mainstream, non riesce a raccontare il fenomeno del cambiamento climatico. È in atto un fallimento dell’immaginazione, della letteratura; un fallimento nell’immaginare soluzioni a un futuro terrorizzante.

Storie I: Narrativa mainstream vs Fantascienza

Il saggio di Ghosh è interessante per gli amanti della letteratura in quanto invoca disperatamente la formazione di nuovi scrittori. Autori che sappiano come rendere il cambiamento climatico una questione concreta e urgente, cristallina nella mente dei lettori. Infatti, una delle principali critiche nel libro evidenzia la mancanza di letteratura narrativa sul tema. Il cambiamento climatico entra spesso nella saggistica; romanzi e racconti lo affrontano raramente. Ghosh si chiede perché sia così difficile per la narrativa mainstream occuparsi dell’argomento.

La produzione letteraria – considerata narrativa seria, al contrario ad esempio della fantascienza, solitamente non si occupa della crisi climatica, che viene considerata un problema troppo reale. Perché? Per prima cosa, le catastrofi climatiche sono difficili da immaginare. Seconda cosa, questi disastri diventerebbero reali nell’immaginario delle persone, e le difficoltà etiche nel gestirle a loro volta troppo reali. In breve, se il cambiamento climatico dovesse diventare troppo reale nell’immaginario collettivo, le persone si lascerebbero prendere dal panico. E così, la letteratura mainstream si concentra su una verosimile vita borghese: l’inverosimile viene delegato alla fantascienza.

Storie II: Climate fiction

Una nicchia della narrativa in rapida espansione chiamata climate fiction, o cli-fi in breve, mette al centro la crisi climatica. Tuttavia il suo problema, secondo Ghosh, è che si concentra solo sul futuro. La maggior parte del genere descrive scenari apocalittici, ma sempre più autori posizionano la questione ambientale nel presente, offrendo intuizioni su come coesistere con fenomeni climatici estremi qui e ora.

Ghosh cita un caso, La Collina delle Farfalle di Barbara Kingsolver. Ma ci sono tanti altri esempi di romanzi così: uno è Tempo Variabile di Jenny Offill, che affronta il problema con grande ironia riuscendo al contempo a suggerire soluzioni etico-pratiche.

Complessivamente, quello che Ghosh vuole comunicare è che la società sta vivendo una crisi culturale e immaginativa legata al cambiamento climatico. La letteratura è la soluzione. La letteratura deve aiutare a risolvere questa crisi offrendo narrazioni convincenti, che sappiano trasmettere la realtà e l’urgenza del problema climatico. E questo problema è parte delle nostre vite adesso, oggi, non domani.

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