Million Dollar Baby | Un percorso di sofferenza e liberazione
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Million Dollar Baby | Un percorso di sofferenza e liberazione

Million Dollar Baby | Un percorso di sofferenza e liberazione

Postato il 15 Novembre, 2023

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132'

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Million Dollar Baby è un film drammatico sportivo molto acclamato – diretto, co-prodotto e con protagonista Clint Eastwood (compositore anche della colonna sonora) – uscito nei cinema nel 2004. Il film ruota attorno alla realizzazione del sogno di una donna di diventare una pugile professionista. La protagonista, interpretata da Hilary Swank , affronta un percorso di redenzione sociale attraverso lo sport. Ma quello che sembra inizialmente essere un tipico film sportivo si allontana presto dal genere. In effetti, il film si occupa di dilemmi umani che colpiscono nel profondo. Affronta i rapporti tra le generazioni e la possibilità di superare i problemi creati dalla mancanza di comunicazione. Ma soprattutto, colpisce la maniera in cui si occupa di un tema spinoso come l’eutanasia.

In questa maniera, Million Dollar Baby è un film etico, politico e filosofico che colpisce come un pugno nello stomaco lo spettatore. Si incentra su temi universali, come il dolore e la dignità, e vuole offrire una metafora sull’esistenza umana.

Mai rinunciare a un sogno

Million Dollar Baby racconta la storia di una cameriera trentaduenne, Margaret “Maggie” Fitzgerald (Hilary Swank). Maggie è molto determinata a diventare una pugile. Perciò, si assicura l’aiuto di un allenatore esperto, Frankie Dunn (Clint Eastwood), che la segua nel percorso. Inizialmente, Frankie rifiuta la proposta perché non allena le donne e anche perché crede che sia troppo adulta per iniziare ad allenarsi. Eppure Maggie inizia ad andare nella sua palestra e a ricevere consigli da Eddie “Scrap-Iron” Dupris (Morgan Freeman), ex pugile e amico di Frankie. Col tempo Eddie convince Frankie a diventare l’allenatore di Maggie. Presto Frankie capisce che la testardaggine e la forza di volontà di Maggie sono le uniche armi attraverso cui lei cerca la redenzione. E il pugilato è l’unica via per uscire dalla sua vita infelice. Così, i due iniziano un viaggio faticoso che li porterà a creare un legame indissolubile.

L’ispirazione per la pellicola viene da un racconto della raccolta Rope Burns: Stories from the Corner di F.X. Toole (pseudonimo dell’allenatore Jerry Boyd). Questo materiale – adattato per il cinema da Paul Haggis – ha colpito Clint Eastwood che ha deciso di girare il film. Con la sua regia essenziale, caratterizzata dal realismo e dai toni cupi, Eastwood offre allo spettatore un film intenso che non può lasciare indifferenti.

Eastwood ha composto le musiche di Million Dollar Baby, così come per altri suoi film come Mystic River (2003); Flags of Our Fathers (2006); e J. Edgar (2011). La chitarra acustica e il pianoforte dominano la colonna sonora minimalista. Il tema principale, “Blue Morgan“, che apre e chiude il film è triste e malinconico.

Million Dollar Baby è stato acclamato dalla critica internazionale e ha sbancato i Premi Oscar 2005: si è aggiudicato la statuetta per il miglior film, miglior regia, miglior attrice (Swank) e miglior attore non protagonista (Freeman).

Lo sport come redenzione

I personaggi principali di Million Dollar Baby sono un gruppo di emarginati che provano a emanciparsi attraverso il pugilato. Ma lo sport non è la chiave per il successo, le vittorie, la fama e i soldi. È solo il mezzo tramite cui cercare una vita migliore o fare ammenda per gli errori del passato. Sicuramente, in questo film, lo sport è nello sfondo di una storia più profonda sull’importanza dei rapporti umani e sull’estremo sacrificio che a volte la vita ci mette di fronte.

A livello cinematografico, Million Dollar Baby rappresenta qualcosa di raro. Non è una sorpresa che i film sportivi con protagonista una donna siano di meno rispetto a quelli maschili. Più precisamente, il pugilato è sempre stato considerato uno sport puramente maschile. Perciò, anche nei film, come negli sport, ci sono ancora disparità di genere. In effetti, ci sono pochi film- come il recente Tonya (2017) – che descrivono le difficoltà di una donna nel trovare spazio in un mondo dominato da uomini. Viceversa, ci sono numerosi titoli – come Rocky (1976); Ali (2001); Warrior (2011); e Southpaw (2015) – che si focalizzano sull’ascesa degli uomini verso il successo.

Inoltre, la scelta della protagonista per Million Dollar Baby è stata difficile. Eastwood temeva che il fisico di Swank non fosse adatto per interpretare una pugile. Ma l’attrice si è sottoposta a duri allenamenti per tre mesi. Alla fine, ha messo su 8,5 kg di muscoli allenandosi quasi ogni giorno con una vera pugile. Non è stata la prima volta che la Swank è entrata completamente nei panni di un personaggio fittizio. Difatti per Boys Don’t Cry (1999) si è vestita come un uomo per mesi, ha perso peso e si è allenata per avere una voce più profonda. La sua trasformazione fisica per Million Dollar Baby ricorda quelle di Christian Bale per The Fighter (2010) e di Mickey Rourke per The Wrestler (2008).

La classe perdente

Million Dollar Baby delinea una storia che tratta molte tematiche. Tra queste c’è lo scontro tra diverse generazioni, trattato da Eastwood anche in Gran Torino (2008). Da un lato ci sono le vecchie generazioni rappresentate da Frankie ed Eddie; dall’altro la generazione più giovane di Maggie. Inizialmente, sembra dominare la mancanza di comunicazione tra queste persone. Però l’incontro con Maggie riesce a scalfire lo scudo di pregiudizi di Frankie e gli dà un nuovo scopo.

Compio 32 anni, signor Dunn. E festeggio il fatto che ho passato l’ennesimo anno a lavare i piatti e a fare la cameriera, cosa che faccio dall’età di 13 anni. E secondo lei dovrei compierne 37 prima di diventare un pugile decente. Il problema è che mi sento bene soltanto quando mi alleno. Se sono troppo vecchia allora non mi resta niente

Mary Margaret “Maggie” Fitzgerald (Hilary Swank), Million Dollar Baby

Infine, c’è Eddie, un uomo saggio e altruista, un ex pugile che ha perso un occhio durante un incontro. Ciò che unisce questi personaggi è l’appartenenza alla categoria degli sconfitti. Ognuno di loro cerca la redenzione. Il loro cammino è segnato dal dolore, ma nonostante tutto, riescono a mantenere grande dignità e integrità.

Un’altra tematica importante è la relazione padre-figlia. Frankie, un uomo rigido solo e pieno di rimpianti, non è più in contatto con la sua unica figlia. Maggie ha vissuto senza un padre sin dall’infanzia. I due, disillusi e feriti dalla vita, creeranno un vero legame familiare. Ed è proprio questo rapporto intenso che porterà poi Frankie all’esasperazione per un atroce dilemma morale.

Tra controversie e pessimismo

Nonostante il suo successo, Million Dollar Baby ha scatenato anche delle polemiche per aver introdotto un argomento complesso e delicato, che si trova ancora al centro di dibattiti religiosi, etici e politici: l’eutanasia. Ma Eastwood non fa di Million Dollar Baby una dissertazione sull’eutanasia né la condanna né l’approva. Bensì lascia allo spettatore la decisione se ciò che ha visto è giusto o sbagliato.

Million Dollar Baby è fortemente pessimista. Sembra che non ci siano possibilità di felicità per i protagonisti. Il film è un’allegoria sulla visione della vita di Eastwood. Tutti nasciamo con sogni, aspirazioni e difficoltà da superare, che sono però destinate a fallire quando si trovano di fronte la cruda realtà. Questi temi non sono nuovi nella filmografia di Eastwood che contiene argomenti ricorrenti come il sacrificio, la famiglia, il perdono, la vendetta e la guerra. Inoltre nei suoi lavori Eastwood descrive spesso la società americana e i suoi sogni infranti. In Million Dollar Baby mostra un ritratto sociale e politico di un gruppo di emarginati, che nonostante tutto continua a combattere onestamente per non cadere in abissi più profondi.

In conclusione, Million Dollar Baby è un film amaro dove la morale e la fede si intrecciano, ma allo stesso tempo ogni tipo di giudizio viene tralasciato. Un film che, a differenza di come sembra, alla fine, lascia passare uno spiraglio di luce.

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