Roger Federer e l'addio al tennis nella Laver Cup 2022
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Roger Federer e l'addio al tennis nella Laver Cup 2022

Roger Federer e l'addio al tennis nella Laver Cup 2022

Postato il 27 Gennaio, 2023

Discipline

Event

Laver Cup 2022

Date

23 September, 2022
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Country

UK

Winner-Podium

Team World: Taylor Fritz, Félix Auger-Aliassime, Diego Schwartzman, Frances Tiafoe, Alex de Minaur, Jack Sock

Other protagonists

Roger Federer

Year

“Non volevo sentirmi solo là fuori” ha affermato Roger Federer, in una commovente intervista rilasciata subito dopo la sua ultima partita da tennista professionista, una doppia sconfitta nel primo giorno della Laver Cup del 2022.

Può sembrare strano, ma la solitudine non è estranea a chi fa parte del circuito del tennis professionistico. I giocatori la incarnano in modo plastico. In questo sport, perfino la comunicazione con gli allenatori è regolamentata. L’isolamento dal mondo che circonda chi gioca è uno dei tanti aspetti affascinanti di questa disciplina. Una ‘contro-reazione’ alla solitudine è il motivo per cui molti giocatori amano le competizioni come la Coppa Davis o la Laver Cup: eventi di squadra, in cui non ci si sente soli contro il mondo.

Addio, Roger Federer

La carriera nel tennis può essere costellata di sfide estenuanti fino alla fine. È impossibile, infatti, prevedere il preciso momento in cui tutto finirà. Nel calcio, a volte, ci sono quelle partite a fine stagione in cui il risultato non conta e ci si può prendere un attimo per assaporare un’uscita di scena. Il tennis è diverso: si vince una partita e subito arriva la successiva, fino alla finale. Nel tennis, se si perde, è finita – qui, adesso. L’unico modo per chiudere in bellezza è la vittoria dell’ultimo torneo in carriera. E poi perché ritirarsi, se si è ancora in grado di battere 5 professionisti di fila?

Per il suo addio, Roger Federer evita abilmente tutto questo. Condivide in anticipo data e ora dell’evento, il 23 settembre, il giorno dell’ultimo match. Il palcoscenico è ai massimi livelli: la Laver Cup, competizione maschile a cui partecipano i sei migliori giocatori europei e altrettanti dal resto del mondo, sfidandosi per tre giorni in partite di singolo e doppio. Tutti i grandi nomi del tennis sono presenti. Il programma è noto in anticipo, e include un doppio con Rafael Nadal. Il grande rivale di un tempo diventa amico e alleato. È tutto pronto per una grande festa.

Federer e Nadal perdono il match contro Frances Tiafoe e Jack Sock. Ma nonostante le proteste di chi avrebbe preferito una vittoria, la celebrazione non viene turbata. D’altra parte, Federer è abituato a perdere in momenti cruciali, il che è curioso per un giocatore che ha vinto così tanti titoli in questo sport.

Vincere perdendo

Come ha fatto notare attraverso i suoi canali social qualche giorno dopo, Federer aveva già perso un buon numero di partite in carriera. Tra queste c’è la sconfitta nella sua ultima partita a Wimbledon, un torneo che ha vinto otto volte, stabilendo un record. Ma nel match di congedo, Federer esce dal torneo senza mai vincere un set contro Hubert Hurkacz. L’ultimo set è un triste e spietato 6-0.

Due anni prima, l’atleta svizzero aveva perso la sua ultima finale di Slam, sempre a Wimbledon, contro Novak Djokovic. In una delle sue partite più memorabili, Djokovic vinse al tie-break nel set finale dopo più di cinque ore e aver annullato due match point nel quinto set.

Finire la carriera a Wimbledon sarebbe stato perfetto e per più di un motivo: la conquista del prestigioso Slam per la cifra record di nove volte, a 37 anni, sarebbe stato il culmine di una carriera strabiliante. Sarebbe stato un altro Momento Federer, come lo ha definito David Foster Wallace in un articolo sul New York Times, in cui descrive il momento in cui “spalanchi la bocca, strabuzzi gli occhi e ti lasci sfuggire versi che spingono tua moglie a precipitarsi dall’altra stanza per controllare se stai bene.”

All’indomani dal ritiro del campione, l’allenatore di Federer, Ivan Ljubicic, ha negato che l’atleta volesse un finale da sogno: “Non ha mai cercato un motivo per chiudere la carriera”. Ha continuato a giocare per amore del gioco, e il gioco gliene è stato grato. Senza cercare un finale perfetto, Federer ha trovato il giusto modo per dire addio al tennis: il suo.