L'amore ai tempi del colera | L'apice della carriera di García Márquez
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Se Cent’anni di solitudine, capolavoro di Gabriel García Márquez, è il romanzo della giovinezza, L’amore ai tempi del colera è quello della maturità. Pubblicato nel 1985 dalla casa editrice colombiana Oveja Negra, l’opera è diventata subito un successo. I temi predominanti sono il romanticismo epico, l’invecchiamento e la morte. Lo scrittore descrive tutte le forme dell’amore: quello giovane e sciocco, quello che sboccia, quello spirituale e quello fisico. Soprattutto, racconta come l’amore cambia nel tempo.
La maturità è evidente non solo nella scelta dei temi, ma anche nella voce narrante. Lo stile di García Márquez è sofisticato e convenzionale allo stesso tempo. L’autore ricorre a ogni tipo di influenza narrativa, suscitando nel lettore autentici sentimenti di speranza e la certezza che tutto ciò che accade nel libro è plausibile anche al di fuori di esso.
Amore epico ai tempi del colera
Cinquantuno anni, nove mesi e quattro giorni è il tempo apparentemente eterno che Florentino Ariza, il protagonista maschile di L’amore ai tempi del colera, attende la sua amata Fermina Daza. Il romanzo è ambientato in una citta caraibica senza nome ma simile alla Cartagena colombiana, tra il 1880 e il 1930, durante la pandemia di colera. Si apre il giorno della morte del dottor Juvenal Urbino.
Dopo il funerale, Florentino Ariza rinnova la sua devozione alla vedova, Fermina Daza. Lei lo rifiuta ancora una volta. La storia allora riporta il lettore all’inizio della relazione epistolare tra Florentino e Fermina. Il padre di Fermina si oppone al loro amore e la allontana da Florentino per impedire che lo sposi. Nonostante la distanza, continuano a scambiarsi lettere. Ma quando Fermina ritorna, si rende conto della vacuità del suo amore. Non ama più Florentino e accetta il corteggiamento del dottor Giovenale Urbino. Se Florentino incarna l’amante poetico, Giovenale Urbino è invece un uomo pratico, medico e specialista del colera, che ispira fiducia. Fermina lo sposa.
Mentre Fermina si trasforma in una moglie devota, Florentino fa un voto. Decide di rimanere sempre fedele all’amore di Fermina, fino al giorno in cui potranno trascorrere la loro vita insieme. La sua fedeltà, però, è solo spirituale, poiché l’uomo si evolve in una sorta di Don Giovanni e seduce quasi 622 donne.
Il giorno tanto atteso arriva più di cinquant’anni dopo, a seguito della morte del dottor Juvenal Urbino: Fermina rifiuta di nuovo Florentino, ma poi decide di dargli una possibilità.
Lontano da Cent’anni di solitudine
I romanzi di García Márquez sono sempre caratterizzati da episodi fantastici e mistici, come quelli in Cent’anni di solitudine. Tuttavia, L’amore ai tempi del colera sembra essere privo di questi elementi.
Lo scrittore americano Thomas Pynchon trova le ragioni di questa mancanza nel tema centrale del romanzo: l’amore. Secondo lui, esso ha bisogno di un maggior grado di realtà. Come egli sostiene, “l’amore e la sua possibile estinzione sono le forze motrici indispensabili, e le illusioni magiche sono diventate, se non del tutto periferiche, almeno più ponderatamente impiegate al servizio di una visione più ampia, matura e oscura di prima, ma non meno clemente”.
Dal romanzo è stato tratto un film nel 2007, diretto da Mike Newell e interpretato da Javier Bardem, Giovanna Mezzogiorno e Benjamin Bratt.
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