Lake | Certe cose non cambiano mai
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Domenica, 31 agosto 1986. È notte, e Meredith sta completando il suo diario settimanale sul computer. Alti grattacieli dominano l’orizzonte fuori dalla finestra dell’appartamento. Il telefono squilla: un collega di lavoro le parla di riunioni e progetti, ma lei subito lo ferma. Per le successive due settimane Meredith ha altro in mente.
Guidare per Providence Oaks
Consegnare la posta è come una passeggiata al parco. Con la posta.
– Frank
Lake, sviluppato da Gamious e pubblicato da Whitetorn Games, è un’avventura narrativa in terza persona uscita nel settembre del 2021. Il giocatore impersona Meredith Weiss, una talentuosa sviluppatrice sulla quarantina catturata dai ritmi pressanti del lavoro d’azienda. Una richiesta del padre spezza improvvisamente la monotonia della sua vita: le propone di sostituirlo per due settimane nel suo lavoro di postino a Providence Oaks, piccolo paesino che una giovane Meredith aveva abbandonato ventidue anni prima.
L’intero videogioco è ambientato in questo ameno paesino dell’Oregon, nato sulle rive di un lago e circondato da boschi. Le meccaniche di gameplay, così come il reparto grafico, sono molto semplici: i compiti di Meredith sono guidare il furgone e recapitare buste e pacchi agli abitanti di Providence Oaks, immersa in paesaggi pittoreschi e in un’atmosfera rilassata.
Riscoprire la normalità
Questo lago… è sempre più bello di come lo ricordo.
– Meredith
L’approccio al lavoro come forma di relax non è così comune nel mondo videoludico, o quantomeno non in quello di massa: gli sviluppatori, per ovvi motivi, spesso preferiscono soddisfare la domanda dei tanti videogiocatori assetati di ritmi veloci, azione al cardiopalma e feroce competitività online. Non mancano di certo le eccezioni: le più rilevanti sono, ad esempio, le serie di Truck Simulator e Farming Simulator, o il ben più colorato Animal Crossing.
Nonostante l’aspetto visivo e il gameplay siano estremamente semplici, Lake si rivela essere incredibilmente efficace nell’immergere il videogiocatore nella sua atmosfera sospesa. I giorni si susseguono regolarmente; Meredith consegna la posta la mattina, nel pomeriggio si incontra con altri personaggi, mentre la sera parla al telefono con i suoi genitori, facendo un resoconto della giornata.
Lake si presta a essere giocato poco per volta, magari in parallelo con le giornate lavorative della protagonista, diventando un’esperienza quasi metanarrativa. Lo spazio in cui la protagonista vive per due settimane è lo stesso che il giocatore può ritagliarsi dal lavoro o dallo studio. Come Meredith, il giocatore può rifugiarsi nella lenta, tranquilla e normale Providence Oaks.
Amici d’infanzia
È chiaro fin da subito come il fulcro del gioco non sia il lavoro di postino. Le mansioni di Meredith infatti non sono altro che un pretesto per muovere la protagonista tra le vie del paesino in cui è nata e cresciuta, potendo così rientrare in contatto con vecchie conoscenze, farne di nuove, e scegliere se coltivarne i rapporti oppure no.
Meredith Weiss, di ritorno a Providence Oaks. Come va la vita, tesoro?
– Maureen
Meredith ritroverà una sua amica d’infanzia, rimasta a vivere a Providence Oaks e che ora ha messo su famiglia; la cara vecchia Maureen, signora che gestisce la tavola calda appena fuori dal paese, e che ha visto crescere la piccola Meredith; o ancora il vecchio pescatore, silenzioso ma dal cuore d’oro. Anche le nuove conoscenze saranno fondamentali nella nuova esperienza di Meredith, per poter costruire solide amicizie e talvolta qualcosa di più.
l giocatore impara a spostarsi di continuo tra la dimensione della nostalgia e quella della voglia di novità. Ed è proprio su questa linea mediana che Lake si sviluppa, in attesa che Meredith scelga finalmente che strada imboccare.
It’s up to you
È bello sapere che non è mai troppo tardi per avere nuovi ricordi.
– Kay
In Lake il tema della scelta è particolarmente importante: i dialoghi sono sempre a scelta multipla, così che il giocatore possa scegliere quale sfumatura dare alla sua fuga dallo stress e dalla fretta. Il gioco non obbliga Meredith ad apprezzare tutto quello che la nuova esperienza le offre, ma anzi non nasconde anche i lati più negativi della metodica vita a Providence Oaks: la routine, le stesse persone o la poca apertura mentale verso le novità, fino a cose più banali come una scarsa varietà nelle playlist della radio locale. Non un dettaglio da poco, se guidi un furgone tutto il giorno.
Ci sono tre finali differenti, e le scelte del giocatore non causano sempre chissà quale stravolgimento di trama, come invece accade in giochi ben più blasonati come Life Is Strange, Until Dawn o Detroit: Become Human; le decisioni di Meredith sono invece strettamente legate ai rapporti con i singoli personaggi, che saranno più distaccati o più intimi in base al nostro sincero interesse verso di loro. Lake parla proprio di questo: poter scegliere. Che sia guardando al passato o futuro, il bisogno più importante e determinante nella vita di una persona è scegliere cosa si vuole essere. Ognuno con la propria strada.
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