Noi, loro, gli altri è il settimo album in studio del rapper Marracash, uscito nel novembre 2021. L’album riprende i temi che l’artista ha esplorato nel disco precedente, Persona. Con Noi, loro, gli altri Marracash raggiunge il picco della sua maturità artistica.

I riferimenti all’attualità

Come molti altri lavori usciti nel 2021, Noi, loro, gli altri non ignora i tempi particolari in cui è uscito. Il disco riflette sulla società attuale. La riflessione coinvolge, in particolare, gli effetti della pandemia. Di conseguenza, il disco sembra una fotografia di un momento specifico nel tempo.

Persona, l’album precedente di Marracash, aveva iniziato la conversazione. Il rapper italiano aveva attraversato un lungo periodo di isolamento. Di conseguenza l’album è stato creato in soli due mesi. Il disco racconta la storia della catarsi del rapper, e così facendo, affronta le molte sfaccettature della personalità di ognuno di noi. L’ascoltatore può immediatamente immedesimarsi in ciò che ascolta.

Il dualismo in Noi, Loro, gli altri

Il film Persona di Ingmar Bergman del 1966 ha ispirato Marracash. Sia il film sia il disco si occupano del tema del dualismo. Marracash ha risolto il dualismo attraverso una crisi esistenziale. Questo processo si è concluso con la riscoperta della persona dietro l’artista. Fabio Rizzo, dietro Marracash.

La riflessione sul dualismo progredisce coinvolgendo altri elementi nel nuovo disco. Il dilemma dell’artista, questa volta, non è solo su se stesso, ma include anche altre persone. “Siamo una società frammentata – dice Marracash in un’intervista al Corriere della Sera – ognuna con la sua verità”.

Negli ultimi anni, il mondo ha visto una progressiva polarizzazione. Dalla politica ai temi sociali, le persone sono bramose di esprimere la propria opinione. I social, ovviamente, l’hanno reso facile. Di conseguenza, molti paesi hanno sentito un senso di separazione. C’è un “noi”, e c’è un “loro”. Diventa più difficile empatizzare con gli altri.

A volte siamo noi, loro.

Marracash

Una tracklist più profonda

Noi, loro, gli altri scava più nel profondo dell’artista rispetto agli altri suoi dischi. Come è cresciuta la fama di Marracash, è aumentato anche il suo senso di inadeguatezza. Le domande su passato e futuro sono il tema centrale di Dubbi, una traccia onesta e cupa.

In Pagliaccio e Cosplayer , Marra offre il suo punto di vista sul ruolo degli altri rapper nella società odierna. In un’intervista a Gq Italia, Marracash ha detto che “Ci sono più intrattenitori che artisti” aggiungendo che questo è un segno dei nostri tempi.

Il tema dell’amore, anche se non centrale nell’album, ha ricevuto molta copertura dai media a causa della relazione pubblica del rapper con la cantante Elodie. L’uscita del disco è coincisa con la loro separazione amichevole. Perciò l’interesse del pubblico per certe tracce è cresciuto. Crazy Love è incidentalmente uscita come primo singolo e nel video musicale della canzone appare Elodie.

Raggiungere la maturità

Il disco esprime la maturità artistica di Marracash. La costruzione iniziata con Persona raggiunge il picco con questo lavoro. Oltre all’artista, però, c’è un altro inevitabile protagonista. Il produttore Marz e la sua ricerca sonora sperimentale ha dato profondità all’album. Il risultato è un mix di testi rap, flussi di coscienza e beat accattivanti, originali o presi in prestito. Artisti come Calcutta, Salmo e Guè Pequeno hanno prestato la loro voce, arricchendo l’album di nuove sfaccettature.

Noi, loro, gli altri è un disco complesso, che associa una produzione curata a testi diretti. La maturità artistica è veicolata in una maniera toccante. L’album offre uno spaccato sull’artista e la società nel 2021, ma supererà la prova del tempo grazie alla sua autenticità.