Se mi lasci ti cancello | L’ignoranza è una benedizione?
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Se mi lasci ti cancello, il secondo film del regista e sceneggiatore francese Michel Gondry, è uscito nelle sale nel 2004. A metà strada tra una commedia romantica e un’opera di fantascienza, presenta un contesto moderno in cui le persone possono sottoporsi a una procedura di cancellazione della memoria. In questo mondo fittizio, i due protagonisti si confrontano con un viaggio doloroso tra i ricordi per superare le barriere dell’incomunicabilità. Il film di Gondry si confronta con la psicologia addentrandosi nelle profondità dell’inconscio. L’opera, ricca di riferimenti artistici e culturali, ha una struttura stratificata che richiede l’attenzione dello spettatore. Il risultato è una narrativa sfaccettata che tratta di temi universali quali la memoria, l’amore e il destino.
Se mi lasci ti cancello è un film dalle implicazioni etiche che è rapidamente diventato un vero e proprio cult. Charlie Kaufman ha vinto l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale e la pellicola si è classificata al sesto posto nella classifica dei “100 migliori film del XXI secolo” redatta dalla BBC Culture.
Cancellare i ricordi per sfuggire alla sofferenza
Se mi lasci ti cancello racconta la storia della fine della relazione amorosa tra Joel (Jim Carrey) e Clementine (Kate Winslet). Dopo una relazione durata due anni, Joel scopre che Clementine lo ha cancellato dalla sua memoria grazie ad una procedura innovativa. Dopo questa scoperta sconvolgente, anche Joel decide di sottoporsi alla stessa procedura per liberarsi dal suo passato e cominciare una nuova vita. Tuttavia, nel momento in cui inizia il processo di cancellazione dei ricordi di Clementine succede qualcosa di inaspettato.
Il valore dei ricordi passati
Il titolo originale del film Eternal Sunshine of the Spotless Mind (in italiano: Infinita letizia della mente candida) deriva dal poema inglese del poeta Alexander Pope, intitolato Lettera di Eloisa ad Abelardo (1717).
Com’è felice il destino dell’incolpevole vestale!
Dimentica del mondo, dal mondo dimenticata.
Infinita letizia della mente candida!
Accettata ogni preghiera e rinunciato a ogni desiderio.
Frammento del poema Eloisa to Abelard di Alexander Pope dal quale deriva il titolo del film
La tragica storia romantica medievale tra Eloisa e Abelardo ha ispirato Pope in modo profondo. Perciò, lo scrittore ha immaginato una corrispondenza epistolare tra i due sfortunati amanti. In poche parole, il poema si riferisce alla felicità della mente vuota e pura che ha dimenticato tutti i ricordi strazianti. Il suo messaggio è chiaro: l’ignoranza è una benedizione.
Il film di Gondry in verità cerca di provare l’opposto. Cancellare i ricordi e dimenticare il passato non porta alla felicità. Invece, preclude la possibilità di imparare dagli errori e redimersi.
Scavare dentro ai personaggi
Se mi lasci ti cancello definisce e rappresenta i suoi personaggi principalmente da un punto di vista psicologico. Joel è un uomo introverso, malinconico e insicuro, incapace di esprimere i propri sentimenti. Clementine è uno spirito libero, una donna indipendente e impulsiva. Quindi, i due sono agli antipodi. All’inizio questo sembra essere un aspetto positivo. Ma poco a poco, le loro differenze li portano a una dolorosa rottura e alla successiva scelta di cancellare i loro ricordi.
Tuttavia, durante l’a procedura’operazione, Joel realizza che cancellare completamente Clementine dalla sua memoria comporta anche cancellare i bei momenti che hanno condiviso. Questa consapevolezza lo trasforma in un personaggio proattivo che fa di tutto per fermare la procedura. Scavare nella memoria significa anche portare alla luce i traumi e le debolezze dei protagonisti. E sono proprio questi a fare leva sullo spettatore. Ciò che unisce i protagonisti è una profonda sensazione di solitudine, mentre quello che li allontana è l’incapacità di comunicare.
Un puzzle da riassembrare
Se mi lasci ti cancello ha una struttura particolare e non convenzionale. Per la maggior parte del tempo il film si svolge nella mente di Joel e lo spettatore deve ricostruire la trama. La storia consiste di due linee temporali e diventa una sorta di puzzle i cui pezzi devono essere messi nell’ordine corretto dallo spettatore.
La struttura circolare/ciclica ricorda Memento (2000) di Christopher Nolan, che richiede allo spettatore di ricostruire l’intricata trama insieme ai personaggi. Perciò, Se mi lasci ti cancello condivide con Memento una narrazione non lineare e il tema della memoria. Infatti, il film di Gondry rientra a pieno nella categoria di film psicologici che porta lo spettatore in un mondo difficile da definire e nel quale bisogna capire le regole del gioco per arrivare a una comprensione completa.
Inoltre, il film si collega al mondo della fantascienza e, in particolare, a uno degli autori più importanti del genere: Philip K. Dick. Infatti, molti film e programmi televisivi di fantascienza sono adattamenti di alcuni dei suoi romanzi visionari, come la saga di Blade Runner e L’uomo nell’alto castello. Moltri altri – come Se mi lasci ti cancello – anche se non sono direttamente basati sulle sue opere, sono chiaramente influenzati dall’imaginario di Dick, come Loop o Westworld. Dick ha affrontato il tema della memoria e la sua manipolazione nel racconto breve Memoria totale del 1966. Perciò, risulta chiaro da dove Kaufman abbia preso ispirazione, rendendo omaggio a uno degli scrittori più prolifici e brillanti di fantascienza.
Il simbolismo dei colori
In Se mi lasci ti cancello, un aspetto distintivo del personaggio femminile è il simbolismo associato ai suoi capelli. Infatti, il cambiamento del colore dei capelli di Clementine simboleggia le stagioni della sua relazione con Joel. Quando si incontrano per la prima volta, i suoi capelli sono verdi come la primavera. All’inizio della storia d’amore, i capelli rossi rappresentano l’estate,una fase passionale e romantica. Quando lei e Joel entrano in crisi, diventano arancioni come l‘autunno. Infine, quando si lasciano i capelli sono blu: il freddo dell’inverno è arrivato e la loro storia è finita. Tuttavia, dopo l’inverno, la primavera torna. E infatti, dopo il suo secondo primo incontro con Joel, i capelli di Clementine non sono più blu ma sfumano di nuovo verso il verde.
Se mi lasci ti cancello richiama l’arte surrealista nel suo intento di esplorare i meandri della psiche umana. Questo film viaggia su due piste differenti tra l’immaginazione e la realtà, come fa l’arte di Salvador Dalí. Infatti, in uno dei suoi dipinti più famosi, La persistenza della memoria (1931), l’artista spagnolo indaga sul concetto del tempo. Dalì punta a comunicare che il tempo è sfuggente e instabile e non può essere contrassegnato da un oggetto materiale. Il tempo può essere stabilizzato solo attraverso la memoria. Perciò, in un certo modo, Dalì si immerge in un mondo irrazionale tra il sogno e la pazzia, come accade nel film di Gondry.
Se mi lasci ti cancello è un film innovativo e originale che suscita tante domande. Come il fatto che, forse, gli esseri umani sono destinati a ripetere i propri errori più e più volte. O magari possono imparare qualcosa da essi. Non è dato saperlo. Spetta agli spettatori trarre le proprie conclusioni.
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