Only Murders in the Building | Tre sconosciuti, un crimine e un podcast
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Se hai la fortuna di andare a pranzo con Steve Martin e lui durante il pranzo ti dice “Hey, ho un’idea per una serie tv”, allora quella sarà una bella giornata.
Dan Fogelman (This Is Us) per Deadline.
E se insieme a Steve Martin puoi contare su Martin Short e sulla superstar Selena Gomez, il risultato sarà una serie come Only Murders in the Building.
Un giallo con elementi di novità
L’Arconia (il cui nome ricorda un po’ l’Arcadian, l’hotel preferito di Ted Mosby in How I met your mother) è un lussuoso complesso residenziale a New York, nell’Upper West Side di Manhattan. Ma un omicidio sconvolge la tranquillità del palazzo. I condomini, dopo essere stati evacuati, si riuniscono in un ristorante poco distante. E qui tutto ha inizio.
Mabel, Oliver e Charles non hanno apparentemente nulla in comune, se non la passione per lo stesso podcast true crime. Ansiosi di scoprire come va a finire il nuovo episodio, si ritrovano a cenare e ascoltarlo insieme. Ma il loro interesse comune li porta ben oltre: i tre decidono infatti di indagare sul caso dell’Arconia.
Iniziano così a scoprire i misteri e segreti degli abitanti del palazzo. Ma ciò che i protagonisti si nascondono l’un l’altro è ancora più sconvolgente. Anche quando l’omicidio è dato per risolto, la loro continua ricerca della verità li porta a scoprire nuovi indizi. Durante il dipanarsi degli eventi, riescono anche a creare un podcast sull’omicidio e assistono alla crescita di una loro community dedicata.
Maestri della commedia all’opera
Il cast di Only Murders in the Building è il vero punto di forza. La presenza di due attori comici esperti, Martin e Short, dà alla storia un tocco di comicità vecchio stile. Martin, oltre a essere un vero maestro della commedia è co-creatore della serie.
Martin inizia la sua carriera al Saturday Night Live show, come molti comici statunitensi. Da lì intraprende la sua scalata verso spettacoli e teatro. Si fa conoscere come attore divertente e demenziale. Poi, nel 1979, il film Lo Straccione gli apre le porte del mondo del cinema. Lui e Short si sono però conosciuti già prima di alcuni dei suoi titoli più noti, come Pazzi a Beverly Hills e Una scatenata dozzina.
Short esordisce come comico insieme a quello che è ancora il suo caro amico Eugene Levy (il creatore di Schitt’s Creek). Prende parte a numerose serie tv e spettacoli. Dopo una stagione al Saturday Night Live show, riesce a farsi un nome per le sue performance e imitazioni (come quella di Jackie Rogers Jr.). Grazie alla sua brillante reputazione, debutta al cinema nel 1986, ne I tre amigos con Steve Martin e Chevy Chase (Community). Il trio va così d’accordo che non può non lavorare nuovamente insieme. Subito dopo l’intervista, su Netflix, un omaggio agli anni della loro collaborazione fra canzoni barzelletta e aneddoti, i tre decidono di suggellare la loro amicizia con Only Murders in the Building.
Un genere per tutte le età
Una delle gioie di Martin e Short, ora più che mai, è che sono davvero divertenti. Potrebbe sembrare ovvio, ma la comicità spesso nasconde un nonsoché di provocatorio o un messaggio politico. Una comicità vecchio stile pensata per far ridere, piuttosto che per provocare, non è così scontata.
The Guardian, August 18, 2021
Con il loro amore per gli sketch, le canzoni e le battute, Short e Martin sembrano appartenere a un’altra epoca, in senso positivo. Portano un mix equilibrato di ironia e slapstick, uno stile comico che fa sorridere, riflettere e ridere allo stesso tempo.
La maestria di questi comici si abbina poi perfettamente con Selena Gomez. Il contrasto tra boomer e millennial è stemperato da una sceneggiatura ben strutturata. La serie gioca sulle differenze e sugli elementi stilistici di un giallo, a cui aggiunge un lato comico. Il risultato è una storia godibile sotto ogni punto di vista. Allo stesso tempo, Only Murders in the Building può essere così innovativa da sconvolgere ogni certezza.
Leggerezza e realismo in un crime
I protagonisti, all’inizio della serie, sono tre sconosciuti che abitano nello stesso condominio. Charles-Hadan Savage (Steve Martin) è l’ex protagonista di una serie televisiva degli anni Novanta, in cui interpretava il detective Brazzos. Oliver Putnam (Martin Short) è un regista di teatro, caduto in disgrazia dopo una serie di fiaschi. Infine, Mabel Mora (Selena Gomez) è una giovane restauratrice che alloggia nell’appartamento della zia.
L’introspezione dei personaggi aggiunge profondità alla storia. Ognuno di loro, per motivi diversi, si sente emarginato e tormentato. Sono tutti prigionieri del passato, e per questo non riescono a godersi il presente. Ma il podcast è la loro opportunità per uscire dal guscio e riscoprire passioni assopite.
Steve Martin e John Hoffman (Looking, Grace and Frankie), sotto la supervisione di Fogelman, hanno creato una serie apprezzata dai giovani e dagli adulti. È fresca, veloce e ricca di riferimenti, storici e attuali. Sono proprio queste caratteristiche ad aver fatto guadagnare a Only Murders in the Building le nomination come miglior serie commedia o musicale, e come miglior attore (per Martin Short e Steve Martin) ai Golden Globes del 2022.
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