Fleabag | Una serie TV che sfida lo spettatore in tanti modi
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Quando si parla di Fleabag (letteralmente “sacco di pulci”) si intende qualcosa di estremamente fastidioso e spiacevole. È anche il modo scandaloso e irriverente in cui Fleabag si approccia al mondo e alle relazioni, con estranei o membri familiari. Phoebe Waller-Bridge ne è l’autrice e protagonista. Il nome del personaggio resta sconosciuto, è una donna arguta, divertente, caustica, trentenne, che vive a fatica la sua vita a Londra.
Una produzione della Two Brothers Pictures, la serie è un’immagine frammentaria della sua vita quotidiana. Affrontando problemi economici, vita sentimentale e impegni familiari con la sorella competitiva Claire, (Sian Clifford), una cattiva matrigna (Olivia Colman) e un padre anaffettivo (Bill Paterson). All’inizio della serie, prova a confrontarsi con la recente perdita della sua migliore amica Boo (Jenny Rainsford). Era la socia di Fleabag nella gestione di un bar e l’unica persona affidabile della sua vita.
Un one-woman show
Scritta e interpretata con magnetico carisma da Phoebe Waller-Bridge, la serie è un adattamento della sua commedia teatrale, messa in scena al Festival Finge di Edimburgo nel 2013 e vincitrice del Fringe First Award.
La Two Brother Pictures ha originariamente prodotto l’adattamento televisivo per il canale digitale BBC Three in un accordo di coproduzione con Amazon Studios.
Dato il passato di Waller-Bridge come stand-up comedian, la prima impressione potrebbe essere quella di una raccolta di sketch. Ma la complessità degli argomenti trattati in ogni scena rivela la profondità della serie. Come nella commedia drammatica Girls, i dialoghi brillanti e l’umorismo secco offrono un approccio pratico e diretto verso temi complessi, dal corpo femminile, alle relazioni familiari, dalla dipendenza dal sesso, al senso di colpa e l’amore.
La rottura della quarta parete
Un altro elemento significativo, spesso sottolineato dalla stessa Waller-Bridge, è il rapporto con la macchina da presa. Fleabag apre un dialogo con il pubblico, parlando e guardando la telecamera. Come in altre serie televisive, per esempio House of Cards-Gli intrighi del potere, la rottura della quarta parete influisce sul modo in cui il personaggio viene accolto. In questo modo, trascina gli spettatori al suo fianco, coinvolgendoli anche nei momenti più imbarazzanti o privati.
Waller-Bridge non ha mai negato l’affinità tra lei e la protagonista. L’autrice sfida il pubblico come la protagonista di Fleabag sfida le persone che la circondano. “Ho sempre voluto colpire il limite del personaggio. Una volta che sai cosa fa arrabbiare qualcuno, puoi capire molto di quella persona”, ha affermato in un’intervista al Guardian.
Dopo aver creato Villanelle, l’innovativa protagonista femminile della serie TV Killing Eve, Fleabag soddisfa tutte le aspettative. Nel 2019, per la seconda stagione di Fleabag, Phoebe Waller-Bridge ha vinto due Emmy®,uno come Attrice protagonista e uno per la Migliore sceneggiatura per una serie comica.
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