Sonetti dell'amore oscuro | Lettere di García Lorca a un amante assente
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Sonetti dell'amore oscuro | Lettere di García Lorca a un amante assente

Sonetti dell'amore oscuro | Lettere di García Lorca a un amante assente

Postato il 17 Novembre, 2023

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11 pages

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Nel 2018 una giovane cantautrice spagnola di nome Rosalia Vila Tobella ha pubblicato un album ispirato alle sonorità del flamenco, ricco di riferimenti a quella che lei definisce “femminilità sacra”. L’album si intitolava El Mal Querer. Era l’inizio di Rosalia come la conosciamo, una nuova arrivata sulla scena musicale spagnola e internazionale, vincitrice di premi, di record e di generi diversi. Si propone come una donna intrappolata in un’ossessione amorosa dalla quale la protagonista riesce finalmente a salvarsi e a liberarsi. La stessa idea dell’amore come ossessione, da una prospettiva diversa, era stata espressa in poesia meno di un secolo prima dal poeta spagnolo Federico Garcia Lorca nei suoi Sonetti dell’amore oscuro. In entrambi i casi, questi due racconti parlano del desiderio di qualcosa di sbagliato e dell’amore per ciò che fa soffrire.

Sonetti dell’amore oscuro: quale oscurità?

Scritti tra il 1934 e il 1936, i Sonetti dell’amore oscuro non hanno ricevuto un’attribuzione definitiva da parte di Federico Garcìa Lorca. Questo perché furono scritti poco prima del suo assassinio per mano delle milizie franchiste durante la guerra civile spagnola. È noto, tuttavia, che Lorca aveva fatto riferimento a questi undici sonetti e al loro titolo.

Bevi, ma presto, ché così congiunti,

bocca rotta d’amore, anima morsa,

ci trovi il tempo te e me consunti.

da Sonetto della ghirlanda di rose

Innanzitutto, l’oscurità cantata in questi sonetti riguarda le notti degli appuntamenti dei due amanti. Il buio è la loro dimensione, mentre la luce dell’alba, al contrario, li separa. Anche il titolo allude alle implicazioni distruttive della loro relazione. Il loro non è un amore semplice: è costellato di “pugnali e baci”. Dà origine a una ferita sempre aperta nell’autore. Infine, l’oscurità può alludere alla segretezza dell’amore omosessuale, e quindi alla sua illegittimità. Infatti, quando gli eredi dell’autore decisero di pubblicare i testi nel 1984 dopo un lungo ritardo, eliminarono l’aggettivo “oscuro” dal titolo, come se fosse una prova schiacciante dell’ispirazione omoerotica dei sonetti.

La Notte Oscura: l’eredità di Juan de la Cruz

Tu con parole quest’insania cura,

sennò lasciami alla mia serena

notte dell’anima per sempre oscura.

da Sonetto della lettera

Nel quarto sonetto, il poeta prega il suo amatto di scrivergli, Lorca cita esplicitamente un testo che influenza l’intera raccolta. Si tratta di Notte oscura dell’anima di San Juan de la Cruz, un poema allegorico del XVI secolo. In esso l’autore dà voce alla sua anima, che si è avvicinata a Dio al termine di un percorso di negazione spirituale. Questa sorta di oscurità metaforica in cui l’anima vive è “più cortese dell’alba” perché permette di incontrare la divinità. È una “notte beata”. In questo contesto, avviene l’unione dell’amato, Dio e l’anima.

Diversamente, le poesie di Lorca sono molto più carnali ed erotiche. Mentre il percorso di De La Cruz porta alla realizzazione spirituale, quello di Lorca finisce nella perdizione, una follia che l’amore oscuro alimenta. In entrambi i casi, ciò che guida i due poeti nelle loro notti è la luce che proviene dai loro cuori.

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