UNDERTALE di Toby Fox | Il caso del videogioco indie che sfida la moralità
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Undertale è videogioco di cui ogni giocatore ha un ricordo diverso. Titolo di culto per gli appassionati di gaming, ha avuto successo istantaneo grazie a una missione semplice ma audace: “In questo RPG, non devi uccidere nessuno”, è la sfida.
Un progetto nato dalla creatività di una sola persona
L’intero videogioco è stato concepito e sviluppato dalla mente di Toby Fox. Nel 2012, appena ventiduenne, lancia una campagna di raccolta fondi su Kickstarter. L’obiettivo: raccogliere almeno cinquemila dollari per sviluppare il videogioco. Ma l’importo raggiunto, di gran lunga superiore, gli ha permesso di dedicarsi ad Undertale in totale autonomia.
Tre anni dopo, Undertale era pronto: un RPG indie con grafica bidimensionale. Il giocatore assume il ruolo di un personaggio che può interagire in un mondo immaginario, un po’ come accade in The Binding of Isaac.
Ciascun personaggio, dialogo o evento è il risultato della sua originalità creatività. L’autore è riuscito a sfruttare appieno il potenziale del disegno in 2D e l’audio 8-bit per enfatizzare la potenza espressiva dei personaggi e dell’ambientazione. Anche la memorabili colonna sonora è il risultato del lavoro di Toby Fox, che ha composto ben 100 tracce.
La trama di Undertale: avventura nel Sottosuolo
In Undertale il protagonista è un giovane umano di nome Frisk. Sulle orme di Alice nel paese delle meraviglie, cade in un regno sotterraneo popolato da mostri: il Sottosuolo. Questo è anche il luogo di confino dei mostri, dopo una guerra con gli umani che ne ha determinato la cacciata. Il protagonista deve farsi strada in un mondo popolato da personaggi eccentrici e creature mostruose. L’obiettivo è di tornare in superficie sconfiggendo il temibile Asgore, il Re del Sottosuolo.
L’overworld è costituito per lo più da enigmi che il giocatore deve risolvere per avanzare. Anche le battaglie contro i mostri possono essere risolte come un enigma, ottenendo la giusta combinazione di azioni per risolvere pacificamente il combattimento. Infatti, Undertale mette di fronte il giocatore a una scelta: farsi strada combattendo e acquisendo punti esperienza in perfetto stile RPG, oppure risolvendo i conflitti con la diplomazia.
Scegli e affronta le conseguenze
Il gioco rompe spesso la quarta parete. I personaggi si rivolgono direttamente al giocatore per prenderlo in giro. Non solo: Undertale prova anche a superare la linea che separa il giocatore dal ruolo che interpreta. In un certo senso un ruolo non c’è: è il giocatore a fare le scelte, sulla base della propria moralità e delle conseguenze che è disposto ad affrontare. Il concetto di autodeterminazione è il motore che spinge il protagonista ad andare avanti. E spesso il pacifismo è tutt’altro che la strada più semplice.
Il gioco invita il giocatore a riesplorare le aree che ha già visitato per scoprire i cambiamenti che le sue azioni hanno causato. Questa dinamica spinge il giocatore a ricominciare il gioco e prendere vie diverse. Oppure si può decidere di evitare ogni possibile scontro solo per vedere cosa succede.
L’antagonista principale incarna proprio questo concetto. Flowey è un fiore che a causa di un esperimento andato male acquisisce il libero arbitrio, proprio come il protagonista. Cosciente di trovarsi in un videogioco, sceglie di distruggere tutto e tutti solo per il fatto di poterlo fare.
La rivoluzione del libero arbitrio
In Undertale ogni passaggio è intenzionale e ognuno si assume questa responsabilità: il gioco rivoluziona alcuni meccanismi del RPG classico, trasformandoli in dinamiche utili alla storia. Undertale ci ricorda una semplice, cruciale verità: non sono tanto i mezzi a determinare il successo di un prodotto; è la storia ad essere essenziale.
Questo spiega perché Undertale è diventato così popolare nella comunità dei videogames. L’eredità lasciata da questo cult non solo ha rivoluzionato la concezione dei giochi indipendenti, ma ha trovato un suo seguito in Deltarune, una nuova serie dell’universo Undertale prodotta in semi-autonomia da Tobyfox.
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