La poesia ispira il cambiamento nella comunità sudafricana | Il collettivo TRWPC

Postato il 08 Maggio, 2024

La poesia sudafricana ha reso nota e dato validità a una storia piena di traumi. I sudafricani, in particolar modo coloro che appartengono alla comunità nera, hanno avuto a che fare con il razzismo almeno una volta nella vita.

Nonostante il regime di Apartheid si sia concluso da molti anni, essere sudafricano nel ventunesimo secolo significa che il razzismo sperimentato da genitori e nonni ha solo assunto una forma differente. Questo si manifesta come sottile denigrazione, portando le persone non bianche a sentirsi fuori luogo, ad avere una sensazione di non appartenenza.

Anche il modo in cui molti sudafricani scelgono di affrontare il razzismo e il trauma che ne deriva è cambiato. Gli autori scrivono mettendo loro stessi e la loro sofferenza in primo piano, esponendo così le azioni ostili degli altri e allo stesso tempo promuovendo il cambiamento nelle comunità.

La poesia sudafricana come ricerca della libertà

La poesia sudafricana è sempre stata attivista – sia che l’autore lo abbia scelto consapevolmente o meno – e sempre esprime un qualche aspetto della condizione umana.

Visto che alla maggior parte dei sudafricani è stato insegnato (dalla società, dalla famiglia, a volte da loro stessi) a nascondersi per proteggersi dal razzismo, quando gli autori dicono apertamente tutta la verità combattono un sistema invisibile che ha controllato molte vite. La poesia è uno spazio in cui essere onesti, in cui nessuno può mettere a tacere la voce degli autori. È una pratica creativa, che quindi va a braccetto con la libertà.

Il collettivo poetico Red Wheelbarrow

Nell’ultima decade, una nuova generazione di poeti sudafricani si è caricata sulle spalle il compito di raccontare le storie di milioni di connazionali. I poeti condividono le loro storie, incredibilmente simili a quelle di tanti altri attorno a loro. Nel 2020, un gruppo di poeti locali con base nella provincia del Capo Occidentale, in Sud Africa, forma il collettivo poetico conosciuto come The Red Wheelbarrow Poetry Collective (TRWPC).

Il collettivo è divenuto un luogo in cui poeti vengono da tutto il Sudafrica per leggere e presentare i loro lavori. TRWPC ospita reading online e in presenza per i poeti locali, editi e inediti. Gli argomenti letti variano, e poeti di diversa formazione e background si riuniscono per ascoltare l’uno le storie dell’altro. TRWPC offre uno spazio olistico e privo di giudizio, che rappresenta la vera natura e il vero scopo della poesia.

La poesia di Koleka Putuma

Per capire in che modo i poeti sudafricani continuano a contrastare il sistema sociale in cui vivono, basta guardare l’esempio di Koleka Putuma, premiata poetessa, drammaturga e regista di teatro africana. Putuma ha usato la scrittura per mettere in luce specifiche lotte e ha avuto successo. La sua raccolta Collective Amnesia esplora le esperienze vissute da una donna nera, queer e Sudafricana. Si tratta di un argomento in cui tutti potranno riconoscersi, visto che operano in un mondo virtuale delineato da confini simili.

LA POESIA:

ONLINE

Di Koleka Putuma

There are protocols to reaching out:

Do not share a meme of your panic attack on social media.

Your 3456 friends do not know about the epilepsy that came before,

the willpower it took to pick up the phone and tell your mother

that today, it is hard.

It is sore in all the places you cannot see or wrap gauze around.

In all the places that have not healed in your bloodline.

Do not post a selfie of your self-mutilation.

God forbid your status reveals that you are lost or breaking.

No one will comment on how raw or close to healing your tumour is.

Your 3456 friends do not know how far back your trauma runs.

(Collective Amnesia, pagina 59)

Smantellare il sistema con la vulnerabilità

Koleka Putuma ritrae le difficoltà con la salute – fisica e mentale/psicologica – usando la cornice dei social media, che sono diventati un mondo a sé stante, e un posto in cui veniamo sì incoraggiati a esprimerci, ma sempre entro confini prestabiliti. Online è una poesia sudafricana che ci dà un momento di chiarezza su questi confini del mondo dei social media, grazie al modo in cui ci viene richiesto di farne parte: senza mai dare troppo di noi stessi.

Queste sono le dinamiche dei social media, appicabili sia in Sudafrica sia nel resto del mondo. La poetessa usa la sua poesia per rivelare questi confini; viceversa, la poesia illumina i lettori e li forza a riconoscere quanto siano in realtà confinati, costretti in un mondo virtuale in cui moltissimi sudafricani hanno scelto di rifugiarsi. L’autrice usa quindi la sua arte per protestare contro una delle molte difficoltà che si pongono di fronte ai giovani sudafricani.

Ad esempio, in un passaggio della poesia:

Your 3456 friends do not know about the epilepsy that came before,

the willpower it took to pick up the phone and tell your mother

Koleka Putuma si spinge oltre i confini prestabiliti menzionando ciò che non è permesso condividere per poi usare quel momento per condividere proprio la cosa menzionata. Questo momento è una lama a doppio taglio, entrambe le estremità hanno uno scopo preciso: aprire gli occhi dei lettori a quello che sta loro di fronte.

TRWPC ha fatto sua la missione di offrire uno spazio aperto e sicuro a poeti come Koleka Putuma per condividere il loro lavoro. Senza prediligere uno specifico argomento, TRWPC ospita reading letterari che vanno da un tema a un altro, ognuno con il potere di creare cambiamento. Facendo tutto ciò, TRWPC sta espandendo lo spazio letterario in Sud Africa, offrendo una via di cambiamento.

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