Spider-Man | Il supereroe con super problemi compie 60 anni

Postato il 31 Ottobre, 2022

La prima volta che Spider-Man è entrato nel mondo dei fumetti, nessuno sapeva se avrebbe fatto la storia o meno. I suoi stessi editori avevano dubbi a riguardo. Martin Goodman, editore par excellence della Marvel Comics, si era ripetutamente opposto alla proposta di Stan Lee. Goodman non voleva dedicare neanche una singola vignetta a questo strano supereroe che spara ragnatele per aria. Secondo lui non era una buona scelta di marketing.

Dopotutto fino a quel momento, alcune persone avevano un immaginario specifico quando si trattava della creazione di supereroi. Dovevano essere adulti, intelligenti, di successo, belli e con una vita normale sufficientemente bilanciata: dovevano dedicare anima e corpo al combattere i più potenti cattivi della loro città e non solo.

A chi può interessare un ragazzino delle superiori, un nerd appassionato di scienze che viene bullizzato? E i suoi poteri, vengono da un ragno? Come può competere con supereroi già esistenti come Superman, Batman e tutta la Justice League? Stan Lee ha già creato, insieme al suo fidato disegnatore Jack Kirby, personaggi come i Fantastici Quattro o Hulk. Questo Spider-Man sembra un passo indietro in tutti i sensi. Ma Lee non si arrende, non dopo aver rimpiazzato Kirby con Steve Ditko per ottenere un miglior risultato. Ormai si è deciso e la prima storia di Spider-Man vede luce in Amazing Fantasy 15. Quel numero è il fumetto più venduto del 1962.

Un nuovo tipo di supereroe

Sono passati 60 anni da quel giorno. Eppure il personaggio, proprio per quelle caratteristiche inizialmente criticate, continua a essere popolare ancora oggi.

Nonostante combattere il crimine gli dia il suo da fare, Spider-Man ha una vita altrettanto impegnativa come Peter Parker. Per quei tempi, è una novità. I supereroi incontrano problemi solo quando indossano la maschera o si tolgono gli occhiali. La loro vita quotidiana sembra gestibile. Per Peter Parker no: Spider-Man è un supereroe con super problemi, anche nella vita privata. Spesso non hanno a che fare con l’essere un vigilante del quartiere. I bulli a scuola, la ricerca di lavoro, i soldi che scarseggiano, una cotta, problemi famigliari. Insomma, ha un’esistenza abbastanza stressante per uno studente.

Ma è questo il motivo per cui molte persone, dal 1962 a oggi, si identificano con lui. Peter lotta con problemi comuni pur essendo un supereroe.

Non devi essere super per essere un eroe

In fondo cos’è che definisce un supereroe? Per Spider-Man è qualcosa di specifico. Peter Parker è umano, sia quando va a scuola sia quando lancia ragnatele. A pensarci, la prima cosa che Peter fa quando ottiene i superpoteri non è andare in giro per New York per sventare rapine, ma indossare un costume da wrestler per guadagnare. Vuole molto bene alla sua famiglia, ma – le sue parole – “Non mi importa niente del resto del mondo!” andavano bene, al massimo, per un antieroe.

Successivamente, però accade la tragedia di zio Ben. Peter capisce che da un grande potere derivano grandi responsabilità e decide di mettersi a disposizione. Nemmeno gli eroi nascono con la conoscenza in mano. Per Peter è un passaggio quasi inconsapevole, ma compie un viaggio interiore proprio durante la sua genesi per capire di poter fare la differenza.

Nel fumetto L’ultima caccia di Kraven (1987), l’autore J.M. De Matteis mette il concetto su carta. Kraven, durante lo scontro con Spider-Man, vuole prendere il suo posto per dimostrare di essere migliore di lui. Ma cosa significa essere Spider-Man? Kraven rasenta la pazzia pur di capirlo, ma la risposta è semplice. Tu sei Spider-Man se metti da parte il tuo istinto egoista e mantieni l’umanità e compassione che hai nella vita quotidiana. Quindi tutti possono essere eroi.

Spider-Man
Immagine gentilmente concessa da MARVEL COMICS © 1962

A differenza di altri supereroi come Superman e Batman che mostrano personalità quasi opposte quando hanno una missione, Peter Parker non smette di essere se stesso quando indossa la maschera. Mentre i primi due combattono per un ideale, Parker è più realista, ed è proprio questa la sua rivoluzione nella storia dei fumetti. La sua storia non inizia combattendo minacce planetarie, ma mantenendo sicuro il suo quartiere.

L’eroe della gente

Il Peter comune e il Peter supereroe sono quindi sviluppati insieme. I due sono così connessi che i cattivi che Peter incontra spesso influenzano entrambi i lati della sua vita. Parker si lega a Norman Osborn, ma l’identità segreta di quest’ultimo il Green Goblin, minaccia la sua vita. Il giornalista James Jonah Jameson invece è un avversario sia di Peter che di Spider-Man, anche se per ragioni diverse.

New York simboleggia questa combinazione di personaggi, luoghi e temi. Non è una coincidenza che Jameson tenti di influenzare i newyorkesi; non è una coincidenza che Peter si chiami innanzitutto “l’amichevole Spider-Man di quartiere”. Senza New York non ci sarebbe Spider-Man; un po’ come dire che senza Gotham non ci sarebbe Batman.

Le opinioni dei cittadini influenzano le azioni di Spider-Man, ed è per loro, che l’eroe passa la notte volteggiando tra i grattacieli. Spider-Man è l’eroe di tutti i giorni, l’anti Tony Stark (Iron-Man): è l’eroe del tipico cittadino che lo manda a consegnare le pizze durante il giorno e con cui parla mentre legge il giornale la sera. In fondo è un po’ un socialista: lo è ancora di più, per esempio in Spider-Man Noir (2009), in cui un Parker degli anni 30, nel mezzo della Grande Depressione, si unisce all’attivismo di sua zia May.

Le persone giuste al momento giusto

Per creare un personaggio così complesso, nel 1962, la Marvel aveva bisogno delle persone giuste. Non solo a livello di storie ma anche per dargli vita visivamente. Dopotutto, Stan Lee avrà avuto le sue ragioni per aver scelto Ditko all’inizio: disegnava nel tipico stile Marvel, ma aveva contribuito pienamente sia alla creazione del nome, del costume e ai problemi dell’alter ego Peter. Perciò, la creazione di un personaggio fuori dagli schemi richiedeva che lo fossero anche i padri.

Successivamente, quando Spider-Man riceve il suo fumetto personale, The Amazing Spider-Man (1963), John Romita entra in scena inserendo una componente romantica che era già in corso nella formula Lee-Ditko. Ciò ha reso i problemi adolescenziali di Peter più accattivanti.

Spider-Man
The first appearance of Mary Jane, by John Romita
Image courtesy of MARVEL COMICS © 1963

Ci sono stati poi molti altri fantastici fumettisti, fino a Todd McFarlane, che ha preso lo stile usato durante la sua gestione dell’Incredibile Hulk e l’ha rifinito rendendo quello di Spider-Man quello conosciuto oggi. McFarlane è salito sul podio dell’industria influenzando generazioni di fumettisti e lettori – anche il design di Venom, iconica nemesi di Spider-Man, è suo. Dopo di lui, ce ne sono stati altri fino a Mark Bagley, che ha caratterizzato lo Spider-Man degli anni 90, più magro e realistico, e John Romita Jr, che si è gradualmente distanziato dall’omonimo padre fino a quando ha raggiunto uno stile fatto di personaggi fluidi e linee decise.

Spider-Man ha superato la carta stampata. Ci sono stati adattamenti per il piccolo e grande schermo. Dalla serie animata degli anni 70 al film premio Oscar Spider-Man: Un nuovo universo e la serie animata Spider-Man: Freshman Year nel 2024. Dalla trilogia di Sam Raimi (che ha condensato perfettamente l’idea dello Spider-Man di New York) ai film del Marvel Cinematic Universe e ai due The Amazing Spider-Man di Marc Webb. La lista di videogiochi è troppo lunga da menzionare. Sembra che Peter Parker abbia ancora molto da raccontare.

Buon compleanno!

In occasione del sessantesimo anniversario, la Marvel ha organizzato numerose iniziative che lo vedono come protagonista. Sono già stati fatti libri o miniserie come tributo al personaggio, come Spider-Man: La storia della mia vita (2019), che celebra tutta la sua vita e la rende più credibile facendo invecchiare Parker man mano che la storia prosegue. Ma il tributo continua ancora oggi. Il numero 1000 di Amazing Fantasy (sì, lo stesso fumetto in cui Spider-Man è apparso per la prima volta) è uscito come numero celebrativo del supereroe. Contiene storie dei suoi migliori autori, da Neil Gaiman a Johnathan Hickman. Inoltre, i lettori possono godersi una nuova miniserie, Edge of Spider-Verse, in cui numerosi Spider-eroi si incontrano.

Per l’occasione, la Marvel ha usato nuove forme di comunicazione. Il San Diego Comic-Con International 2022 ha anche aperto un’esibizione chiamata Spider-Man Beyond Amazing nel suo museo.

Spider-Man
Cover for The Amazing Fantasy n. 1000 by John Romita Jr.
Image courtesy of MARVEL COMICS © 2022

Anche se è tecnicamente vicino alla pensione, il Ragno continua a tessere la sua ragnatela.

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