L’Amica Geniale di Elena Ferrante ha un potere unificante
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Pubblicato nel 2011, L’Amica Geniale è il quinto romanzo dell’enigmatica autrice Elena Ferrante e il primo della sua omonima quadrilogia ormai di fama internazionale.
Letti e discussi dappertutto, dalle cucine rumorose fino alle affollate aule universitarie, i libri di Ferrante sono stati analizzati, divorati, e infine nel 2018 adattati in una serie TV prodotta da HBO. Ma la creazione di un bestseller non è una mera questione di fortuna.
Nel caso de L’Amica Geniale ciò che ha giocato un ruolo fondamentale è l’equilibrio tra carica emotiva, trama e ritmo della narrazione. I romanzi di Ferrante contengono tutte le caratteristiche tipiche della grande narrazione popolare. Sono fitti e leggibili allo stesso tempo; profondi e leggeri. Ribaltano costantemente le situazioni, rivelando i segreti del passato dei personaggi e inserendo ininterrottamente una vicenda dopo l’altra.
Le influenze di Ferrante
Attingendo da varie fonti di ispirazione, da La Storia di Elsa Morante ai romanzi di Christa Wolff, Ferrante intreccia il filone narrativo principale – la storia di due amiche – con tanti altri. Crea così nuove scene, ambientazioni e personaggi, e infittisce la trama. Elena e Lila, le protagoniste, affrontano drammi e sfide nell’arco di oltre cinquant’anni. L’Amica Geniale ha tutti gli ingredienti di una saga familiare, ed è questo che ha portato la seconda stagione al suo enorme successo. Il romanzo si apre negli anni Cinquanta, in una Napoli del dopoguerra, periodo in cui l’Italia si sta rialzando da un enorme trauma, e termina quasi ai giorni nostri.
Guarire e affermarsi
Quest’evoluzione temporale conferisce a L’Amica Geniale un senso di progressione storica e verticalità. Il lettore segue e ripercorre un sentiero di guarigione e affermazione che coinvolge le protagoniste e l’Italia intera. Dunque, la saga di Ferrante ha un potere unificante ed edificante. Lo stesso fenomeno che si può notare in romanzi come I Promessi Sposi o La Commedia Umana di Balzac.
Per finire, l’incertezza dietro l’identità di Ferrante – nessuno sa chi si nasconda dietro questo pseudonimo – alimenta la curiosità e le speculazioni. Tutto questo rende vano ogni tentativo di etichettare L’Amica Geniale come “letteratura di genere”.
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