La caduta della casa degli Usher | Oscurità e decadenza nella parabola gotica di Poe
Salva
La caduta della casa degli Usher | Oscurità e decadenza nella parabola gotica di Poe

La caduta della casa degli Usher | Oscurità e decadenza nella parabola gotica di Poe

Postato il 09 Febbraio, 2025

Year

Format

Leggi di più

Original language

Genre

Subgenre

Decadenza, paranoia e malattia mentale caratterizzano il racconto La caduta della casa degli Usher di Edgar Allan Poe. Questo breve racconto è ambientato in una villa vecchia e tetra, la casa della famiglia Usher. È l’esempio perfetto di horror gotico ed è uno dei lavori più rappresentativi di Poe.

Apparve per la prima volta nel 1839 sul Burton’s Gentleman’s Magazine, una rivista per cui Poe era sia editore che autore. Successivamente, nel 1840, il racconto venne incluso nel primo volume della raccolta Racconti del grottesco e dell’arabesco. Nella prefazione della raccolta, Poe scrisse: “Gli epiteti ‘Grottesco’ e ‘Arabesco’ indicheranno con sufficiente precisione il tono prevalente dei racconti qui pubblicati”.

Nonostante ciò, Poe non definì chiaramente i due termini, generalmente usati per riferirsi a due stili decorativi. L’autore lascia quindi ai lettori il compito di cogliere il senso di bizzarria e fantasia che caratterizza l’intera raccolta. Costruito su corrispondenze e tropi gotici, La caduta della casa degli Usher esemplifica perfettamente lo stile e le tematiche preferite da Poe. La sua eredità duratura e le moderne trasposizioni mediatiche sono una chiara testimonianza del suo successo.

Un crescendo di terrore

Il breve racconto di Poe si apre in un’atmosfera spaventosa. Il narratore senza nome ha finalmente raggiunto la villa degli Usher. È stato convocato dal suo padrone, Roderick Usher, che ha bisogno del suo conforto. Un’agitazione nervosa di origine misteriosa affligge infatti Roderick. Questo lo porta a un continuo alternarsi di eccitazione, indecisione e paura, oltre a un’acuta sensibilità a odori, rumori e colori.

Aubrey Vincent Beardsley, La caduta della casa degli Usher, per I Racconti del Mistero e dell’Immaginazione di Edgar Allan Poe, Chicago, 1895-96. Dominio Pubblico del Met.

L’aspetto decadente dell’amico colpisce particolarmente il narratore, ma non solo. Anche la casa è avvolta da un’atmosfera opprimente. È impregnata dell’odore di alberi marci, presenta funghi che si diffondono sulle pareti e pietre che appaiono fatiscenti. Ciò che causa l’agitazione di Roderick è la malattia di sua sorella Madeleine. È menzionata solo poche volte e mai formalmente presentata all’ospite, che la intravede solo una volta di sfuggita. Quando Roderick dice che Madeleine è morta e che il corpo sarà conservato nella cripta di famiglia, il narratore spera che l’amico possa finalmente trovare un po’ di pace. Tuttavia, l’agitazione e la paura di Roderick crescono e, una notte, raggiungono paranoia e terrore raggiungono il culmine.

Ma Madeleine non era davvero morta. Si libera dalla sua tomba e uccide Roderick per vendetta. Mentre il narratore fugge da quella scena terrificante, una fessura nel muro della villa si spalanca. La casa e i suoi abitanti vengono inghiottiti improvvisamente. La caduta della casa degli Usher, quindi, simboleggia sia il decadimento morale e fisico della famiglia, sia la distruzione della villa.

Connessioni metafisiche

L’intera vicenda è costruita su connessioni e risonanze. L’atmosfera malsana che avvolge la casa riflette il decadimento dell’anima di Roderick. Le sue visioni e le creazioni artistiche estatiche rivelano una mente instabile. In questo senso, la poesia Corrispondenze di Charles Baudelaire, appartenente alla raccolta del 1857 I fiori del male¸ sembra rispondere al racconto gotico di Poe.

Come lunghi echi che da lontano si confondono
In un’oscura e profonda unità,
Vasta come la notte e come la luce,
I profumi, i colori e i suoni si rispondono.

Charles Baudelaire, Corrispondenze, vv. 5-8.

Baudelaire descrive la Natura come una foresta di simboli che si rispondono l’un l’altro. I poeti riescono a cogliere questa misteriosa armonia tra colori, odori e suoni attraverso la sinestesia. Questo espediente retorico consente di accedere al vero significato della realtà. Inoltre, permette di individuare il legame che unisce l’uomo alla natura. Attraverso la sua arte, Roderick Usher ha probabilmente intravisto la fatale analogia che legava la villa al destino dei suoi abitanti.

Un successo duraturo

La caduta della casa degli Usher ha ispirato compositori come Claude Debussy, scrittori come Ray Bradbury, drammaturgi e registi. L’opera ha recentemente ispirato l’omonima miniserie diretta da Mike Flanagan, trasmessa su Netflix il 12 ottobre 2023. Bruce Greenwood interpreta Roderick, Mary McDonnell è sua sorella Madeleine, mentre la misteriosa presenza di Verna, acronimo di “raven”, è interpretata da Carla Gugino.

Questa miniserie prende ispirazione dalle varie figure che popolano l’universo narrativo e poetico di Poe, come il corvo, il gatto nero e il personaggio di Arthur Gordon Pym. Gli otto episodi, nel loro insieme, riescono a ricreare l’atmosfera tipica de La caduta della casa degli Usher. Un’atmosfera fatta di oscure corrispondenze e quesiti metafisici.

Questi aspetti contribuiscono al duraturo successo del racconto di Poe. La sua capacità di rappresentare il lato oscuro della vita risuona ancora oggi tra i lettori moderni. Infatti, è in grado di interagire con loro, toccando le loro insicurezze e paure. Al contempo, l’unità degli elementi e il ruolo catartico dell’arte descritti nel racconto, offrono scorci di una realtà più complessa di quanto sembri.

Tag

Buy a ☕ for Hypercritic

Record correlati