A Qualcuno Piace Caldo | Quando la comicità sfida gli stereotipi
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A Qualcuno Piace Caldo | Quando la comicità sfida gli stereotipi

A Qualcuno Piace Caldo | Quando la comicità sfida gli stereotipi

Postato il 06 Maggio, 2024

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121'

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A Qualcuno Piace Caldo di Billy Wilder esce nei cinema nel 1959. Il film è un misto di generi cinematografici: commedia, commedia romantica, musical, con un tocco di gangster movie. La trama gira attorno a due amici che si travestono da donne per sfuggire a un gruppo di criminali mafiosi. Per i suoi tempi, A Qualcuno Piace Caldo è all’avanguardia; tratta infatti il crossdressing e la sovversione dei ruoli di genere.

Il film ha un successo straordinario sia tra il pubblico che tra la critica. Nonostante ciò, si attira negatività per i temi esplorati. Billy Wilder li affronta con la risata e la leggerezza, suscitando sì ilarità, ma soprattutto facendo riflettere lo spettatore. A Qualcuno Piace Caldo condanna gli stereotipi di genere sfidando la morale e la censura dell’epoca.

Commedia degli equivoci

Chicago al tempo del proibizionismo, 1929. A Qualcuno Piace Caldo racconta la storia di due musicisti, Joe (Tony Curtis) e Jerry (Jack Lemmon), i soli testimoni di un massacro compiuto dalla mafia (ispirato alla Strage di San Valentino). I due amici, per sfuggire alle grinfie dei criminali, improvvisano una fuga rocambolesca: si travestono da donne e si uniscono a una jazz band tutta al femminile, diretta in Florida. Si presentano come Josephine (Joe) e Daphne (Jerry). Durante il viaggio incontrano Zucchero (Marilyn Monroe), cantante della band, rimanendone folgorati. Una volta arrivati in Florida, per sedurre Zucchero Joe si finge di un milionario di nome Junior. Jerry, invece, riceve le inaspettate attenzioni di Osgood (Joe E.Brown), un riccone in cerca di moglie. Nel frattempo, i gangster che li inseguono arrivano in Florida per una riunione di mafiosi. Inevitabilmente, la situazione precipita.

Alla 17esima edizione dei Golden Globe, A qualcuno piace caldo vince Miglior Film Commedia o Musicale; Miglior Attore in un film o commedia musicale (Lemmon); e Miglior Attrice in un film o commedia musicale (Monroe). Alla 32esima edizione degli Oscar, il film riceve sei nomination, vincendo per i Migliori Costumi, bianco e nero (Orry-Kelly).

Oggi, A qualcuno piace caldo è ampiamente considerata una delle migliori commedie nella storia di Hollywood. Appare infatti in molte classifiche cinematografiche di punta e nel 2000 si classifica al primo posto nella lista “100 years…100 laughs” dell’American Film Institute.

Un nuovo punto di vista femminile

I protagonisti di A Qualcuno Piace Caldo sono personaggi complessi e dalle molte sfaccettature. Joe è un donnaiolo inaffidabile, che non si fa scrupoli nell’usare le donne per raggiungere i suoi obiettivi. Jerry è un uomo pratico e prudente, al quale non piace correre rischi.

In entrambi avviene una trasformazione: travestirsi da donna li porta a una maggior comprensione dell’altro sesso. I due capiscono le sfide e i problemi che che affliggono le donne ogni giorno, come le attenzioni indesiderate e le molestie. Nello specifico, Jerry, abbracciando il suo lato femminile nei panni di Daphne, acquisisce una nuova prospettiva che cambia la percezione di sé e della donna. Il film allude anche alla possibile omosessualità latente del personaggio. Non è un caso che A Qualcuno Piace Caldo sia diventato un punto di riferimento per la comunità LGBTQI+, grazie a un messaggio coraggioso e inclusivo:

A person can be more than one thing, depending on the time, the place, whatever. Sweet or hot.

Una persona può essere più di una sola cosa, a seconda del tempo, del luogo, o quello che volete. Dolce o caldo.

Tony Curtis – “Why Some Like It Hot is the greatest comedy ever made” | BBC Culture

Liberazione sessuale in A qualcuno piace caldo

Dall’altra parte, Zucchero, il personaggio interpretato da Marilyn Monroe, è una donna attraente ma ingenua, il cui obiettivo è trovare un milionario da sposare. Zucchero non è però il personaggio femminile conservatore tipico di quei tempi: beve alcol, indossa abiti succinti e con gli uomini è lei a prendere l’iniziativa. Incarna a tutti gli effetti il desiderio di liberazione sessuale femminile.

A Qualcuno Piace Caldo è stato uno degli ultimi film di Marilyn Monroe prima della sua prematura scomparsa. Nonostante i molti problemi avuti durante le riprese, come le continue assenze e la difficoltà a memorizzare le battute, l’attrice offre una delle sue interpretazioni più memorabili. Fa risuonare la sua fragilità come la sua forza: il risultato è un mix di dolcezza ed erotismo che conquista critica e pubblico. Inoltre, Marilyn Monroe delizia gli spettatori con una serie di esibizioni canore. La musica ha infatti un ruolo chiave. ll film riprende ritmi jazz degli anni ’20 che cambiano improvvisamente e si fanno più sostenuti quando sullo schermo sale la tensione.

Sovvertire gli stereotipi

In A Qualcuno Piace Caldo, la pratica del travestimento è un elemento centrale. Il crossdressing è un’usanza esistita fin dai tempi antichi, che consiste nell’indossare gli abiti del sesso opposto. Nonostante ciò, non definisce l’identità di genere; è indipendente dall’orientamento sessuale di coloro che lo praticano e quindi non coincide con l’avere un’identità transgender. Nel film di Wilder, i due protagonisti si travestono per passare da donne. La pratica del passare o “passing“, infatti, può anche essere riferita al cambiare la propria presentazione di genere per accedere a luoghi in cui il genere in cui veramente ci si riconosce non è ammesso. Questo è ciò che fanno Joe e Jerry. Nel film, tuttavia, il crossdressing non è un semplice espediente narrativo, ma una parte importante della narrazione che porta avanti l’azione.

La percezione culturale del crossdressing è piuttosto distorta. Ad esempio, un uomo che indossa un vestito è per lo più percepito come ridicolo; al contrario, una donna che indossa uno smoking potrebbe essere vista come sexy. Ma A Qualcuno Piace Caldo utilizza questo sapientemente per sovvertire gli stereotipi culturali sul genere e la sessualità. E lo fa con una leggerezza innovativa che non appesantisce ma che spinge a riflettere.

Le innovazioni nella sceneggiatura di Wilder e Diamond

Billy Wilder e lo sceneggiatore I.A.L. Diamond traggono l’idea dei due musicisti travestiti dalla commedia francese Fanfare d’Amour (1935) e dal suo remake tedesco Fanfaren Der Liebe (1951). I due aggiungono però nuovi elementi, come il mondo dei gangster e l’ambientazione nei tardi anni ’20, gli anni del proibizionismo. Includono inoltre un vero evento storico, la Strage di San Valentino, che accadde a Chicago nel 1929. Secondo Wilder, il fatto che Joe e Jerry avessero assistito a quell’evento era una ragione abbastanza forte e da giustificare il travestimento.

A Qualcuno Piace Caldo era un film audace per l’epoca, i tardi anni ’50, quando era ancora in vigore il Motion Picture Production Code, noto come Codice Hays. Il codice conteneva rigide regole di autocensura su contenuti ritenuti inappropriati per il pubblico. La distribuzione del film di Wilder avvenne senza questi permessi, e conteneva in effetti molti elementi considerati sovversivi: il crossdressing, il tema dell’omosessualità (anche se non esplicitato), il linguaggio sessuale e l’alcol. Per queste ragioni, A Qualcuno Piace Caldo ricevette critiche severe, come quella della Catholic League of Decency, che lo ritenne estremamente offensivo.

Nonostante ciò, A Qualcuno Piace Caldo è stato universalmente acclamato. Inoltre, il film ha imposto un ritmo narrativo funzionale al genere e che si distingue per essere dinamico e incalzante. Grazie all’uso della running gag, una strategia basata sulla ripresa di una battuta, gli effetti comici sono particolarmente efficaci.

Una pietra miliare per la posterità

A Qualcuno Piace Caldo ha avuto un impatto cinematografico e sociale significativo. Si è distinto per aver avuto il coraggio di lottare contro i pregiudizi del tempo. Non solo, il film ha lasciato un’eredità poi ripresa da altri film, quali Tootsie (1982) di Sydney Pollack o Mrs. Doubtfire (1993) di Chris Columbus.

Si può anche affermare che la sua grande influenza si sia estesa anche all’industria musicale: si pensi al video musicale dei Queen I Want to Break Free, in cui i membri della band sono vestiti da donne, o a Joe Calderone, l’alter ego maschile di Lady Gaga, che ha fatto la sua apparizione dal vivo agli MTV Video Music Awards 2011. Infine, A Qualcuno Piace Caldo ha ispirato anche il teatro, nello specifico il musical di Broadway Sugar, nel 1972.

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