Scott Pilgrim | Quando il fumetto incontra il videogioco
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Scott Pilgrim | Quando il fumetto incontra il videogioco

Scott Pilgrim | Quando il fumetto incontra il videogioco

Postato il 17 Luglio, 2023

Year

2004-2010
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Length

6 volumes

Subgenre

Le storie d’amore tendono a seguire una trama semplice: il protagonista compie gesta eroiche, sconfigge il male e salva la principessa. Ma quando il giovane Scott Pilgrim scopre che per conquistare la sua amata deve sconfiggere sette malvagi ex fidanzati, le cose non sembrano più così facili.

Con la serie omonima, il fumettista canadese Bryan Lee O’Malley ha creato una commedia romantica che trae ispirazione sia dai fumetti giapponesi che da quelli americani. Pubblicato in sei volumi tra il 2004 e il 2010 da Oni Press, Scott Pilgrim ha conquistato molti lettori grazie al suo stile e alla sua comicità spiritosa.

Ready? Fight!

Scott è un bassista demotivato la cui vita ruota attorno a tre cose. Le prove della band Sex Bob-omb, una manciata di amici e la sua ragazza liceale. Un’esistenza mondana sconvolta dall’apparizione di Ramona Flowers. Ragazza delle consegne che si sposta tramite un tunnel subspaziale, che passa proprio attraverso la testa di Scott. È chiaro che più di un mistero avvolge Ramona, senza contare i suoi poteri e la borsa-inventario. Un passato travagliato che si manifesta in sette ex malvagi che Scott deve affrontare in combattimento. Qui è dove fumetto e videogioco si fondono maggiormente, siccome O’Malley rappresenta queste battaglie in stile videoludico.

Scott Pilgrim
Image courtesy of Oni Press © 2019

Tuttavia, Scott Pilgrim non è solo una continua boss battle. La sua forza sta nel tempo dedicato allo sviluppo del mondo e dei personaggi, che va oltre i protagonisti. Nella vasta gamma di personaggi secondari, ognuno ha la propria identità, problemi da affrontare ed impatto sugli eventi. Si passa dai membri della band, agli amici d’infanzia di Scott e agli amanti passati di Ramona. Ciò rende la storia credibile e funzionale ad un livello più ampio.

Scott Pilgrim è una c-c-c-combo di cultura pop

Quando Bryan Lee O’Malley ha approcciato la realizzazione di questa serie, ha trovato un’ispirazione significativa nel genere dei manga shonen. Pur essendo i primi anni 2000, quando i manga avevano appena iniziato ad arrivare in America, aveva già scoperto Ranma ½ di Rumiko Takahashi e Astro Boy di Osamu Tezuka. E sebbene non abbia mai avuto intenzione di creare un manga ma piuttosto un fumetto ibrido, tale influenza è evidente. Si nota nello stile artistico, nella colorazione in bianco e nero e nelle epiche scene di combattimento.

La seconda fonte di ispirazione principale è stata la cultura pop occidentale, una delle caratteristiche distintive di Scott Pilgrim. Riferimenti ai videogiochi, meta-commedia e battute costellano tutti e sei i volumi, per essere trovate ed apprezzate dai lettori. Dagli attacchi di Street Fighter ai simboli di Super Mario e agli scenari onirici in stile Final Fantasy VIII. Tuttavia, per quanto frequenti possano essere, questi riferimenti raramente ostacolano la narrazione o tolgono ritmo alla storia. Anche quelli che hanno ruolo di deus-ex-machina si integrano bene con il resto degli eventi, non come mera emulazione ma come tributo scanzonato e sincero.

Scott Pilgrim
Image courtesy of Oni Press © 2019

Pertanto, l’ambientazione combina tutta la familiarità del mondo moderno con un elemento di fantasia. Una elemento comune con altri fumetti occidentali dove la quotidianità e l’ignoto convivono, come I kill giants e Monster Allergy. Nel caso di Scott Pilgrim, questa combinazione assume la forma di un mondo in cui si applicano le regole dei videogiochi e in cui lo sfondamento della quarta parete è un evento comune.

Un ammonimento sull’età adulta

Fondamentalmente, Scott Pilgrim è una storia di formazione che ruota attorno alla riluttanza ad affrontare l’età adulta del proprio protagonista. Scott, da giovane adulto che non sa cosa fare della sua vita, è un personaggio in cui è facile identificarsi. E, in quanto tale, è pesantemente imperfetto: un aspetto del suo carattere a cui la storia si dedica a lungo. Si è sempre sentito un passeggero della sua stessa vita, al punto che anche i suoi amici vi sono entrati senza un vero intervento da parte sua. Ed è grazie all’influenza di Ramona che guadagna la motivazione per dare una svolta alla sua esistenza.

In particolare, un aspetto apparentemente poco importante ma cruciale del carattere di Scott è la sua mancanza di memoria. Essa è il risultato della scelta di dimenticare volontariamente i propri errori, anche a costo di ripeterli. Tale riluttanza ad affrontare le sue colpe prende forma in Nega Scott, una personificazione del suo lato negativo, che ha sempre scelto di combattere invece di affrontare. Sarà ancora una volta il ricordo di Ramona a spronarlo ad assumersi la responsabilità delle sue azioni passate.

Image courtesy of Oni Press © 2019

Questa maturità ritrovata è un valore guadagnato scegliendo di fare meglio, e l’autore si prende il suo tempo per svilupparlo adeguatamente. La storia abbraccia un intero anno di eventi, raccontati in sei volumi. Pertanto, non si affretta la crescita dei personaggi, dando invece al lettore la possibilità di viverla a fondo. Una genere di profondità di narrazione che Scott Pilgrim condivide con la storia di formazione di Buonanotte Punpun.

La dualità di Scott Pilgrim

Nella sua semplicità, la sagace comicità di Scott Pilgrim funziona in un modo che la rende piacevole sia in apparenza che se studiata in profondità. Infatti, il tono leggero della narrazione rivela un’efficacia inaspettata quando si tratta di affrontare temi più pesanti. Già dimostrato nella paura di crescere di Scott, rieccheggia ulteriormente nella vulnerabilità emotiva di Ramona. Un risultato dell’influenza del suo ultimo e più potente ex, Gideon, da cui è in fuga.

In qualità di boss finale e principale antagonista, Gideon incarna un altro esempio calzante dei temi maturi discussi nel fumetto. Il suo potere gli permette di entrare nella testa delle altre persone – metaforicamente e letteralmente – e intrappolarle lì con i loro pensieri negativi. È una rappresentazione intelligente di abuso emotivo che accenna al gaslighting e alla dipendenza. Il tutto mantenendo un tono leggero che coinvolge il lettore senza prendere in giro questi argomenti. Un approccio basato sulla comicità che si trova anche nel manga shonen Trigun così come nello slice of life Saint Young Men.

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