Sir Gawain e il Cavaliere Verde | Un'epica avventura tra uomo e natura
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Sir Gawain e il Cavaliere Verde | Un'epica avventura tra uomo e natura

Sir Gawain e il Cavaliere Verde | Un'epica avventura tra uomo e natura

Postato il 03 Aprile, 2024

Year

Runtime

130'

Director

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Writer

Cinematographer

Production Designer

Music by

Country

UK
USA

Genre

Subgenre

Il regista americano David Lowery è noto per creare film che richiedono l’interpretazione propria del pubblico. Il suo stile, ispirato al cinema artistico, è caratterizzato da lunghe riprese statiche ed è intenzionalmente destinato a un pubblico di nicchia. A seguito dei suoi più grandi successi, tra cui Storia di un fantasma (2017) e Old Man & the Gun (2018), Lowery ha scritto, diretto, prodotto e montato Sir Gawain e il Cavaliere Verde, il suo adattamento dell’omonimo poema cavalleresco. Presentato in anteprima al Festival South by Southwest 2020, questo misterioso fantasy medievale è uscito al cinema e in streaming solo nell’estate 2021 a causa della pandemia di COVID-19.

Sir Gawain e il Cavaliere Verde ha ricevuto ottime recensioni, emergendo così tra le altre produzioni ispirate alle leggende arturiane uscite negli ultimi decenni. Il film propone una visione unica e una reinterpretazione originale del genere fantasy, dal duro realismo della fotografia fino alla sua potente riflessione su temi come le festività natalizie e il cambiamento climatico.

Dev Patel as Sir Gawain (Photo by: Eric Zachanowich | A24)

Un viaggio alla ricerca di sé

Secondo la leggenda, chiunque riesca a infliggere un colpo al misterioso Cavaliere Verde (interpretato da Ralph Ineson) vincerà la sua ascia. Tuttavia il gioco completo prevede che colui che infliggerà il colpo si debba ripresentare dopo un anno alla Cappella Verde per permettere al Cavaliere di restituire il colpo. Sarà Sir Gawain (Dev Patel), nipote di Re Arturo (Sean Harris), ad accettare la sfida proprio il giorno di Natale.

Il protagonista estrae Excalibur, si presenta alla Tavola Rotonda di Camelot e taglia la testa al misterioso Cavaliere Verde. Dopodiché la creatura si rialza, prende in mano la propria testa mozzata e ricorda al giovane l’impegno preso un anno dopo. Gawain trascorre un anno da eroe, bevendo, festeggiando e trascorrendo il tempo assieme alla sua ragazza Essel (Alicia Vikander). Tuttavia Natale si avvicina e il ragazzo si ricorda il patto preso col Cavaliere Verde e il debito da pagare.

Gawain parte da solo; con sé porta l’ascia del Cavaliere Verde e la cinta fatta da sua madre (Sarita Choudhury), che dovrebbe proteggerlo fin quando la indosserà. Il viaggio alla ricerca della Cappella Verde rappresenta il punto focale del film. Che siano una riproduzione fedele del romanzo originale o la reinterpretazione di una singola battuta, si tratta di una serie di episodi che rivelano quanto in realtà Gawain sia un debole, piccolo in un mondo di barbari, esseri magici e alla natura spaventosa che lo circonda. Durante il suo cammino, infatti, il giovane viene deriso dagli altri personaggi, tra cui un avvoltoio (Barry Keoghan). Per questo motivo la determinazione iniziale del protagonista, tanto forte quanto cieca, si trasforma gradualmente in sottomissione a quel mondo fantastico e misterioso che travolge gli uomini.

Un mondo contrastante

Il direttore della fotografia Andrew Droz Palermo dà vita a un viaggio epico. La bellezza del paesaggio irlandese è riprodotta dai colori sgargianti degli esterni, mentre gli ambienti interni sono illuminati da un contrasto che ricorda i dipinti di Rembrandt.

Il tutto si amalgama perfettamente con l’inquietante colonna sonora di Daniel Hart, compositore con cui Lowery ha lavorato nei suoi film precedenti. L’aria di mistero della colonna sonora è paragonabile a quella di Hereditary di Ari Aster (2018) o Under the Skin di Jonathan Glazer (2013), con l’unica differenza di un sound più medievale, grazie al quale Hart riesce a creare un’atmosfera non solo epica, ma anche più storica.

Il dovere verso la natura

La natura gioca un ruolo fondamentale nella storia di Sir Gawain. Lo stesso Cavaliere Verde, sottoforma di albero antropomorfo, è una metafora della natura. Tanto dolore il protagonista deciderà di infliggere gli tornerà indietro, pagando così le conseguenze della sua sfrontatezza. La natura prende le sembianze anche di una volpe parlante che Gawain incontra durante il pellegrinaggio intrapreso nella speranza di redimersi. A differenza della volpe ne Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, questa guida l’eroe alla disfatta, agendo secondo la giustizia del Cavaliere Verde.

Secondo Lowery, ritrovare in un racconto medievale temi come il cambiamento climatico fa emergere come l’arroganza umana sia sempre stata la radice del problema. Anche in assenza d’inquinamento o centrali nucleari, l’uomo ha sempre abbattuto le foreste attorno a Camelot, trasformandola in un cimitero di guerra.

Ralph Ineson as the Green Knight (Photo by: Eric Zachanowich | A24)

In un’intervista con IndieWire, alla domanda riguardante il tema del cambiamento climatico nel film, Lowery ha risposto:

Se si rileggono le analisi del romanzo originale, la prima interpretazione del Cavaliere Verde vede questo colore come una rappresentazione della natura in senso pagano: il confronto tra natura e civiltà, natura e religione. Credendo molto nell’ecologia e volendo integrare questa battaglia nel mio lavoro, mi sono tuffato completamente in questa interpretazione.

David Lowery in un’intervista con IndieWire

La crisi climatica al cinema

Più di vent’anni fa Principessa Mononoke di Hayao Miyazaki (1997) ha adottato un approccio simile, raccontando una guerra tra uomini e Dei della Natura, scoppiata nel tentativo di trovare un’armonia fra loro. Miyazaki personifica la natura con personaggi non umani, come bestie divine. Anche loro, come il Cavaliere Verde, sfidano gli esseri umani e la società, da sempre una minaccia per la natura. Interstellar di Christopher Nolan (2014) più di recente ha offerto una nuova prospettiva sull’argomento. Questa odissea sul cosmo presenta un mondo che non può più essere salvato: l’unica soluzione si cela ben oltre le stelle.

Dev Patel as Sir Gawain (Photo by: Eric Zachanowich | A24)

Un inaspettato racconto di Natale

In un’intervista con Letterboxd, Lowery racconta di essersi impegnato nel trasmettere l’atmosfera natalizia. Grazie alle sue decorazioni verdi e rosse, il film rievoca l’aria festiva in un contesto fantasy medievale. A prima vista non tutti potrebbero accorgersene, ma Sir Gawain e il Cavaliere Verde è un film natalizio, anche se non tradizionale. Dopotutto, molti considerano anche Die Hard (1988) un film per le feste.

Il Cavaliere Verde si presenta alla Tavola Rotonda tenendo in mano un ramo di agrifoglio e si unisce alla famiglia reale e ai cavalieri per festeggiare. Tutto ciò potrebbe sembrare strano per lo spettatore, poco avvezzo ad associare il Natale a un cupo racconto di paura e orgoglio. Tuttavia, la sfida del Cavaliere Verde è una proposta di riappacificazione tra l’uomo e la natura. Un atto sacro che Sir Gawain ha frainteso: per questo, invece di prendere parte al gioco, mozza la testa del Cavaliere, non lasciando altra scelta che ripagare il suo debito alla natura.

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