Nessun Rimorso sul G8 di Genova | Fumetti e memoria collettiva
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L’antologia a fumetti Nessun Rimorso è stata pubblicata nel luglio 2021 da Coconino Press, una casa editrice romana che è oggi una delle principali case editrici italiane di graphic novel a fumetti. L’organizzazione SupportoLegale ha collaborato alla pubblicazione. L’uscita è avvenuta in concomitanza con il ventesimo anniversario del G8 di Genova dell’estate 2001. Il volume raccoglie le opere di molti noti fumettisti italiani, tra cui Daniel Cuello, Danilo Maramotti, Marco Cazzato, Rita Petruccioli e il celebre Zerocalcare, nome d’arte del fumettista italiano Michele Rech.
Questa raccolta di fumetti include articoli dei collaboratori di SupportoLegale, un’associazione fondata nel 2004 per fornire supporto ad alcuni degli imputati nei processi penali dei manifestanti che hanno seguito il vertice. Ad oggi, venticinque manifestanti sono finiti alla sbarra per reati quali saccheggio e distruzione di beni pubblici.
L’eredità del G8 di Genova
Il 27° Vertice del G8 si è svolto all’apice del movimento anti-globalizzazione e poche settimane prima degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 negli Stati Uniti. L’incontro ha riunito i leader degli otto principali Paesi industrializzati del mondo per concentrarsi sulla riduzione e sull’eventuale sradicamento della povertà nel mondo.
Gli attivisti no-global hanno iniziato a confluire a Genova il 19 luglio 2001 e i primi scontri tra loro e le forze dell’ordine sono scoppiati il giorno successivo. Durante le grandi e spesso violente proteste, un agente di polizia italiano uccise un manifestante di 23 anni di nome Carlo Giuliani, adducendo come motivazione la legittima difesa. Il giudice che ha presieduto il successivo processo ha confermato questa tesi. Il sabato, durante il fine settimana del vertice, 300.000 manifestanti hanno sfilato in città.
La polizia li ha caricati e ha portato alcuni degli arrestati nella caserma di Bolzaneto, dove hanno subito violenze fisiche e psicologiche. Nella notte, le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nell’edificio della scuola Diaz Pertini con 93 manifestanti all’interno, come ha riferito Nick Davies. 61 persone sono finite in ospedale, tre in condizioni critiche e una in coma.
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia per quanto accaduto a Genova e ha chiesto modifiche legislative dopo che sono emerse accuse di tortura. Inoltre, Amnesty International l’ha definita “la peggiore sospensione della democrazia in Europa occidentale dal secondo dopoguerra”.
Un prisma che offre molteplici prospettive
Nessun Rimorso mescola fumetti, giornalismo, narrativa e indagini. È un prisma che riflette contenuti eterogenei, poiché alcuni degli artisti hanno partecipato al G8 di Genova, mentre altri non c’erano. Zerocalcare è noto anche come autore di reportage a fumetti grazie al suo Kobane Calling (2015), uno sguardo in prima persona sul conflitto tra volontari curdi e combattenti dello Stato Islamico nel nord-est della Siria. In Nessun Rimorso racconta la storia come meglio sa fare: dal punto di vista del se stesso diciassettenne, che è andato a Genova pieno di speranze e invece si è trovato a provare la violenza sulla sua pelle.
D’altra parte, autori come Rita Petruccioli non si trovavano affatto a Genova al momento degli scontri, ma sono venute a sapere da altre persone di ciò che era accaduto lì: l’autrice, per esempio, racconta come ha incontrato “virtualmente” Carlo Giuliani, grazie a chi ne ha mantenuto viva la memoria. Claudio Calia racconta alcuni momenti cruciali dei processi del G8 a cui ha assistito personalmente sotto forma di una breve graphic novel. Maicol & Mirco mette in scena un dialogo tra padre e figlio. Il padre non vuole ammettere di essere stato al G8 di Genova nel 2001 perché riconosce che il mondo è cambiato in peggio dopo quei giorni. Alberto Corradi sceglie di disegnare otto oggetti molto significativi usati durante gli scontri e durante i fatti che si sono svolti successivamente alla caserma dei carabinieri di Bolzaneto e alla scuola Diaz-Pertini.
Fumetti e traumi collettivi
Nessun Rimorso segue la tradizione consolidata del graphic novel politicizzato, i cui soggetti sono spesso argomenti di attualità. Uno dei principali esponenti di questo ambito è il fumettista e giornalista maltese-americano Joe Sacco, noto per le sue graphic novel sulla Bosnia e sulla Palestina. Il fumetto si è dimostrato un mezzo efficace per affrontare le aree più controverse e difficili della storia. Ad esempio, Art Spiegelman ha vinto il Premio Pulitzer nel 1992 per il romanzo grafico Maus, che descrive l’Olocausto visto attraverso gli occhi di suo padre. In Persepolis, Marjane Satrapi racconta efficacemente l’esperienza di una donna nell’Iran moderno, in lutto per le perdite della sua famiglia e del suo popolo.
Nessun Rimorso è anche uno strumento di memoria collettiva. Un modo per parlare dei fatti del G8 di Genova a chi ne sa poco o nulla, un messaggio alle giovani e alle vecchie generazioni. Come dicono gli autori, la memoria è un ingranaggio collettivo. Per funzionare ha bisogno di una folla. Inoltre, come fa il film The Trial of the Chicago 7, racconta come una storia di repressione del passato possa riverberarsi sul presente.
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