Espiazione di Ian McEwan | Redimersi attraverso la scrittura
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Espiazione di Ian McEwan | Redimersi attraverso la scrittura

Espiazione di Ian McEwan | Redimersi attraverso la scrittura

Postato il 23 Settembre, 2024

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317

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Come può una scrittrice espiare le proprie colpe quando il suo potere assoluto di decidere dei destini altrui la rende simile a Dio? Non esiste nessuno, nessuna entità superiore a cui possa fare appello, per riconciliarsi, per ottenere il perdono. Non c’è nulla al di fuori di lei. È la sua fantasia a sancire i limiti e i termini della storia. Non c’è espiazione per Dio, né per il romanziere, nemmeno se fossero atei.

― Ian McEwan, Espiazione

Questa citazione è uno dei punti focali del libro di Ian McEwan, Espiazione. Scritto nel 2001, il romanzo racconta la tragica storia di un malinteso che sconquassa le vite di un’intera famiglia. Tra i temi principali troviamo dualismo realtà-finzione, consapevolezza e innocenza, divario sociale, senso di colpa e la capacità della scrittura di curare le ferite. Apparso in numerose classifiche dei migliori libri di tutti i tempi, Espiazione è arrivato tra i finalisti del Premio Pulitzer per la narrativa nel 2001.

Un drammatico malinteso

Inghilterra, estate 1935. La protagonista, Briony, è una ragazzina di tredici anni con una fervida immaginazione e un innato talento per la scrittura. Un pomeriggio come tanti altri, Briony assiste di nascosto al litigio tra sua sorella maggiore Cecilia e il figlio della domestica Robbie. I due sono segretamente innamorati, una relazione complessa in cui entrambi tentano di celare i loro sentimenti. Briony, però, interpreta male la situazione e si convince che Robbie sia violento nei confronti della sorella. Le sue fantasie avranno conseguenze terribili quando accuserà Robbie di aver stuprato sua cugina minore. Anni dopo, tuttavia, Briony, ormai adulta, comprende il suo errore, e cerca di rimediare alle sue colpe per aver rovinato le vite di Cecilia e Robbie.

Il potere curativo della scrittura

Espiazione tocca vari temi, a partire dal potere dell’immaginazione. Briony, una dei tre protagonisti, è un personaggio psicologicamente complesso. Sempre alla ricerca delle attenzioni della famiglia, vorrebbe essere inclusa nel mondo degli adulti, ma è ancora solo una ragazzina. Le piace fantasticare sul mondo che la circonda e ha una grande passione per la scrittura. Non è però ancora in grado di distinguere realtà e finzione. Tende infatti a mischiare le due, arrivando ad accusare Robbie di un terribile crimine. Questo la porterà a dover sopportare il pesante fardello del senso di colpa e a cercare l’espiazione.

Un altro tema fondamentale è proprio l’espiazione. Briony cerca di redimersi attraverso la scrittura. Nella vita reale non è stata in grado di rimediare ai suoi errori, così sfrutta il suo talento per la scrittura per manipolare la realtà e cambiare ciò che non può essere cambiato nel mondo reale. Solo così Briony può andare avanti e non rimanere intrappolata nel rimpianto. Attraverso il suo personaggio, McEwan rivendica la potenzialità della creazione letteraria. L’autore, proprio come Briony, ha il potere di decidere le sorti dei suoi personaggi.

Due amanti separati da una bugia e dal divario sociale

Gli altri due personaggi principali sono Cecilia e Robbie. Cecilia fa parte di una famiglia dell’alta borghesia, i Tallis. Nella prima parte del libro, è una giovane donna fresca di college. Sa bene qual è la sua posizione sociale e cerca quindi di apparire sofisticata, arrogante quanto basta ed eccessivamente drammatica. Nel corso del romanzo, però, subisce un radicale cambiamento. Dopo essere stata separata da Robbie, con lo scoppio della guerra, diventa infermiera. Si dedica anima e corpo agli altri, lasciandosi alle spalle egoismo e orgoglio.

Robbie invece è il figlio della domestica dei Tallis. All’inizio è un giovane pieno di vita, che non vede l’ora di iniziare i suoi studi di medicina. Lui e Cecilia sono cresciuti insieme, ma Robbie non si era resto conto che i suoi sentimenti verso la ragazza, maturando nel corso degli anni, l’avevano portato a innamorarsene perdutamente. Dopo essere finito in prigione, viene rilasciato per arruolarsi. Ed è qui che anche lui cambia. Prima la prigionia, poi gli orrori della guerra spezzano il suo spirito. Non è più l’esuberante giovane uomo pronto ad sfidare il mondo per la donna che ama. Robbie è affranto, traumatizzato e privo di speranze.

Attraverso i personaggi, il libro esplora le diverse classi sociali nell’Inghilterra di inizio Novecento. Robbie e Cecilia, oltre ad essere separati dal fato, sono divisi sin dalla nascita. Appartengono, infatti, a due ceti differenti. Il divario sociale è così chiaro agli occhi della madre di Cecilia che ritiene inutile finanziare gli studi di Robbie, come vuole invece fare suo marito. Anche i due amanti sono consapevoli della distanza che li separa, ma il loro amore prevale sulla ragione.

Una struttura peculiare

Espiazione ha una struttura particolare. Il romanzo è diviso in tre parti, più l’epilogo. Nella prima, ambientata nella campagna inglese del 1935, viene raccontata una singola mattinata vissuta attraverso gli occhi dei protagonisti. Il punto di vista cambia continuamente, così da mostrare al lettore come singoli episodi possano essere interpretati in modo diverso a seconda di chi vi assiste. La seconda parte ha luogo quattro anni dopo, durante la Seconda Guerra Mondiale. Robbie sta combattendo al fronte ed è proprio lui a fare da narratore. Nella terza parte, Briony, tormentata dal senso di colpa, racconta i suoi giorni come infermiera tirocinante a Londra. Infine, nell’epilogo, ambientato nel 1999, Briony, ormai un’anziana scrittrice, prende la parola e ci accompagna verso il finale della storia.

La caratteristica distintiva del romanzo è proprio il contrasto tra il narratore esterno e onnisciente dell’inizio della storia e la narratrice in prima persona del finale. Un contrasto chiaramente voluto dall’autore: la prima parte viene affidata a un narratore attendibile, mentre nell’ultima la narratrice è la 77enne Briony, che si rivela essere una voce piuttosto inaffidabile. Ammette infatti di aver fabbricato un’intera storia per dare un degno finale a coloro a cui aveva rovinato la vita.

Strumenti narrativi

Ian McEwan è uno dei più importanti autori sulla scena letteraria inglese contemporanea. È uno scrittore versatile, e i suoi lavori spaziano dalla letteratura per bambini ai romanzi di guerra. Hanno tutti, però, un tema comune: l’incontro tra realtà e finzione. Ci sono diversi movimenti letterari (come modernismo, post-strutturalismo e post-modernismo) che influenzano lo stile di McEwan. Un’autrice in particolare ha avuto un forte impatto su di lui: Virginia Woolf. In Espiazione, McEwan ricorre spesso a una tecnica molto usata da quest’ultima, il flusso di coscienza. Lo troviamo ad esempio nella scena in cui Briony descrive l’incontro tra Robbie e Cecilia. Un altro elemento stilistico che caratterizza il romanzo è poi la prevalenza del monologo sul dialogo. I personaggi esprimono i loro sentimenti, conflitti ed emozioni attraverso il monologo interiore.

Nell’ultima parte del romanzo si sente invece una chiara influenza postmodernista. Nell’epilogo, la decostruzione della storia lascia il lettore spiazzato: dovrà ricostruire tutto ciò che ha appena letto. L’autore usa la tecnica della metanarrazione, usata dagli scrittori per descrivere una narrativa autoriflessiva. Il finale è scritto sottoforma di nota bibliografica, come se Briony stesse scrivendo una sorta di diario. Con questo espediente, McEwan gioca con il lettore e con l’idea della narrazione. L’autore vuole che i lettori credano che le prime tre parti del libro siano scritte anch’esse da Briony.

Un adattamento riuscito

Espiazione è stato adattato nel film di successo del 2007, diretto da Joe Wright. I protagonisti principali sono interpretati da Keira Knightley, James McAvoy, Saoirse Ronan e Benedict Cumberbatch. La pellicola ha aperto la 64ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, riscuotendo un ampio successo. Espiazione è considerato uno dei film più degni di nota del 2007. Ha vinto diversi premi, tra cui il Golden Globe per il miglior film drammatico e un Oscar alla miglior colonna sonora originale, del compositore italiano Dario Marianelli. Il film è molto fedele al libro, tranne per alcuni tagli per ragioni di lunghezza. Ciononostante, viene mantenuta la stessa intensità e capacità di catturare l’attenzione del lettore, sorprendendolo.

Espiazione presenta una trama singolare, in cui la vera protagonista è la scrittura. Il messaggio dell’autore è chiaro: le parole hanno un potere immenso, e permettono di trovare espiazione per sé stessi e gli altri. In quest’opera McEwan traccia un confine piuttosto labile tra realtà e finzione, toccando temi universali come quello dell’inevitabilità degli eventi.

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