La signora del venerdì di Howard Hawks | Litigi e indagini sui tacchi a spillo
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La signora del venerdì di Howard Hawks | Litigi e indagini sui tacchi a spillo

La signora del venerdì di Howard Hawks | Litigi e indagini sui tacchi a spillo

Postato il 07 Febbraio, 2025

Year

Runtime

92'

Director

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Cinematographer

Production Designer

Music by

Country

USA

Genre

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Tutto accadde nei “secoli bui” del giornalismo, quando per un giornalista “ottenere quella storia” giustificava qualsiasi cosa, a parte l’omicidio. Per inciso, in questo film non troverete alcuna somiglianza con gli uomini e le donne della stampa di oggi. Pronti? Beh, c’era una volta…

La signora del venerdì – Prologo

Prodotto nel 1940 dalla Columbia Pictures, La signora del venerdì di Howard Hawks è ancora considerato un caposaldo del genere comico. Si è classificato al 19° posto nella lista ‘100 Years…100 Laughs” dell’American Film Institute. Il film è inoltre uno dei migliori esempi di screwball comedy mai realizzati. È un adattamento della rappresentazione teatrale di Broadway del 1928 The front Page di Ben Hecht e Charles MacArthur. Tuttavia, c’è una sostanziale differenza tra la storia originale e quella rappresentata nel film. In quest’ultimo il personaggio di Hildy è una donna. Questo cambiamento è stato puramente casuale e le circostanze che l’hanno determinato sono misteriose, dato che i racconti di Hawks non corrispondono a quelli di nessun altro. Tuttavia ha cambiato la natura della storia, spianando la strada una trama romantica e introducendo il tema dell’emancipazione femminile.

Mescolando commedia vera e propria con eventi seri, il film affronta temi sociali ancora attuali, senza mai perdere il suo tono leggero. I dialoghi e l’umorismo non sono mai volgari o prevedibili. Al contrario, come la trama e il ritmo narrativo, stimolano costantemente il pubblico. Questi elementi, insieme alla maestria tecnica, al talento degli attori e alla regia raffinata, danno vita a un classico intramontabile di Hollywood.

Un’ultima collaborazione

Walter Burns (Cary Grant) è l’astuto, saggio e affascinante direttore del Morning Post di Chicago. Un giorno scopre che la sua ex moglie ed ex giornalista, Hildegard “Hildy” Johnson (Rosalind Russel), sta per sposarsi e trasferirsi nella città di Albany. Il suo fidanzato è Bruce Baldwin (Ralph Bellamy), un tranquillo, ingenuo e noioso assicuratore. Walter non riesce a credere che Hildy possa diventare una casalinga, così la convince ad accettare un nuovo reportage. Un uomo, un contabile bianco, sta per essere giustiziato per l’omicidio di un poliziotto nero. Walter sospetta che l’arresto sia solo una manovra politica. Convince Hildy a collaborare un’ultima volta.

Tuttavia, lo scopo di Walter rimane quello di sabotare il matrimonio con ogni mezzo possibile. Gioca brutti scherzi a Bruce finché Hildy, esasperata, decide di andarsene. Ma quando il contabile riesce a scappare, il suo istinto da giornalista prende il sopravvento, spingendola a tornare al lavoro. Nemmeno Bruce, finito in prigione per un altro dei trucchi di Walter, riesce a convincerla a mettere da parte il lavoro. Hildy dichiara di voler sposare Bruce perché “la tratta come una donna…”. Ma forse vorrebbe essere trattata come la giornalista brillante che è.

One of the first scenes of His Girl Friday by Hawkes, starring Cary Grant, Rosalind Russel and Ralph Bellamy
Il copione originale non prevedeva un conflitto romantico perchè il personaggio di Hildy era un uomo. Immagine per concessione di Wikimedia Commons.

Una stanza e mai abbastanza battute

L’intero film si svolge in ambienti chiusi: redazione, un caffè e in prigione. Le ragioni di questa scelta furono essenzialmente due. Innanzitutto, la storia, concepita per il teatro, necessitava di poche ambientazioni semplici da rappresentare.

Inoltre, come in molti altri film dello stesso periodo (incluso Casablanca), la guerra rendeva difficile girare in ambienti esterni a causa dei pericoli e del budget limitato. Una sfida che molti altri registi accolsero: nel 1948, Alfred Hitchcock decise di girare l’intera vicenda di Nodo alla gola in un appartamento. Anche molti film più recenti sono ambientati in un unico spazio interno, come Shining (1980) di Stanley Kubrick, Carnage (2011) di Roman Polanski o Perfetti sconosciuti (2016) di Paolo Genovese. In tutti questi casi, dialoghi brillanti e copioni carichi di suspence hanno compensato la mancanza di varietà negli spazi di ambientazione.

A quarrel between Grant's character and Russell's family in law in His Girl Friday
La signora del venerdì appartiene al sottogenere delle screwball comedies (“commedie svitate”). Immagine per concessione di Wikimedia Commons.

Ancor più che la trama, la dinamica tra i personaggi ne La signora del venerdì crea qualcosa di così affascinante e coinvolgente che il pubblico si dimentica dell’ambientazione. Tuttavia, il film evidenzia anche un’altra caratteristica delle screwball comedies: il dialogo rapidissimo e arguto. Con 240 parole al minuto (considerando un media di circa 90 parole), è il film con i dialoghi più veloci al mondo.

Avevo notato che quando le persone parlano, tendono a sovrapporsi, soprattutto se parlano velocemente, litigano o descrivono qualcosa. Abbiamo quindi scritto i dialoghi in modo tale che l’inizio e la fine delle frasi fossero irrilevanti, ma utili per la sovrapposizione delle battute.

Howard Hawks in “Who the Devil Made It: Conversations with Legendary Film Directors” di Peter Bogdanovich (1997, Ballantine Books)

Poichè la registrazione multitraccia allora non esisteva, Hawks posizionò diversi microfoni sul set, accendendoli e spegnendoli al bisogno. Inoltre, permise agli attori di improvvisare, prolungando così le riprese di sette giorni rispetto al tempo previsto. Sebbene manchi una colonna sonora (a eccezione dei titoli di coda), il ritmo del dialogo è così intenso e le voci sovrapposte che non c’è mai un momento di silenzio.

Linguaggio immediato e coinvolgente

La signora del venerdì appartiene al sottogenere delle screwball comedies, che prendono in giro le classiche commedie romantiche, sovvertendo gli stereotipi sociali delle relazioni. Come altri film cult di questo genere, tra cui Mancia competente (1932) di Ernst Lubitsch, Il signore e la signora Smith (1941) di Hitchcock e Arsenico e vecchi merletti (1944) di Frank Capra, il film mette in rilievo la battaglia dei sessi e presenta una protagonista femminile che domina la relazione. Questi film sono inoltre caratterizzati da dialoghi arguti, battute pungenti e da un ritmo incalzante. Hawkes amplifica questi elementi con dialoghi sovrapposti, battute inattese e un umorismo senza tempo.

La scena iniziale, in particolare, è un vero e proprio saggio sul film, poiché introduce immediatamente tutti gli elementi della storia. In un articolo per RogerEbert.com, il critico Jim Emerson analizza come ogni inquadratura riesca a far immedesimare naturalmente il pubblico nella vicenda. Subito dopo il prologo, la telecamera mostra la redazione: un ambiente affollato, rumoroso e pervaso da chiacchiere. La telecamera si ferma e un giornalista inizia a parlare prima di entrare nell’inquadratura, dirigendosi immediatamente verso l’ascensore. Dalla stessa direzione appare Hildy, che attraversa la stanza seguita da un remissivo Bruce. Lei quasi ignora la sua presenza mentre parla con colleghi: più che sentirsi a casa, lei è la padrona di casa. La telecamera si sposta in continuazione. Segue ogni movimento dei personaggi, guidando lo sguardo del pubblico. Ma non riesce a tenere il passo con Hildy, come se fosse troppo veloce.

La scena è percepita come una singola inquadratura grazie al montaggio invisibile (tipico dei classici di Hollywood). In pochi minuti, il film chiarisce il suo ritmo narrativo serrato, le dinamiche tra i personaggi e dialoghi rapidissimi. Subito dopo, Hildy annuncia che si sposerà. A Walter bastano poche battute per fare luce sulla loro appassionante relazione. Le carte sono in tavola e il gioco è già iniziato: il pubblico non può fare a meno di seguirlo fino alla fine.

Scoop e giornalismo: nulla è come sembra

Walter ha ragione di essere scettico sul fatto che Hildy possa diventare una casalinga. La conosce bene, proprio come sa che è una grande giornalista e che non potrebbe resistere a un ultimo scoop. Tuttavia, lei giustifica la sua decisione con il modo in cui Bruce la fa sentire. È determinata, equilibrata e sfacciata quando serve: nel suo ambiente professionale, ciò è spesso necessario. Hildy è l’unica donna della redazione. Non appena entra in scena, è chiaro che ha dovuto lottare per arrivare fin lì. Riesce a fare tutto quello che fanno i suoi colleghi indossando tacchi a spillo e una gonna attillata. Eppure, nessuno sottovaluta la sua mente brillante, che la rende più scaltra di chiunque altro e le permette di avere successo in un mondo maschile.

Per tutta la vita, Hildy è stata circondata da uomini. A parte le dipendenti, l’unico personaggio femminile è la madre di Bruce, una casalinga stereotipata. La signora del venerdì affronta una questione estremamente attuale: la discriminazione di genere sul posto di lavoro. Anche un altro lato oscuro del giornalismo viene messo sotto i riflettori: la caccia costante allo scoop. Hildy, Walter e i loro colleghi si precipitano al telefono non appena sentono odore di notizia, per essere i primi a pubblicarlo. Una fame di investigazione che resta invariata nel tempo. Questo aspetto è protagonista anche in altri film, come Il caso spotlight (2015) di Tom McCarthy o Tutti gli uomini del presidente (1976) di Alan J.Pakula.

Se quest’ultimo evidenzia il potere del giornalismo nel fare luce sulla verità dei fatti, Hawks ne sottolinea anche il lato oscuro: l’ipocrisia. I giornalisti sono disposti a tutto pur di essere i primi, anche a vendere scoop non verificati o inventati. Questa duplicità è protagonista anche in altri film, come Sbatti il mostro in prima pagina (1972) di Marco Bellocchio e Diritto di cronaca (1981) di Sidney Pollack. Tuttavia, questa duplicità non riguarda Hildy. Lei non è una giornalista come le altre. Non vuole solo una buona storia. Vuole giustizia. Ed è disposta a fare qualsiasi cosa per ottenerla.

Hildy surrounded by male colleagues in His Girl Friday
Il film tematiche attuali legate alla discriminazione di genere. Immagine per concessione di Wikimedia Commons.

Come se nulla fosse mai cambiato

Contenuto, trama e costruzione tecnica concorrono a creare un classico cult senza tempo in La signora del venerdì. Il montaggio incalzante e i dialoghi rapidissimi catturano il pubblico dalla prima scena. Il film segue un ritmo narrativo che richiama quello delle sitcom e degli spettacoli di stand-up comedy. Tuttavia, come sottolinea Alex Dueben, il film anticipa anche la moderna dramedy. Un genere ibrido particolarmente popolare in televisione, che ha dato vita a serie di successo come Louie e The Bear.

Sia la fotografia che il suono accentuano il contrasto tra momenti comici e seri. Nei momenti più comici la luce pervade completamente la scena, le voci si sovrappongono e i suoni della redazione riempiono la stanza. Nei momenti seri, invece, si presenta una situazione completamente opposta. Hildy visita il detenuto in una prigione oscura, e le loro voci basse sussurrano nel silenzio.

Più che la tecnica, sono però i temi del film ad avvicinarlo al mondo moderno. Infatti, sebbene il titolo La signora del venerdì si riferisca alla domestica di Robinson Crusoe, Hildy è una pari di Walter. Non è il suo sesso, ma la sua mente brillante a conferirle uno status e una professione nel giornalismo. Quando Walter spinge Hildy ad accettare il caso, vuole riconquistarla. Sa anche quanto lei ami il suo lavoro. Vuole che abbracci le sue vere ambizioni, piuttosto che il ruolo che la società si aspetta da una donna. Come Farran Smith Nehme scrive nel suo saggio per The Criterion Collection, il film è una rivisitazione del tema del risposarsi. La domanda principale non è come il marito e la moglie tornino insieme, ma come una donna brillante ritorni alle sue ambizioni professionali.

Combinando l’emancipazione femminile con il conflitto romantico e la corruzione politica con il comico, insieme all’utilizzo di sofisticate tecniche cinematografiche, La signora del venerdì è un classico perfetto. E come ogni cult, questo film fa vedere come il mondo non sia mai cambiato.

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