Little Nightmares | La paura attraverso gli occhi dei bambini
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Little Nightmares | La paura attraverso gli occhi dei bambini

Little Nightmares | La paura attraverso gli occhi dei bambini

Postato il 23 Gennaio, 2024

Art Director

Per Bergman
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Lead Composer

Tobias Lilja

Publishing Year

Type of game

Country

Quando Tarsier Studios iniziò a lavorare su Little Nightmares aveva un’idea precisa: ambientare una storia in un luogo dove si possono incontrare tutte le paure dell’infanzia, rimaste lì a incancrenirsi. Annunciato per la prima volta nel 2014 con il nome di Hunger, il gioco sarebbe rimasto senza una casa di produzione fino al 2016, quando venne notato da Bandai Namco Entertainment. Fin da suo debutto, Little Nightmares è diventato un oggetto di culto grazie alle sue immagini che oscillano tra il carino e il grottesco.

Un oscuro gioco a nascondino

Nelle viscere di un’enorme nave, chiamata Le Fauci, tra cunicoli popolati da sanguisughe, uno squarcio brillante tradisce la presenza di una bambina. Si chiama Six, e questa è l’unica cosa che si sa su di lei. Si fa strada in questo luogo oscuro, protetta solo da un impermeabile giallo e un accendino. I pericoli lungo la strada non mancano. Dai personaggi distorti alla Signora, proprietaria di questo vascello da incubo, molti cercano di fermarla. Six deve affrontarli per sfuggire al destino terribile che aspetta ogni bambino a bordo.  

Fin dall’inizio del gioco, c’è un aspetto di Little Nightmares che spicca sugli altri: quanto tutto sia enorme e minaccioso rispetto alla protagonista. Leve troppo alte, salti troppo pericolosi, cassetti giganteschi su cui arrampicarsi, simili a scale fuori misura. Il design dei livelli del gioco rappresenta una sfida a sé. Grazie a questi ambienti ostili, realizzati con cura, Little Nightmare riesce a far sentire il giocatore piccolo e vulnerabile come un bambino. Uno scenario che incoraggia l’esplorazione e, allo stesso tempo, invita alla cautela. Perché essere prudenti è l’unico modo per sopravvivere ai pericoli che si nascondono dietro ogni angolo. 

Little Nightmares
Image courtesy of ©Bandai Namco Entertainment 2017

L’orrore di Little Nightmares è nella suspense

Creare un mondo inquietante e memorabile è una sfida. A maggior ragione se si considera la grande varietà di horror che esistono oggi. Si va dagli sparatutto in prima persona, come Bioshock, agli stealth di sopravvivenza horror come The Last Of Us. Tuttavia, la maggior parte di questi videogiochi tende a concentrarsi su un meccanismo classico: il jumpscare. Quell’apparizione improvvisa e scioccante è un punto fermo dell’horror; il pubblico se l’aspetta. È il momento in cui gli zombie finalmente appaiono in Resident Evil, o la testa a piramide in Silent Hill.

Tuttavia , Little Nightmares si concentra su un aspetto più raffinato. Ossia il momento prima di essere catturati, quando la tensione cresce e qualsiasi rumore potrebbe tradire la propria presenza. In questo videogioco non si sa quasi mai dove si trovino i mostri. Non attaccano subito la protagonista, ma è Six a doverli superare incolume. Si tratta di nascondersi nell’ombra, nel modo più silenzioso possibile, e aspettare a pochi centimetri dal pericolo il momento giusto per scappare. Questo ricorda giochi a piattaforma come LIMBO e INSIDE della Playdead, il cui design sonoro amplifica l’atmosfera e si amalgama con l’inquietante colonna sonora.

Intrappolati in un incubo dell’infanzia

Little Nightmares è un gioco lineare e come tale offre poca o nessuna libertà nel risolvere i suoi enigmi. Le dinamiche si riducono a piattaforme bidimensionali e rompicapi; le azioni principali sono la corsa, il salto, l’arrampicata e l’accensione di una luce. Tuttavia, nonostante le poche opzioni, il gameplay non risulta meccanico es è anzi un efficace contenitore per la narrazione. Gli enigmi sono il filo conduttore che collega i cinque capitoli: ognuno mostra una nuova parte de Le Fauci e dei suoi abitanti.

Little Nightmares
Image courtesy of ©Bandai Namco Entertainment 2017

Dal Custode senza occhi che usa le sue lunghe braccia per catturare i bambini in fuga ai bruti Cuochi Gemelli e ai voraci ospiti che divorano qualsiasi cosa – e chiunque – si trovi alla loro portata. Creature grottesche che sembrano uscite dalla mente di Guillermo del Toro o Tim Burton. Eppure, persino in un mondo tanto cupo, Six assiste a rari atti di gentilezza. Prima da parte di un altro bambino prigioniero che divide il cibo con lei. Poi dai Nomini, piccoli esseri viventi che possono essere abbracciati. Questa dinamica porta il giocatore a esplorare gli angoli nascosti alla ricerca di oggetti o abbracci rassicuranti. In Little Nightmares la qualità della narrazione compensa perfino la sua breve durata.

Little Nightmare è un mistero che lascia la voglia di saperne di più

La narrativa ambientale è il punto focale di Little Nightmares. Essa stimola una macabra curiosità di scoprire quale sia la verità dietro questo mondo marcio, la vera natura dei suoi orribili abitanti e anche della sua protagonista. E questo perché ogni singolo elemento del gioco ha uno scopo. I mostri non si trovano là puramente per spaventare e l’ambiente non ha solo un valore estetico. Tutti hanno un ruolo in un quadro più ampio, il che è fondamentale in una narrazione che si evolve senza dialoghi. È la combinazione di immagini, suoni e animazioni a trasmettere i suoi temi.  

Little Nightmares
Image courtesy of ©Bandai Namco Entertainment 2017

Un primo esempio lampante è la fame e l’avidità, temi presenti anche nel film La città incantata attraverso i personaggi Senza Faccia. Qui sono incarnati dalla giustapposizione di ospiti obesi e bambini affamati che diventeranno il loro pasto. Per tutto il gioco Six soffre la stessa fame, lentamente infettata dalla corruzione de Le Fauci. All’inizio, la estingue con il pane, poi con la carne cruda. Ma quando incontra un Nomino che tenta di offrirle una salsiccia, invece, sceglie di mangiare lui. Una trasformazione da preda a predatrice che culmina nell’incontro finale con la Signora.

Il risultato finale è un racconto accattivante che riesce a legare tutto, lasciando un elemento di mistero all’interpretazione del pubblico. Il marchio comprende un DLC, un gioco per cellulari, un fumetto di quattro numeri e un gioco prequel uscito nel 2021, Little Nightmares II

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