Cronache dal Giappone | 花 Fiori

Postato il 23 Agosto, 2024

Il secondo episodio di Cronache dal Giappone di Hypercritic parla di 花 (hana), fiori. Sono, infatti, un elemento cruciale nella società giapponese e sono connessi alle influenze buddiste nel paese. I due fiori più iconici del Giappone sono i 桜 (Sakura), i fiori di ciliegio, e i 菊 (Kiku), i crisantemi. I primi si possono ammirare solo all’inizio della primavera, quando i ciliegi fioriscono. Sono considerati un simbolo della caducità della vita: durano, infatti, solo poche settimane. I crisantemi, invece, sono stati adottati come simbolo della famiglia imperiale a partire dal 鎌倉時代 (periodo Kamakura) nel 1990 circa. Il crisantemo è lo stemma ufficiale del Giappone, presente anche sui passaporti giapponesi.

La passione del Giappone per i fiori può essere ricondotta all’生け花 (Ikebana), l’arte della disposizione dei fiori. Connessa al Buddismo Zen, l’Ikebana si è sviluppata inizialmente in Cina, ma è stato il Giappone a renderla una forma d’arte religiosa. Praticandola si può, infatti, raggiungere l’illuminazione. Nonostante all’inizio fosse prerogativa solo di nobili e monaci, oggi è diffusa in tutto il Giappone.

Picnic fra i fiori

花見 (Hanami), letteralmente “guardare i fiori”, indica i tipici picnic sotto i ciliegi in fiore. Intorno a fine aprile, quando i ciliegi in fiore sono ovunque, le persone si riuniscono nei parchi, portando con sé bibite, cibo e bento per passare la giornata all’aria aperta.

L’Hanami è un simbolo della primavera e un apprezzamento della rinascita della vita, anche se breve. È una tradizione antica, risalente al XVI secolo. Essa riunisce milioni di persone nei luoghi più popolari per godere della bellezza dei fiori di ciliegio. Sia di giorno, sia di notte: i picnic notturni, infatti, sono anch’essi molto comuni.

“Fiori” d’artificio

Anche i fuochi d’artificio sono connessi ai fiori. 花火 (Hanabi), letteralmente “fiori di fuoco”, sono i tipici fuochi d’artificio giapponesi. Esistenti da centinai di anni, durante 江戸時代, il periodo Edo (1600-1868), erano usati per scacciare gli spiriti. Essendo connessi alla celebrazione della vita dei fiori, i fuochi d’artificio erano usati come simbolo di bellezza spirituale. Nel corso degli anni, sono stati associati sempre più alla bellezza della vita mortale. Sono poi diventati una componente standard dei festeggiamenti del Capodanno, degli sport e degli eventi musicali.

Oggi, i fuochi d’artificio sono connessi anche ai 祭り(Matsuri), i festival giapponesi, dove i gruppi pirotecnici possono mettere in mostra la loro abilità e maestria durante la chiusura dell’evento. Inoltre, i fuochi d’artificio sono diventati sinonimo d’estate e sono usati anche come espedienti di trama negli anime, dove spesso la coppia principale s’incontra proprio sotto di essi.

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