L’albero francescano di Assisi e Sirius Black | Alberi genealogici in Harry Potter
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L’albero francescano di Assisi e Sirius Black | Alberi genealogici in Harry Potter

L’albero francescano di Assisi e Sirius Black | Alberi genealogici in Harry Potter

Postato il 17 Dicembre, 2023

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Format

Material

Material/Technique

Wool and silk

Dimensions

cm 445 x 333

Gli alberi genealogici sono rappresentazioni figurative antiche e complesse, tramandate fin dal Medioevo. Gli schemi dedotti da essi avevano a volte funzioni didattiche, poiché erano di supporto per memorizzare varie aree del sapere. Famiglie nobili, ma anche religiose, ne hanno spesso sfruttato i rami per autorappresentarsi. L’albero di Jesse, quello della genealogia di Cristo, ispira infatti quelli delle famiglie dei francescani e domenicani. In Harry Potter e l’Ordine della Fenice (2007) un celebre duo britannico di designer si è ispirato a queste antiche piante per ritrarre la famiglia di Sirius Black.

Alberi genealogici e francescani: insolite famiglie e folte chiome

L’opuscolo Lignum Vitae (1260 ca.) di Bonaventura da Bagnoregio e l’Arbor Vitae Crucifixae Jesu (1305) di Ubertino da Casale sono due opere letterarie che hanno dettato i canoni iconografici delle rappresentazioni del cosiddetto Albero Serafico. Si tratta della raffigurazione degli alberi genealogici della grande famiglia dei frati francescani. Erano inizialmente illustrazioni mistiche del Crocifisso che esaltavano la discendenza di Cristo da Jesse. In seguito ordini monastici come i benedettini e i domenicani iniziano ad adottare questo schema per poter meglio raffigurare le personalità che avevano reso illustri i loro ordini. Nel Trecento queste raffigurazioni arboree si incentrano in primo luogo sulla visione mistica del Crocifisso. Nel Quattrocento si diffonde la genealogia dell’ordine francescano. Di solito, l’iconografia prevede la presenza di San Francesco ai piedi della pianta e i componenti della famiglia sui rami. Il Santo dà vita all’albero che a volte nasce direttamente dal suo petto, come succedeva con Jesse.

La famiglia Black e le sue scomode personalità

Nel film, Harry e il suo padrino dialogano in una stanza tappezzata da un grande albero della famiglia Black. Tra i rami, i volti di alcune personalità sono stati eliminati per svariate ragioni. Anche Sirius è stato rimosso, colpevole di essere scappato di casa, di essere stato sorteggiato nella casa di Grifondoro e di non credere nell’importanza della purezza di sangue per i maghi.

Tali rimozioni richiamano quelle che si trovano nei chiostri di alcuni conventi, dove, per ragioni oggi ancora nebulose, venivano cancellati i volti di consorelle o frati. Nel chiostro del Convento di San Giuliano (L’Aquila, Abruzzo, Italia), i volti di alcune consorelle sono stati cancellati dagli affreschi.

Lo studio di design Minalima ha creato un albero genealogico in cui i personaggi fantastici assumono fattezze reali. La fantasia, innestandosi su modelli artistici concreti, riesce a costruire nuova cultura visiva cinematografica nel fandom di Harry Potter.

Chi ha ispirato la tappezzeria dei Black?

La genealogia della famiglia Black ricorda i frondosi alberi delle famiglie religiose. Tali immagini si potevano trovare affrescate nei conventi (Sala Capitolare di San Lorenzo Maggiore – Napoli, La Gancia – Palermo).

La pianta dei Black ha caratteristiche che la accomunano all’albero genealogico francescano del Museo del Tesoro di Assisi (1471-1482). In particolare, i rami avorio su sfondo verde monocromo e lo stile delle fisionomie sono molto vicini. Commissionato da papa Sisto IV (1414-1484) il prezioso oggetto di fattura fiamminga vede protagonista la figura centrale di San Francesco. Da lui la pianta si snoda coprendo lo spazio, articolandosi in flessuosi fiori e fogliame. L’albero dei Black estende da sinistra i rami come braccia, verso destra, coprendo tutte le pareti. I volti, sebbene stilisticamente affini all’arazzo, presentano eccezioni come Bellatrix Le Strange. Il suo ritratto è infatti estremamente realistico e attuale, sottolineando la contemporaneità con Sirius e l’appartenenza al presente narrativo.

L’Albero francescano (1471-1482), arazzo in lana e seta di manifattura fiamminga. Assisi, Basilica di San Francesco in Assisi, Museo del Tesoro. Photo credits: Archivio fotografico del Sacro Convento di S. Francesco in Assisi, Italia.

Immagini reali e fantastiche: la storia si intreccia con il fantasy

La storia della cultura visiva che ritroviamo nei musei o nei chiostri di antichi conventi oggi è ben radicata nell’immaginario comune e anche nella cultura artistica. Immagini elaborate da artisti contemporanei che affondano le radici in quelle del passato ci appaiono nuove, ma anche familiari. Nella narrativa fantastica queste suggestioni riescono ad avvicinare a noi i personaggi e il loro vissuto. La loro storia sembra davvero parte della nostra storia.

L’opera realizzata da Minalima per l’universo Harry Potter è un caso sempre più frequente. Mondi fantastici trovano punti di contatto con la storia passata e contemporanea, divenendo sempre di più parte del quotidiano. Immaginiamo così Sirius Black come il prossimo vicino di casa, con tutti i suoi parenti, incluse stramberie e affinità con una normale famiglia di babbani di oggi.

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