Harry Potter e la Pietra Filosofale | Il bambino sopravvissuto
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Una giovane donna è seduta in un pub di Edimburgo. Si chiama Joanne Rowling ed è una ragazza madre intenta a scrivere un romanzo, Harry Potter e la Pietra Filosofale. Lo spunto le era venuto nel 1990, su un treno in ritardo per la stazione Kings Cross di Londra. Fino a quel momento la sua vita, per quanto sfortunata, era stata normale. Lo stesso si potrebbe dire di Harry Potter, un orfano di undici anni, cresciuto da zii non proprio amorevoli. Come l’autrice, è nato il 31 luglio e, a sua memoria, si trova spesso coinvolto in situazioni strane, magiche. Non a caso, la vita di Harry non sarà più la stessa dopo aver attraversato il binario 9 e 3/4 di Kings Cross. Come Rowling, Harry non può immaginare quanto la sua vita stia per cambiare.
- “Non ci sarà bambino nel nostro mondo che non conoscerà il suo nome”
- Nuove saghe e magia medievale
- La bacchetta come punto d’incontro con la natura
- Temi attraverso il tempo
- La pietra filosofale o la pietra del mago?
Bloomsbury pubblica Harry Potter e la Pietra Filosofale nel giugno 1997 e prima del nuovo millennio è in vetta alla lista del New York Times dei romanzi più venduti. Attualmente, con oltre 120 milioni di copie, è il secondo romanzo più venduto di tutti i tempi. Il successo mondiale ha raggiunto l’apice dopo l’uscita del film tratto dal libro, nel 2001.
“Non ci sarà bambino nel nostro mondo che non conoscerà il suo nome”
Harry Potter è solo un neonato quando viene abbandonato sulla porta degli zii, il Signor e la Signora Dursley. Ignaro delle proprie origini, cresce con loro e il cugino teppista, Dudley. Un giorno, inizia a ricevere delle lettere, ma lo zio gli impedisce di leggerle. A un certo punto i Dursley provano a scappare con Harry, ma nel giorno del suo undicesimo compleanno un omone fa irruzione nella loro casa sperduta. Si chiama Hagrid e annuncia a Harry di essere stato ammesso alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il ragazzo scopre così di essere un mago, come i suoi genitori, mentre i suoi zii sono ‘babbani’ (nati senza poteri magici).
Sulla strada per Hogwarts, Harry incontra nuovi amici: Ron Weasley e Hermione Granger. Poco dopo l’arrivo a scuola, prima che il Cappello Parlante assegni gli studenti alle loro case, si imbatte anche in Draco Malfoy. Con l’inizio delle lezioni, conosce vari professori: Minerva McGranitt, insegnante di Trasfigurazione, Severus Piton, esperto di Pozioni, Raptor, docente di Difesa Contro le Arti Oscure, e il preside Albus Silente. Harry non sa nulla di questo nuovo mondo, ma tutti sembrano conoscerlo. Sono i suoi amici a spiegargli il motivo. Il mago più malvagio che il mondo abbia conosciuto, Lord Voldemort, uccise i genitori di Harry. Provò a uccidere anche lui, ma l’incantesimo rimbalzò, lasciandolo con una cicatrice sulla fronte e rendendolo “il bambino sopravvissuto”.
Dieci anni dopo, Lord Voldemort è tornato, in cerca dell’unico oggetto che può riportarlo in vita: la Pietra Filosofale di Nicolas Flamel. Nonostante la giovane età, Harry e i suoi amici faranno di tutto per impedire al nemico di trovare la pietra, salvare la scuola e la comunità magica.
Nuove saghe e magia medievale
Il mondo di Hogwarts è pervaso di un’atmosfera medievale. Dai costumi all’ambientazione, ovvero un castello gotico fra un lago e una foresta oscura. Rowling si è ispirata alle leggende e alla letteratura inglese, ma anche alla cultura classica. Come accadeva nell’epica greca, i nomi riflettono la personalità dei personaggi, mentre gli incantesimi hanno sonorità latine.
Cornelio Agrippa rileva come il concetto medievale di magia sia molto diverso da quello contemporaneo. Un tempo era una branca degli studi della natura e prevedeva un profondo contatto con essa. La magia permetteva di piegare le forze naturali al proprio volere. Seguendo questo pensiero, i corsi di Hogwarts includono erbologia e astronomia, per scoprire i poteri di piante e stelle. Gli studenti imparano anche l’arte delle pozioni, come farmacisti e alchimisti, e Difesa Contro le Arti Oscure. Quest’ultima insegna a distinguere la magia oscura e a difendersi dalle forze del male. Prendono anche lezioni di volo da Madama Bumb; ma a differenza delle streghe delle favole, gli studenti usano le scope anche per giocare a Quidditch, il più popolare sport magico.
La bacchetta come punto d’incontro con la natura
Il filosofo Pietro Pomponazzi sottolinea come non tutti possano dedicarsi alla magia, ma solo chi ha il dono dei poteri. La stessa differenza si trova fra maghi e babbani. E come i cavalieri avevano spade, così maghi e streghe hanno una bacchetta per incanalare i propri poteri. Anche questo costituisce un punto di contatto con la magia medievale: i filosofi credevano che la bacchetta permettesse al mago di entrare in contatto con la natura. Perché gli incantesimi funzionassero, la bacchetta doveva riflettere l’anima del mago. Solo particolari legni, colti in un preciso momento, erano adatti a creare bacchette, grazie anche a particolari materiali a costituirne il cuore.
È la bacchetta a scegliere il mago, Signor Potter.
All’inizio di Harry Potter e la Pietra Filosofale, il ragazzo compra tutto ciò che gli occorrerà a Hogwarts, inclusa la sua prima bacchetta. Ollivander, esperto artigiano, gliene fa provare varie prima di trovare quella perfetta. E scopre così che la bacchetta di Harry è identica a quella di Lord Voldemort.
Temi attraverso il tempo
Come sottolineato da molti studiosi, la saga di Harry Potter presenta somiglianze con gli scritti di Jane Austen, di cui Rowling è grande ammiratrice. Le loro opere spingono a essere rilette più volte, dato che molti dettagli sfuggono al primo incontro. Come Elizabeth Bennet in Orgoglio e Pregiudizio, Harry torna spesso sulle decisioni e riconsidera le proprie idee. Inoltre, elementi che sembrano insignificanti spesso presagiscono eventi e personaggi che avranno grande importanza nella storia.
Oltre agli umani, anche gli animali hanno grande importanza nel mondo di Harry Potter. Soprattutto quelli domestici, dato che ogni studente può portare a Hogwarts un gatto, una civetta, un topo o un rospo come famiglio. Ma anche le creature magiche, molte delle quali provengono dalla mitologia. Durante l’anno, Harry incontra un troll, un unicorno, un centauro, vari fantasmi e un cane a tre teste.
Sebbene il mondo magico possa essere oscuro e pericoloso, è l’unico posto in cui Harry si senta a casa. Provenendo da un mondo a cui non sente di appartenere, Harry trova a Hogwarts un rifugio. Mentre il mondo babbano resta un luogo inospitale, Hogwarts diventa una realtà parallela dove può essere se stesso. Il suo vero io, che ha sempre dovuto nascondere vivendo dai Dursley, ora può venire alla luce, permettendogli finalmente di farsi degli amici. E, come Harry scoprirà, non esiste incantesimo più potente di amore e amicizia.
Furbizia e tanti libri. Ci sono cose più importanti: amicizia e coraggio.
La battaglia fra Harry e Voldemort riflette l’archetipo della battaglia infinita fra bene e male, luce e ombra. Aprendo un dialogo fra grandi tematiche e personaggi giovani, Rowling permette a ogni età di entrare nel suo mondo e sognare.
La pietra filosofale o la pietra del mago?
Tradotto in oltre 80 lingue, il primo episodio della saga di Harry Potter riporta grosse differenze da una versione all’altra. I cambiamenti più noti sono quelli dall’inglese del Regno Unito alla versione americana.
Pensando che il titolo originale sarebbe stato poco accattivante per i giovani lettori, la versione americana si intitola (letteralmente) Harry Potter e la Pietra del Mago, incentrandosi da subito sull’aspetto magico della storia. Oltreoceano, motorbike diventa motorcycle, jumper si trasforma sweater, Harry è più impudente e si possono leggere la storia di Dean Thomas e del suo smistamento.
Dettagli o meno che siano, ogni versione crea un mondo magico e familiare, in cui lettori e ‘Potterheads’ vorrebbero abitare per vivere avventure fantastiche.
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