Il film di Lynch che ha unito due leggende | David Bowie e il legame con il regista surrealista

Postato il 28 Gennaio, 2025

Un film girato tutto in bianco e nero, ansioso e angosciante, la visione artistica di David Lynch, morto a metà gennaio di quest’anno, era già evidente. Eraserhead (La mente che cancella) segna l’esordio di uno dei più grandi registi internazionali, era il 1977. Un body horror a tratti fiabesco ambientato in un mondo lynchiano e dunque di per sé molto difficile da commentare. Lascia però tracce della grandezza del regista americano: pochi dialoghi e molti rumori, una colonna sonora cupa che porta lo spettatore a vivere, quasi fosse il protagonista della trama, il senso del film.

“Eraserhead è un sogno di cose oscure” disse lo stesso Lynch: ritratto e sintesi perfetta. Immediato il favore della critica che aveva eletto Lynch come “primo surrealista popolare“. Un’opera così particolare che non poteva sfuggire a una mente creativa e altrettanto visionaria come quella di David Bowie. Il Duca Bianco, appassionato di cinema come spettatore ma anche attore, era sempre alla ricerca di suoni nuovi.
Proprio da alcune colonne sonore traeva spunto per arricchire la sua musica e non solo.

Da cinofilo le opere di registi come Stanley Kubrick gli avevano fatto venire voglia di fare il regista e sceneggiatore. Resteranno solo suggestioni: il cantautore lascerà come patrimonio la sua musica e alcune apparizioni come attore in diversi film tra gli anni 80 e il 2009 con il cameo in Bandslam del regista Todd Graff. In mezzo, il prequel della serie culto degli anni novanta, Twin Peaks, diretta proprio da David Lynch.

Bowie la parte in Twin Peaks di David Lynch

Uniti non solo nel nome ma soprattutto dalla vena artistica visionaria e imprevedibile, per questo motivo sempre un passo avanti agli altri. Fu così che nel 1977 l’uscita di Eraserhead soprese Bowie catturandone la sua attenzione. Il film aveva tanto di ciò che il Duca Bianco cercava nella musica, ma che soprattutto rappresentava il suo modo di essere: malinconico, alienante, con una forte inquietudine di fondo. La scintilla tra Lynch e Bowie non poteva non scattare.

Così è stato e ha segnato la storia di un’amicizia e collaborazione professionale breve ma intensa. Lynch ha portato sul set di Twin Peaks (Fire walk with me) del 1992 la star della musica britannica convincendolo a interpretare il ruolo di Phillip Jeffries, un agente dell’FBI misterioso che lasciò un segno indelebile della sua presenza nell’opera del regista americano criptica e misteriosa, impreziosita dalla stranezza di Bowie.

La folgorazione di Lynch per Bowie

I caratteri e quel modo di vivere l’arte mai scontata sempre alla ricerca ossessiva della perfezione. Fu questa la folgorazione dei due David l’uno per l’altro. Bowie rimase impressionato dalla personalità visionaria di Lynch e l’importanza di poter lavorare con un regista di così alto livello. Di contro Lynch era estasiato dal misterioso Duca Bianco e dalla sua musica. Bowie con il brano I’m Deranged firmò il pezzo di apertura del noir moderno Lost Highway (strade perdute) del regista americano.

Sull’artista David Lynch scomodò anche paragoni di un certo livello: “Era unico come Elvis”, disse il regista, raccontando la sua passione per l’artista di Brixton. Parole al miele, difficile che non fosse così per due personaggi molto simili. “C’è qualcosa in lui che lo rende diverso da tuti gli altri. Ho lavorato con lui un paio di volte, era un bravo ragazzo. Vorrei che fosse in giro per poter lavorare ancora con lui“, disse Lynch poco dopo la morte di Bowie, il 10 gennaio del 2016.

Non solo malinconico e misterioso, ma anche schivo e riservato nei momenti più difficili della sua vita. Quelli della malattia che non ha mai voluto mostrare e raccontare. Fu uno dei motivi per i quali decise di non rendersi più disponibile per recitare con Lynch. Il regista americano spiegò di essere sorpreso da quell’atteggiamento, ma spiegato né da Bowie né dal legale che lo seguiva.

Solo dopo la morte dell’artista si capirono meglio i contorni della vicenda. Lynch e la sua crew avevano già iniziato le riprese della serie tv per il 2017. I fan del Duca Bianco hanno sperato fino all’ultimo nel grande ritorno. Poi la tragica notizia e il buio profondo.

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