Giorgio Cavazzano, storico disegnatore di Disney Italia e icona del fumetto italiano, è stato Magister del COMICON 2023 di Napoli. Dagli anni ’60 disegna storie di ogni personaggio della famiglia Disney per Topolino, con il suo stile morbido e organico. Ha anche realizzato storie di Lupo Alberto e negli anni ’90 ha collaborato anche con Sergio Bonelli Editore su Martin Mystère. Il COMICON gli ha dedicato una mostra, Galassia Cavazzano. I mondi elastici di Giorgio Cavazzano, che ha omaggiato il suo stile e la sua carriera. Nel giorno d’apertura della fiera si è tenuto l’incontro tra Cavazzano, Mirka Andolfo, fumettista napoletana che ha iniziato con la commedia piccante Sacro/Profano e che ora disegna per Marvel e DC Comics, e Barbara Canepa, co-autrice genovese di Monster Allergy e W.I.T.C.H. A moderare l’incontro Tito Faraci, scrittore per testate come Topolino, Paperinik New Adventures o Capitan America, ora direttore di Feltrinelli Comics.
Uno stile innovativo
Durante il panel, Cavazzano ha raccontato la sua carriera da professionista e le trasformazioni del suo stile. Se negli anni ’70 il suo stile era più spigoloso, il fumettista italiano è rapidamente arrivato ad uno stile morbido e rotondo, che lo ha reso immediatamente riconoscibile. Il desiderio di sperimentare ha portato Cavazzano a scontrarsi con la redazione di Disney Italia. Anche la sede centrale negli USA l’ha più volte sollecitato a rispettare lo stile classico. Romano Scarpa, il famoso fumettista veneziano la cui scuola ha formato lo stesso Cavazzano, una volta gli ha perfino suggerito di leggere solo Topolino, per evitare contaminazioni di stile.
Il rapporto con Giorgio Cavazzano
Mirka Andolfo e Barbara Canepa hanno entrambe riconosciuto le influenze ricevute dallo stile di Cavazzano. Canepa era in grado, da bambina, di riconoscere il tratto dell’artista prima ancora di leggerne il nome. Ha raccontato come la sua passione per il disegno sia nata anche grazie a lui e che si è formata come autrice proprio studiando i lavori dell’autore. Per Andolfo, Cavazzano è un autore imprenscindibile per Topolino e si è detta entusiasta di aver collaborato con lui al Numero 3000 di Topolino.
L’influenza di Cavazzano ha spinto molti autori a riprodurre pedissequamente il suo stile e le sue trovate visive, al punto che il fumettista, sfogliando Topolino, ha scoperto alcune tavole quasi identiche a suoi lavori. Nonostante il fastidio che ciò gli ha a lungo provocato, vede ormai la cosa come un omaggio: lo considera un modo per gli artisti più giovani di seguire una stella, prima di trovare la loro strada.
La sfida italiana
Gli ostacoli incontrati in Italia all’evoluzione del suo stile hanno spinto Cavazzano a collaborare con altre sedi europee della Disney. La sede francese, per esempio, gli lasciò maggiori libertà e lo stimolò con nuovi progetti, come l’adattamento a fumetti del film Disney Basil l’investigatopo. L’artista ha poi anche collaborato con la sede di Copenaghen, disegnando storie scritte da sceneggiatori nordeuropei. Negli anni ’80, poi, il nuovo direttore di Topolino Capelli contribuì al ritorno di Cavazzano in Italia, grazie anche a un orientamento più tollerante nei confronti del suo stile.
Canepa ha raccontato che tutti conoscono la “linea Cavazzano” in Francia, dove ha pubblicato Sky Doll con Alessandro Barbucci. La fumettista ha inoltre potuto empatizzare con alcune delle sfide che il disegnatore ha dovuto affrontare. L’autrice genovese si è infatti trasferita in Francia dopo le grandi difficoltà incontrate nella realizzazione di W.I.T.C.H.: prima del prodotto finale, la redazione era contraria allo stile troppo vicino al manga e alla scelta di protagoniste umane, che metteva da parte gli animali antropomorfi, marchio di fabbrica della Disney. Esperienza ulteriormente aggravata da un processo per il riconoscimento dei diritti d’autore durato nove anni, processo poi perso da Canepa.
Disegni futuri e sfide prossime
Faraci, più volte sceneggiatore di storie disegnate da Cavazzano, ha voluto chiedere ad Andolfo e Canepa cosa vorrebbero vedere disegnato dall’autore veneziano in futuro. Andolfo ha scherzosamente chiesto di vedere i propri personaggi disegnati da Cavazzano. L’autrice partenopea ha poi detto di voler vedere una sua versione di Lobo, il cacciatore di taglie dallo stile punk della DC Comics. Canepa ha invece fatto una generale attestazione di stima a Cavazzano. Ha infatti ribadito il suo entusiasmo per la capacità del disegnatore di reinventarsi costantemente. Dal canto suo, Cavazzano ha espresso infine il desiderio di disegnare una trasposizione a fumetti del film Up.
Giorgio Cavazzano e Barbara Canepa hanno poi chiuso il panel pensando al futuro. Le difficoltà incontrate dai due autori sono una costante nel lavoro del fumettista. I due hanno spronato i giovani ad andare sempre avanti ed affrontare le battute d’arresto senza scoraggiarsi. Le difficoltà sono fondamentali per costruire la propria identità di artista.