Controverso e folle come la vita spericolata di Mike Tyson. Risse, droga, carcere, processi e divorzi: chi ha attraversato una vita simile non poteva accettare la pensione. A 58 anni suonati e consumati Michael Gerard Tyson, o meglio Mike, ha deciso che la vita in famiglia con la moglie e da imprenditore nel settore della cannabis legale gli stava stretta. Serviva una scintilla come se in quella precedente una sorta di inferno non fosse bastato.
Kid dynamite, uno dei tanti soprannomi di Iron Mike, manca dal ring da 19 anni. L’ultimo match ufficiale nel 2005 contro l’irlandese McBride fu una sconfitta che segnò la fine del pugile più dannato della storia. Di anni al tempo ne aveva 39. Tutto questo e molto altro fino a quando non è arrivata l’ufficialità dell’incontro con Jake Paul. I due dovevano affrontarsi a luglio scorso poi una serie di intoppi hanno posticipato il ritorno alla boxe di Tyson.
Tyson torna sul ring: “Profezia sciamanica”
La fine del mito Tyson è datata 2005, ma solo per le statistiche. La leggenda Iron Mike era finita molto prima: 28 giugno 1997 è la notte che gli appassionati di boxe non dimenticheranno mai. Le immagini di Tyson che morde l’orecchio di Holyfield, poi sputato sul quadrato hanno fatto il giro del mondo.
Ma la decisione di tornare a combattere arriva da un altro mondo. Quale sia lo sa soltanto Tyson. L’ex campione del mondo dei pesi massimi ha raccontato di recente cosa lo ha spinto a tornare sul ring. “E’ stata un’illuminazione sciamanica” ha spiegato l’ex pugile. Una “voce divina” che gli ha suggerito di lasciare la pensione e tentare l’impresa della storia.
Chi è il suo avversario, Jake Paul
Dall’altra parte del ring troverà Jake Paul, El Gallo: 27 anni, originario di Cleveland ma residente a Portorico per ragioni fiscali che dichiara apertamente. Di professione youtuber con la passione per la boxe. La star social da quasi 50 milioni di follower tra YouTube e Instagram, in conferenza stampa durante la presentazione ha detto: “Sono pronto a farmi ammazzare. Voglio far finire una leggenda”.
Tyson ha poi replicato: “Sarà una carneficina”. Il tutto fino alla vigilia, quando un primo faccia a faccia è finito con uno schiaffo di Tyson a Paul che per poco non ha scatenato una rissa. Tutta scena, come da copione: starà poi al ring a dire qual è la sostanza di questo incontro.
Tyson-Paul: quanto vale il match
Otti riprese da due minuti. Il match, indotto compreso, vale 300 milioni di dollari: 80mila biglietti venduti per un ring allestito nello stadio dei Dallas Cowboys, franchigia del football americano in Texas. Tyson guadagnerà circa 20 milioni di euro; Paul quasi il doppio.
Poi c’è stata tutta la preparazione, documentata come un reality show: Tyson che interrompe la dieta vegana per tornare a mangiare carne cruda e mettere massa. Interrotti gli sballi a base di funghi allucinogeni o veleno del rospo. Astinenza dal sesso. Insomma: l’ex campione del mondo dei pesi massimi, alla soglia dei 60 anni, fa sul serio.
Alì e Foreman, ritorni celebri: ecco come è andata
Se sei stato un mito è difficile fare i conti con il presente. Nella boxe ci sono stati illustri precedenti dell’impresa in cui è coinvolto Tyson. I più grandi Mohamed Alì e George Foreman. Mohamed, il più grande di tutti, è l’ispiratore di Tyson. Tornò sul ring due anni dopo il ritiro, nel 1980, per una debacle totale. L’addio del pugile che fece sognare il mondo intero era un passo obbligato e se ne convinse anche lo stesso Alì.
Diversamente andò a Foreman, dopo lo storico titolo mondiale nei pesi massimi contro Fraizer nel 1971. Dieci anni dopo il ritiro decise di rientrare nel 1994, quando aveva 45 anni. Riuscì nell’impresa di vincere nuovamente il titolo mondiale contro Moorer. Per i tempi un vero extraterrestre. Solo dopo la riconquista del titolo si decise ad appendere i guantoni.
Mike Tyson prova ora a superare quello che per tutti appare un pugile per caso. Farsa, esibizionismo, spettacolo? Si saprà alle 2 ora italiana, su Netflix. Ma chi sente parlare del ritorno di Mike Tyson non può che provare un brivido.