
“Si tratta di vedere se quel seme può crescere”. Parole che infiammano i fan dei Queen, quando tutto ormai sembrava destinato agli archivi delle leggende. Invece in un pomeriggio di marzo, martedì 18, l’iconico chitarrista della band Brian May rompe gli indugi e torna a far sognare le miglia di fan che da trent’anni attendono un segnale. Il tempo del raccolto sembra maturo.
Queen: l’ultimo album Made in Heaven
Made in Heaven è l’ultimo album in studio della band guidata da Freddie Mercury, il quindicesimo, è stato pubblicato il 6 novembre 1995. Poi il buio più profondo, dalla morte di Mercury la band non è mai più tornata. C’è stato qualche tentativo di sostituire il mito ma nulla ha funzionato, una missione impossibile. Made in Heaven rappresenta una sorta di lascito testamentario di Freddie, racconta le ultime volontà del leader, il dolore e la consapevolezza degli ultimi giorni di vita.
A Brian May e Roger Taylor il compito di aggiungere la musica a quelle parole. Due anni dopo la scomparsa di Mercury, il gruppo torna in studio e compone la melodia che accompagna le nove tracce. Tra questi anche alcuni cavalli di battaglia della band.
Queen: perché è possibile nuova musica
In una intervista al magazine di musica britannico Mojo, Brian May ha aperto alla possibilità che i Queen possano tornare a fare musica. “Sia io che Roger scriviamo ancora. Ci vengono in mente diverse idee. Potrebbe accadere che i Queen facciano nuova musica. Abbiamo l’inizio di una nuova canzone, si tratta di vedere se raggiunge la maturità. Se quel seme può crescere” ha spiegato uno dei leader storici della band britannica.
May e le dinamiche dei Queen
L’iconico chitarrista dei Queen racconta anche alcuni retroscena all’interno della band. Brian May ha spiegato come ogni volta che doveva presentare un pezzo ai colleghi si sentiva nervoso. “Ogni volta che avevo una nuova canzone quando dovevo presentarla al gruppo ero sempre nervoso. Mi sembrava di avere l’inferno dentro. Avevo il timore che dicessero che era spazzatura. Ero sempre imbarazzato e chiedevo scusa” racconta May. Nel pantheon dei Queen il chitarrista ha scritto brani leggendari come We Will Rock You, Flash, Hammer To Fall.
Retroscena Mercury su The Show Must Go On
Non poteva mancare un accenno di Brian May alla genialità e stravaganza di Freddie Mercury, molto di più di un frontman o di un leader. Nonostante le incomprensioni i litigi, la band era molto legata tra loro. Così May racconta come è nata una canzone simbolo: The Show Must Go On. “Ricordo di aver trascorso un pomeriggio con Freddie che era già provato dall’Aids e stava molto male. Quel giorno siamo riusciti a scrivere solo una strofa della canzone. È stata una molla incredibile per me. Mi ha dato la forza per andare avanti e completare il pezzo“, dice.
Nel suo racconto poi il chitarrista rivela il finale di quei giorni così difficili e delicati. “Quando qualche settimana dopo Freddie è tornato per incidere la sua voce non riusciva a stare in piedi. Beveva di continuo vodka e urlava ‘suona quella cazzo di cassetta’. È stato un momento straordinario”, ha concluso.