50 anni di Saturday Night Live: McCartney show e retroscena Beatles | 4 cose che non sai

Postato il 14 Febbraio, 2025

“In diretta da New York è sabato sera!”. Da 50 anni quando una celebrity americana pronuncia questa frase decolla ufficialmente il Saturday Night Live. È l’indiscusso show del sabato sera americano che ha segnato generazioni di persone, artisti e politici. Un monologo in apertura poi sketch, risate e tanta musica. Il simbolo del varietà a stelle e strisce, irriverente e coinvolgente con al centro una satira politica tutta da ridere. Negli anni diversi esponenti di spicco della politica americana hanno partecipato allo show accettando il gioco tra ironia, frecciatine ma soprattutto leggerezza.

Poco prima dell’Election day per le presidenziali USA del 5 novembre 2024, anche Kamala Harris era stata ospite del late-show. Poi ha vinto Trump. Per Harris era stata l’occasione di farsi conoscere al grande pubblico americano. Il SNL durante le sue 50 primavere è stato anche questo.

In tre occasioni Donald Trump è stato ospite del Saturday Night Live, ognuna con un monologo differente che nonostante le polemiche e proteste degli oppositori ha rafforzato la sua notorietà. Nel 2004 il conduttore Larry David, nei panni del senatore Bernie Sanders, storico avversario di Trump, dietro le quinte gli gridò: “Sei un nazista”. Tutto materiale utile al tycoon per guadagnare consensi tra i suoi sostenitori. The Donald è poi tornato anche nel 2015 nello show. I suoi detrattori lo hanno sempre etichettato come un ospite perfetto per un varietà comico.

Saturday Night Live: lo show

Il 28 settembre 2024 è iniziata la 50esima stagione. Dodici episodi sempre con grandi ascolti nonostante passino gli anni, il Saturday Night Live resiste inossidabile. Eccezionalmente domenica sera 16 febbraio 2025 dal Rockefeller Plaza andrà in onda il concerto evento per i 50 anni dello show. Presenti storici volti del programma, anche attori famosi, artisti musicali, verranno riproposti diversi momenti iconici del varietà. È stato lo scrittore e produttore televisivo canadese-americano Lorne Michaels ad inventarsi il late-night diventato un programma iconico della televisione americana.

Nel 2000 la TvGuide, media esperti di ascolti e informazioni sui programmi televisivi USA, ha classificato il Saturday Night Live al decimo posto nella graduatoria tra i migliori 50 programmi tv americani di tutti i tempi.

Il popolare show ha influenzato non poco diverso lungometraggi e incursioni nei film. Tra i più iconici di sempre quello all’interno di The Blues Brothers con Aykroyd e Belushi.

Saturday Night: gli ospiti per la serata dei 50 anni

All’evento che celebra la 50ma stagione del Saturday Night Live ci saranno volti celebri della televisione americana e molte star della musica. Tra i personaggi che hanno fatto la storia del programma, Jimmy Fallon, dal 1998 al 2004 al centro dello show, ha coronato il sogno di lavorare al SNL. Sei anni da co-conduttore gli sono valsi una grande visibilità per poi fare il salto decisivo nel varietà Usa. Non solo Fallon tra i protagonisti nel tempo del late-night saranno presenti Adam Sandler, Amòy Poehier, Tracy Morgan, Adam Driver, insomma mezzo secolo di sketch.

Domenica sera sarà Fallon a presentare molte delle star della musica che animeranno la serata con un concerto speciale. Sul palco ci saranno: Bad Bunny, l’ultimo album del portoricano è in vetta alle classifiche mondiali. E ancora, Cher, Post Malone reduce dal Super Bowl LIX, Miley Cyrus, Ms, Lauryn Hill, The B-52s, Paul Simon e molti altri.

Paul McCartney al concerto del 50mo SNL

Sul palco del Radio City Music Hall c’è sicuramente Sir Paul McCartney. L’ex Beatle in questi giorni ha infiammato New York con dei concerti a sorpresa in alcuni club. Biglietti messi in vendita la mattina dell’evento e andati esauriti in circa un’ora. Di fatto ha scaldato la gola per il super show del Snl. Il baronetto 82enne della provincia di Liverpool ha festeggiato di recente il Grammy Award 2025 vinto con i Beatles con il pezzo Now and Then, la dolce ballata scritta da John Lennon e realizzata grazie ad un meticoloso lavoro con l’utilizzo dell’IA.

McCartney al Saturday Night Live si può dire che sia quasi di casa. Fin dagli anni 80, quando l’ex Beatle ha esordito nello show sia come ospite musicale sia come ospite di sketch iconici. A favorire la sua presenza è stato il suo sense of humour e la conoscenza con l’autore del programma Lorne Michaels. L’ultima apparizione nel 2018 quando si è esibito interpretando I’ve Just Seen a Face. Canzone leggendaria dei Fab Four. Il legame tra lo show ed i Beatles si ricollega ad un aneddoto rimasto simbolico.

L’allora autore ma anche conduttore Michaels proprio dal salotto del Saturday Night Live nel 1976 lanciò un messaggio ai ragazzi di Liverpool: in diretta tv guardò dritto in camera, prese il microfono e invitò i Beatles a riunirsi sul set per un concerto evento: “Se venite tutti e quattro qui vi dò 3000 dollari”, disse con umorismo. La proposta al tempo fece scalpore, aveva ben poco dello scherzo. Michaels puntava a far riunire una delle band che ha fatto la storia della musica. Nel 1970 i Beatles si sciolsero e la proposta non ebbe mai seguito.

4 cose che non sai del Saturday Night Live

Se dopo 50 anni il Saturday Night Live fa ancora parlare di sé negli Stati Uniti e nel mondo, lo si deve all’intuizione dei suoi autori e produttori. All’inizio una delle chiavi del successo fu il coinvolgimento di personaggi semisconosciuti ma con un talento da star. Per uno show da novanta minuti mettere insieme Chase, John Belushi, Gilda Radner e Dan Aykroyd fu un colpo di genio. Secondo alcuni critici americani il segreto del successo del programma è stata nella visione del suo produttore Michaels che decise di unire diverse generazioni per creare interesse e leggerezza. Una sorta di viaggio nel tempo che cambia aspetto e personaggi. Lo show è stato paragonato alla serie televisiva I viaggi del dottor Who.

Il popolare conduttore della Nbc e volto del programma, Jonny Carson, voleva lavorare di meno. Chiese all’emittente di mandare in onda delle repliche durante la settimana perché doveva andare in vacanza. Proprio per questo motivo Michaels si inventò una nuova versione dello show. Sfruttò la sua capacità di saper unire e adattare i vecchi personaggi alternandoli con i nuovi, unendo diverse generazioni di grandi attori: da Belushi a Eddie Murphy, da Chris Rock a Ben Stiller e fino a Robin Williams e Joe Piscopo.

Baldwin in versione Trump

La seconda curiosità riguarda l’attore Alec Baldwin. Uno dei personaggi interpretati dall’attore e di più successo è stato il presidente USA Donald Trump. Per Truccarsi e pettinarsi come il tycoon a Baldwin servivano solo sette minuti. Per ogni apparizione l’attore percepiva 1400 dollari.

Non solo aspetti positivi. C’è stato un periodo in cui nel cast del late-night, tra attori, autori e la critica il clima non è stato dei migliori. La terza curiosità è che il programma è sotto accusa per non dare spazio ad artisti neri, e sottovalutare la loro professionalità. Non bastò scritturare Eddie Murphy perchè ad altri attori neri venivano dati spesso ruoli marginali. Si tratta di star come Damon Wayans, Chris Rock e Kevin Hart, diventate poi altrove delle grandi celebrity.

Non solo attori neri. L’ultimo fatto rimasto nascosto per anni riguarda il troppo poco spazio alle donne prima degli anni 2000. Solo nel 2014 la spinta della critica portò Michaels ad assumere tre attrici di colore. In un libro uscito nel 2023, la scrittrice Maureen Rayan ha raccolto gli sfoghi di diversi membri del popolare show americano raccontando un dietro le quinte che nessuno si sarebbe mai aspettato. Davanti alle telecamere sorrisi e ironia, dietro invece malumori e rancore. Attrici e staff spiegarono gli stati di ansia, paura e stanchezza “il disinteresse degli autori nell’aiutare le persone che lavorano per migliorare il programma” scrisse Rayan.

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