Moon Knight | Fase calante e crescente di un antieroe
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Moon Knight | Fase calante e crescente di un antieroe

Moon Knight | Fase calante e crescente di un antieroe

Postato il 16 Agosto, 2024

Creator

Showrunner

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Year

Country

USA

Seasons

1

Runtime

44-53'

Original language

Genre

Music by

Per una volta una storia ambientata in Egitto senza il solito filtro giallo! E questa è solo una delle tante caratteristiche salienti di Moon Knight, la serie Marvel in onda su Disney+ dal 2022. In questa serie si nota un nuovo approccio ai supereroi Marvel. Il protagonista, dopotutto, non è facile da comprendere né da gestire sulla scena. Soffre, infatti, di un Disturbo dissociativo dell’identità (Ddi).

La serie è stata scritta da Jeremy Slater (già conosciuto per The Umbrella Academy) e diretta da Mohamed Diab, Justin Benson e Aaron Moorhead. Steven Grant (Oscar Isaac), un amante della cultura e mitologia egizia, si ritrova di punto in bianco in situazione pericolose senza avere la più pallida idea di come ci sia finito. Ha vuoti di memoria, fasi in cui l’altra sua personalità, Marc Spector, prende le redini. Marc sta cercando di fermare Arthur Harrow (Ethan Hawke), che vuole liberare dalla prigionia la dea egizia Ammitt (Saba Mubarak). Il loro obiettivo è punire i criminali di tutto tutto mondo, anche se i loro crimini non sono ancora stati commessi.

Uno dei primi antieroi

Marc Spector, alias Moon Knight, è stato uno dei primi antieroi Marvel. Data la sua peculiare personalità e la sua inclinazione alla violenza, era sicuramente diverso dai soliti eroi “puri” (considerando che è apparso per la prima volta nel 1975). Queste caratteristiche l’hanno reso perfetto per la nuova fase della Mcu. La produzione aveva già deciso da tempo di esplorare nuove possibilità narrative, per offrire al pubblico qualcosa di più cupo.

Moon Knight è anche il primo eroe con una malattia mentale, il Disturbo dissociativo dell’identità. In realtà, il mondo del cinema, della TV e della letteratura è sempre stato pieno di personaggi che ne soffrono, da Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde (Robert Louis Stevenson), a Psycho (Alfred Hitchcock), Fight Club (Chuck Palahniuk) e Split (M. Night Shyamalan).

Durante la produzione di Moon Knight, gli sceneggiatori si sono avvalsi della consulenza di uno psichiatra. Il Dott. Paul Puri, Assistente Professore Clinico ed ex presidente dell’Associazione della Facoltà di Psichiatria Clinica alla Ucla, è stato un aiuto prezioso. Sebbene romanzata per scopi narrativi, la malattia nella serie Marvel si avvicina molto alla realtà.

Patologia e sensibilizzazione

Le persone che soffrono di Ddi non comunicano con le loro personalità attraverso superfici riflettenti, né s’incontrano come persone separate in un limbo post-mortem. Eppure comunicano e sono consapevoli della presenza dell’altro. È abbastanza comune che l’host (ovvero la personalità principale) cambi e che l’abbandono di una delle personalità causi dolore. In un modo o nell’altro, ritroviamo tutto questo su Moon Knight.

La Marvel non si focalizza solo sul Ddi, ma piuttosto sulle idee e comportamenti che possono portare alla sua accettazione.

La cosa bella delle avventure di Moon Knight è che è sempre stato inclusivo. Non ha mai lasciato che fosse la malattia a definirlo. Allo stesso modo, non ha mai permesso che le etichette affibbiate dalla società definissero coloro che portava con sé nelle sue avventure.

Grant Curtis, produttore esecutivo di Moon Knight

Libero arbitrio o destino

La questione del libero arbitrio è un altro tema principale della serie. Due fazioni si scontrano fra loro: da un lato chi vuole reprimere i criminali prima che commettano un reato, dall’altro chi vuole punirli a posteriori. I primi puntano a prevenire le conseguenze e la sofferenza che i futuri crimini potrebbero causare alle loro vittime.

Tuttavia, questo porta a pensare che ci sia un destino prestabilito, nel quale nessuno è padrone delle proprie azioni. Moon Knight non dà una risposta specifica alla questione ma esplora la possibilità che le persone cambino. Quest’ultimo tema anche il tema al centro di Loki, un’altra recente serie Marvel.

Luna crescente

Dato il tipo di personaggio rappresentato, Moon Knight si discosta da ciò che ha contraddistinto finora il Mcu. Esplora aspetti nuovi e più oscuri di un personaggio noto solo al pubblico più affezionato dei fumetti. Il punto di forza della serie è l’introduzione di un personaggio in uno stand-alone, senza alcun riferimento o continuità con i film e le altre serie Marvel. Il pubblico non ha quindi bisogno di essere aggiornato al cento percento sulle nuove uscite per apprezzarlo.

La serie fornisce anche l’opportunità per mostrare culture antiche poco esplorate in questo universo, come quella egizia. È un richiamo a I predatori dell’arca perduta, ma in chiave moderna. Le avventure si svolgono infatti nell’attuale Cairo, come confermano le scelte della colonna sonora.

Lo stesso regista Mohamed Diab si è dichiarato entusiasta di questa scelta.

Non avete idea dell’importanza che tutto questo abbia per il mondo arabo e i trecento milioni di persone che ne fanno parte. Penso che a ogni minoranza piaccia vedere che tutti possiamo diventare eroi ed essere rappresentati. […] Ora so che mia figlia avrà qualcuno da ammirare.

Mohamed Diab per i Golden Globes.

Luna calante

Il continuo cambiamento del genere cinematografico (dalla commedia all’avventura, dall’horror alla commedia) crea un effetto straniante. Il finale claustrofobico del quarto episodio, per esempio, ricorda la serie Legion: anche qu il pubblico viene sviato al punto che non sa più cosa è reale e cosa no. Il tutto solo per arrivare a una gag in cui un adorabile ippopotamo antropomorfizzato grida di paura.

Le critiche alla serie riguardano le linee narrative che vengono rapidamente chiuse per mancanza di tempo, buchi di trama, personaggi complessi e ben definiti che diventano di colpo semplici marionette, un misterioso deus ex machina su cui nessuno si fa troppe domande. Alcuni si chiedono se, a questo punto, Moon Knight non necessitasse di un film dedicato per rendergli davvero giustizia.

Una perla del marketing è invece la presenza di codici QR nei vari episodi. Scannerizzandoli, si può infatti accedere gratuitamente ad alcuni fumetti sull’insolito protagonista di Moon Knight.

Una questione di accettazione

Moon Knight ha punti di forza e di debolezza in egual misura. Nel film Joker del 2019, il protagonista afferma che “la parte peggiore di avere una malattia mentale è che le persone si aspettano che tu ti comporti come se non l’avessi”. Con questo si riferisce alla tendenza costante del far sentire gli altri in difetto.

Nel caso di Moon Knight, la relazione tra Marc e Steven è il vero cardine della storia. Alla fine, raggiunge la sua massima forza attraverso l’autoconsapevolezza, senza spingersi oltre propri limiti, ma imparando ad accettarli. E questo potrebbe essere ciò a cui tutti aspiriamo, supereroi o meno.

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