Abbracciata dal Golfo di Napoli, Procida è una delle isole flegree, che conserva un’identità autentica e una natura incontaminata. Le case colorate della Corricella, la verde isola di Vivara, il borgo di Terra Murata e l’Abbazia di San Michele Arcangelo a picco sul mare, sono tra le tante immagini iconiche di Procida, che, nel tempo, hanno incantato molte persone e ispirato artisti, scrittori e registi.
Innamoramenti e addii tra le pagine
Con la sua superficie di 3,7 km², Procida sembra animata da molteplici genii loci: in ogni sua contrada, detta grancìa, l’isola custodisce e rivela vegetazione, conformazioni e architetture sempre diverse. L’isola è un labirinto di stradine, un sali-scendi che conduce in posti unici, anche inaspettati. Ma prima di immergersi nel suo incanto, è necessario raggiungere l’isola via mare. Già quel tragitto offre ai viaggiatori un assaggio della magia che incontreranno.
Da lontano, la vista è senza dubbio orientale, di un oriente da Mille e una notte, che si stupisce di ritrovare così magicamente intatto.
Alberto Moravia, Le Vie d’Italia, 1960
Nel racconto per la rivista Le Vie d’Italia, lo sguardo di Alberto Moravia è affascinato tanto dall’estetica e composizione dei paesaggi, quanto dai contrasti presenti in questi luoghi: la vivacità della natura e delle architetture di buona parte dell’isola si contrappongono a Palazzo D’Avalos, imponente edifico a Terra Murata, che fino al 1988 è stato sede del carcere, in cui si narra venissero reclusi i condannati ai crimini più gravi. Osservare il penitenziario, i reclusi e i condannati in arrivo, genera nello scrittore romano una profonda attrazione e malinconia, la stessa sensazione che si ritrova tra le pagine di un’altra storia ambientata a Procida, nata dalla penna di una scrittrice legata a Moravia.
Elsa Morante è l’autrice la cui immagine è più legata a quella dell’isola. La sua opera L’Isola di Arturo, con cui ha vinto il Premio Strega 1957, vede Procida come ambientazione protagonista di una densa storia di conflitti tra amori, scoperta di sé e legame uomo-natura.
Procida, oggi nota anche come l’Isola di Arturo, dal 1986 ogni anno dedica alla scrittrice un premio letterario che prevede una sezione di narrativa e un’altra dedicata agli scritti legati al tema del mare, Com’è profondo il mare.
Alphonse de Lamartine è arrivato nell’isola flegrea durante i suoi viaggi giovanili ed è proprio qui che ambienta uno dei suoi romanzi autobiografici più noti. Graziella è una storia vicina alla letteratura romantica, con alcuni tratti epici. Tra Alphonse, il protagonista, e Graziella nasce un’amicizia che prenderà sempre più forma di amore. Il pensiero di Graziella oscilla tra la speranza di vivere questa relazione e la paura che Alphonse debba tornare in Francia. Questo giorno arriva, il ragazzo parte lasciando all’amata la promessa del suo ritorno, che non avverrà mai. Alphonse e Arturo, nel dire addio alle persone amate, dicono addio all’isola, forse con la speranza di poterla rivedere.
Non solo tragedie. A Procida sono legate anche storie a lieto fine. Nel Decameron di Giovanni Boccaccio, la sesta novella della quinta giornata narra la storia di Restituta e Giovanni da Procida: grazie all’ammiraglio Ruggiero de Loriala la coppia si salva dalla condannata al rogo, decisa dalla gelosia di re Federico III di Sicilia, il quale, cambiata idea, approva l’unione dei due ragazzi.
[Il re] a Gianni fece la giovanetta sposare, e fatti loro magnifichi doni, contenti gli rimandò a casa loro, dove con festa grandissima ricevuti, lungamente in piacere ed in gioia poi vissero insieme.
Giovanni da Procida non è solo un personaggio della novella boccacciana, nelle pagine di storia è uno dei protagonisti della ribellione palermitana contro i francesi del 1282, su cui Giuseppe Verdi realizzò una delle sue opere più famose, I Vespri Siciliani.
Procida sullo schermo
Come Ischia e le altre isole flegree, Procida è una location ambita al Cinema.
Nei primi anni Sessanta compare nel colossal Cleopatra, pellicola dalla produzione travagliata che vede tra gli interpreti alcuni dei nomi più famosi della storia del Cinema, come Elizabeth Taylor e Richard Burton, diretti da Joseph L. Mankiewicz. Hollywood ritorna a Procida a fine degli anni Novanta, con le riprese de Il talento di Mr. Ripley, con Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Cate Blanchett e Philip Seymour Hoffman e la regia di Anthony Minghella, premio Oscar per Il paziente inglese.
Particolarmente caro all’Isola, nel 1994 esce Il postino, ultima apparizione di Massimo Troisi, spentosi poche ore dopo le riprese delle ultime scene. Tratta dal romanzo dello scrittore cileno Antonio Skármeta, Il Postino di Neruda, la storia narra dell’amicizia tra Mario Ruoppolo e il poeta Pablo Neruda, in asilo politico sull’isola. A Procida è possibile raggiungere e scoprire dove sono state girate alcune scene del film, come ad esempio la spiaggia in cui si incontrano Mario e la sua amata Beatrice, tuttora conosciuta come La Spiaggia del Postino.
OndeVisioni a Procida per Immaginare Futuri
Oltre a essere immortalata in molteplici opere, Procida ospita festival e eventi legati alla letteratura e al cinema.
Quest’anno, dal 16 al 18 settembre, Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 accoglie OndeVisioni, rassegna a cura di Daniele De Cicco, produttore cinematografico, docente della Scuola Holden e Maestro di Hypercritic, e Gennaro Carillo, professore ordinario di Storia del pensiero politico nella Facoltà di Lettere dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Il nuovo evento chiama sull’isola cineasti, scrittori, artisti digitali, filosofi, antropologi, esperti di multimedialità e transmedialità per Immaginare Futuri. Con un omaggio a Libero De Rienzo, attore campano molto legato a Procida, a un anno dalla scomparsa all’età di 44 anni.
La rassegna esplora i linguaggi visivi, a partire dalla realtà virtuale e dai video game. I relatori, tra i quali ci sono Cristina Battocletti, Carlo Rodomonti, Aldo Schiavone e Raffaele Alberto Ventura, Ivano Zanchetta, guideranno il pubblico nell’esplorazione delle nuove frontiere del cinema, della multimedialità e della transmedialità.
L’ex carcere di Palazzo d’Avalos e la chiesa di Santa Margherita saranno gli scenari per la proiezione di cortometraggi in VR e l’allestimento di tre postazioni di videogioco, per fruire di un’esperienza ludica e narrativa. Il Cinema Procida Hall ospiterà una serie di dialoghi aperti con il pubblico sulle varie declinazioni di Immaginare Futuri, seguite da proiezioni. Tra i titoli in calendario ci sono Gravity di Alfonso Cuarón, Blade Runner di Ridley Scott, il film Palma d’Oro al festival di Cannes 2021, Titane, di Julia Ducurnau (qui il programma completo).
Hypercritic seguirà e coprirà l’intera iniziativa con interviste, aggiornamenti e contenuti esclusivi.
Tra premi letterari, festival e iniziative, come MarEtica, negli anni Procida si sta affermando come centro culturale campano e nazionale. Per il 2022 è stata scelta come Capitale italiana della Cultura. Un anno di eventi e appuntamenti, come OndeVisioni, per far vivere l’isola da un altro punto di vista e stimolare la sua dimensione culturale.