Nuoto artistico e parità di genere | L'occasione mancata di Parigi 2024

Postato il 12 Aprile, 2025

Nello spettacolo delle Olimpiadi di Parigi 2024, il nuoto artistico o sincronizzato ha attratto i riflettori. La squadra messicana ha fatto il suo debutto in una competizione a cinque cerchi. Ma una delle novità della disciplina è stata l’apertura anche alla partecipazione maschile. Un passo avanti che però non ha portato a risultati concreti, dal momento che nessuna squadra ha incluso atleti uomini.

Un cambiamento fuori tempo

A quarant’anni dalla sua inclusione nei Giochi Olimpici, il nuoto artistico ha compiuto una svolta inclusiva per colmare il divario di genere. Parigi 2024 è stata anche la prima Olimpiade con piena parità di genere tra i partecipanti, un traguardo celebrato con hashtag #GenderEqualOlympics. Eppure, quest’opportunità non ha segnato un momento storico per questa disciplina.

Non solo l’atleta italiano Giorgio Minisini non ha partecipato, ma ha anche abbandonato il nuoto professionistico a causa della mancata convocazione. Neppure l’atleta americano Bill May ha potuto coronare il suo sogno all’Aquatics Centre di Saint-Denis.

Adam Andrasko, amministratore delegato di Usa Artistic Swimming, ha spiegato: “Il team ha dovuto mandare a Parigi la squadra più forte possibile. Una delle difficoltà è che tutti e otto gli atleti devono partecipare a tutte e tre le routine — tecnica, libera e acrobatica — e non possono esserci cambi a seconda dei punti di forza individuali”.

A questo proposito, Sylvie Neuville, responsabile tecnica della federazione francese, ha spiegato: “I ragazzi hanno avuto accesso alle massime competizioni solo dal 2015. Hanno un ritardo tecnico che poteva essere penalizzante e nessun Paese ha voluto correre questo rischio. Non c’era alcuna volontà di escluderli deliberatamente. Al contrario, non appena lavoriamo con i ragazzi, è come con yin e yang, sentiamo una migliore armonia in una squadra.”

Il Google Doodle dedicato al nuoto artistico per le Olimpiadi di Parigi 2024

Nuoto sincronizzato tra sport e arte

Un’altra novità della disciplina è l’introduzione dell’esercizio acrobatico. Secondo World Aquatics, questa nuova regola spinge i giudici a identificare e valutare la difficoltà, l’esecuzione e l’impressione artistica di strutture complesse, dei movimenti in aria e di un’ampia varietà di combinazioni di azioni acrobatiche. Ciò aggiunge un ulteriore livello di complessità di cui beneficia anche il pubblico.

L’esecuzione tecnica delle coreografie non è tutto nelle gare di nuoto artistico. Gli esercizi sono ideati per raccontare una storia o suscitare emozioni attraverso movimenti eleganti e sincronizzati. Gli atleti utilizzano la musica, i costumi e a volte anche scenografie per creare un’esperienza visiva e sonora completa, in cui il giudizio si basa sia sull’esecuzione tecnica che sulla creatività e l’espressività degli esercizi.

Tra le esibizioni a Parigi 2024, la squadra statunitense ha reso omaggio a Michael Jackson, inserendo l’iconico moonwalk nell’esercizio tecnico. Ma la Cina è rimasta ai vertici anche dopo l’esercizio libero.

Cinque opere da conoscere se ti piace il nuoto artistico

Oltre alle competizioni olimpiche e ufficiali, il nuoto artistico lascia il segno anche sui palchi e sul grande schermo.

Musical come La ninfa degli antipodi con Esther Williams (1952) e Viva le donne! (1933) con la sua coreografia ipnotica, celebrata nel film dei fratelli Coen Ave, Cesare!, il teatro con O, la produzione teatrale a tema acqua del Cirque du Soleil: tutte opere che offrono una coreografia mozzafiato grazie all’incredibile preparazione fisica richiesta e alla componente artistica creata dalla coreografia di corpi e giochi d’acqua.

Anche sott’acqua e rimuovendo i movimenti, lo spettacolo rimane: tutto resta sospeso ed etereo, come dimostrano le opere della fotografa statunitense Christy Lee Rogers.

Le squadre potranno selezionare uomini a Los Angeles 2028, segnando un momento storico per il nuoto artistico. Sarà la volta buona?

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