Stanley Kubrick: da Shining a Eyes Wide Shut | Quali sono i film più iconici del regista 

Postato il 10 Marzo, 2025

“Ognuno è libero di speculare a suo gusto sul significato filosofico e allegorico del film. Io ho cercato di rappresentare un’esperienza visiva che aggiri la comprensione per penetrare con il suo contenuto emotivo direttamente nell’inconscio”. Parlava così del suo modo di fare cinema, psicologico, controverso, a volte spietato. Questo e molto altro, un pianeta ancora oggi quasi inesplorabile, era Stanley Kubrick.

Un visionario dai molti risvolti psicologici, in grado di spingersi meandri della mente sua e del pubblico. Quasi mai compreso dalla critica, almeno inizialmente. “A un tratto capii che pensare è per gli stupidi. I cervelluti invece si affidano all’ispirazione”, aveva ripetuto durante alcune interviste. Sosteneva che un sogno non è mai solo un sogno e che nell’inconscio si nasconde la verità del desiderio.

E ancora, sosteneva che se un uomo non può più scegliere, cessa di essere un uomo. In questo pensare si evidenzia la complessità di una mente che non si ferma all’apparenza ma ne analizza le profondità più estreme.

Chi è Stanley Kubrick

Bisogna partire dall’analisi psicologica delle sue pellicole per provare a immaginare la visione di Kubrick. Quattro mesi dopo la sua morte era uscito il suo ultimo film. Il controverso Eyes Wide Shut. Per i critici era una pellicola da bocciare; al botteghino è stato un grande successo. Il 7 marzo, appena tre giorni fa, sono passati 26 anni dalla morte del regista americano, si è spento nel sonno a causa di un infarto nel 1999. E’ considerato uno dei più grandi cineasti di sempre.

I migliori film di Kubrick

Il regista newyorkese ha diretto tredici film e per tredici volte è stato candidato ai Premi Oscar. Nonostante le pellicole fossero autentici capolavori, complesse opere cinematografiche, Kubrick ha vinto una sola statuetta nel 1969, con 2001: Odissea nello spazio, nella categoria dei migliori effetti speciali. Un viaggio nell’animo dell’uomo, tra i suoi limiti e verso il futuro. Fu scritto con Arthur C. Clarke che poi ne scrisse un omonimo romanzo. Questo il lungometraggio che ha raccolto un riconoscimento agli Oscar.

Ma tra i tredici titoli da regista di Kubrick, scegliere i migliori è una missione impossibile, ci sono anche altri grandi capolavori. Di sicuro si possono annoverare Arancia Meccanica, film che ha probabilmente segnato una generazione e tratto dall’omonimo romanzo di Anthony Burgess. Fece scalpore per la sua ultraviolenza. Kubrick cercò di fare un parallelo tra la violenza pratica, quella della strada, con la stessa che lo società impone ai cittadini. Riprende una sua vecchia convinzione: “Che le superpotenze o gli stati forti si comportano da gangster e i Paesi piccoli da prostitute”.

Da Shining a Full Metal Jacket

Nel 1980 Shining esalta la genialità di Kubrick con un horror che rimarrà tra le pietre miliari del cinema. Nel cast un grandissimo Jack Nicholson che è anche il protagonista. Probabilmente in una delle recitazioni migliori di sempre dell’attore in quello che è diventato senza dubbio un cult movie. Fu tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King e disconosciuto dall’autore, che non lo amava per nulla.

E poi c’è Full Metal Jacket, film di guerra ispirato dal romanzo Nato per uccidere di Gustav Hasford che era stato un Marine e anche corrispondente di guerra. Kubrick esplora ancora una volta il mondo della guerra dopo Orizzonti di Gloria, del 1957. Dimostra la maestria di poter passare da un genere all’altro senza tralasciare la sua unicità. Il regista americano porta al pubblico uno spaccato della guerra in Vietnam. Sulla scia del successo al botteghino Kubrick iniziò a lavorare su un film che avrebbe trattato il tema della Shoah.

Il suo grande amico Steven Spielberg aveva però già scritto e iniziato a girare il colossal sull’Olocausto The Schindler List. Intuendo la grandezza dell’opera del collega Kubrick decise di mettere da parte la sua. Aveva visto giusto anche in questa occasione.

Eyes Wide Shut: le curiosità

E’ l’ultimo capolavoro di Kubrick, uscito quattro mesi dopo la sua morte. Per il regista Eyes Wide Shut è stato il suo film con il più alto incasso di sempre al botteghino: 162 milioni di dollari. Era costato 65 milioni. 400 giorni di riprese e oltre un anno di post produzione. E’ anche l’ultimo film della coppia sul set e nella vita Tom Cruise e Nicole Kidman.

La trama racconta di come l’attore protagonista Cruise, spinto dalle confessioni della moglie Kidman, si ritrova in uno psicodramma che rischia di fargli perdere il matrimonio e finiree coinvolto in un omicidio misterioso. Quanto alle scene di sesso il regista impose ai due attori la massima segretezza, di non parlare tra loro di quanto accadeva durante le riprese. Fece separare i due protagonisti. Per rendere al meglio nella parte, durante il minuto di sesso sognato dalla Kidman che tradiva il marito con un ufficiale della Marina, l’attrice ha dovuto girare sei giorni di scene a luci rosse e riprodurre 50 posizioni erotiche.

Il film è ambientato a New York, ma nessuna scena è mai stata girata nella Grande Mela. Il set venne costruito vicino Londra. Tutto questo perché Kubrick aveva paura di volare. Infine la curiosità sulla maschera che Tom Cruise indossa in una scena simbolo della pellicola. E’ stata modellata sul volto dell’attore Ryan O’Neal, che aveva lavorato con Kubrick nel film del 1975 Barry London.

I tredici film da regista di Kubrick

L’esordio alla regia nel 1953 con Paura e Desiderio. Due anni più tardi nel 1955 esce Il Bacio dell’Assassino. Kubrick è in un grande momento di ispirazione e solo un anno dopo, nel 1956, realizza Rapina a Mano Armata. Nel 1957, Orizzonti di Gloria, film sulla prima Guerra Mondiale. Si prende una pausa e dopo tre anni nel 1960 torna con Spartacus. Seguono nel 1962 Lolita, nel 1864 Il Dottor Stranamore. Poi arriva il successo agli Oscar e la consacrazione con nuovi capolavori: nel 1968 è la volta di 2001: Odissea nello spazio. Nel 1971 Arancia Meccanica. Nel 1875 Barry Lyndon. Nel 1980 Shining. Nel 1987 Full Metal Jacket e infine nel 1999 Eyes wide Shut.

Rimango sempre sorpreso dalle reazioni suscitate dai miei film. Essi contengono in generale una quantità sufficiente di verità che di certo turberà qualcuno”

Stanley Kubrick

Record correlati