
“Bob avrebbe detto che le migliori canzoni sono già tutte presenti nella colonna sonora di A Complete Unknown. Dovreste trovare qualcuno più giovane di me. Ok, io sono più giovane di Bob! Quindi eccomi qui“. L’energia di Mick Jagger è arrivata forte con tanto di standing ovation. La battuta era stata pensata solo per rompere il ghiaccio durante la premiazione per la migliore canzone originale agli Oscar 2025. Invece sul Dolby Theatre di Los Angeles, il teatro californiano dove è andata in scena la serata dei premi più attesa del cinema mondiale, è calato un grande imbarazzo.
Jagger, scherzando, ha citato l’amico Dylan, ignaro di aver spoilerato parte di un caso che gli organizzatori dell’evento avrebbero voluto tenere segreto, almeno fino a quel momento. I media, sollecitati da quella semplice battuta, invece hanno poi scoperto altro.
Il rifiuto di Bob Dylan agli Oscar 2025
In realtà la vicenda nasce da un’altra battuta più diretta sul Menestrello di Duluth, citato direttamente dal presentatore Conan O’Brien. Perché le sorprese, durante la notte degli Oscar 2025, non potevano mancare. Così durante il suo monologo il conduttore, all’improvviso, ha detto: “Dylan doveva essere qui questa sera ma non è andata poi così male“. Risate e brusio generale. In molti hanno inizialmente immaginato che si trattasse di una semplice battuta o citazione legata alla presenza del film su Dylan, che ha raccolto otto nomination.
Invece la frecciata di O’Brien era diretta al rifiuto di Bob Dylan a presentare e esibirsi agli Oscar 2025. Tutto vero. Per chi conosce bene le abitudini dylaniane non sorprende il rifiuto a serate di gala delle star di Hollywood o altri eventi con artisti e pubblico. I retroscena di quanto accaduto, invece, li ha scoperti The Hollywood Reporter. L’esclusiva del magazine ricostruisce il gran rifiuto di Dylan alla cerimonia.
Nei mesi scorsi, gli organizzatori avevano provato in tutti i modi a convincere il cantautore a consegnare il premio alla miglior canzone originale: non c’è stato nulla da fare. Dylan ha ancora una volta detto ‘no’. Alla fine il premio è andato ad El Mal di Emilia Perez. Riconoscimento consegnato dal leggendario Mick Jagger, leader dei Rolling Stones. “I produttori volevano Bob ma lui no”, ha scherzato ancora il mito del rock dal palco.
Quando Dylan rifiutò il premio Nobel
La lista dei grandi rifiuti di Bob Dylan è lunga: il ‘no’ più pesante il mancato ritiro del Premio Nobel per la Letteratura a Stoccolma, il 10 dicembre 2016. L’artista aveva fatto sapere di essere malato. Invece gli esperti della critica sostengono che il gesto di Dylan fosse legato a una forma di protesta contro la politicizzazione del premio.
Solo all’inizio di Aprile 2017 ritirò il suo riconoscimento: era Stoccolma per un concerto e si riuscì a mettere fine alla diatriba sulla quale avevano speculato i media di tutto il modo. Fu organizzata una cerimonia in tono minore, filò tutto liscio. Dylan non ricevette mai il premio in denaro legato al Nobel.
Come Dylan ha ispirato Jagger
C’è una foto del settembre 1974 che fotografa come Mick Jagger sia stato folgorato dall’arte di Bob Dylan dalla quale poi è nata anche un’amicizia con alti e bassi. L’immagine ritrae una sessione durante la quale il Menestrello del Minnesota che stava registrando una versione di Blood On The Tracks. Il leader dei Rolling Stone seguiva l’opera del collega con tanto di whisky in mano. Jagger era nello stesso studio di registrazione per mixare i nastri del tour europeo degli Stones nel 1973.
A Jagger è stato chiesto più volte del suo legame con Dylan. L’artista britannico ha più volte raccontato del rapporto di stima reciproca dei due nonostante il carattere schivo del cantautore americano. Il leader degli Stones ha sempre detto che alcuni brani di Bob hanno ispirato pezzi iconici del suo gruppo e di come non abbia mai cercato di copiare l’amico ma di trovarne fonte di ispirazione. “Chiunque provi o abbia provato a imitare Dylan ha fallito. è unico. La sua grandezza è nel corpo del lavoro” l’endorsement di Jagger.