
Sontuose sale da ballo, palazzi nobiliari sull’orlo della decadenza, eleganti città e una campagna siciliana schiantata dal sole: Il Gattopardo è entrato nella leggenda anche grazie alle sue ambientazioni. Negli ultimi giorni è uscita la serie Netflix tratta dal romanzo di Tomasi di Lampedusa, con Kim Rossi Stuart nel ruolo del protagonista, Benedetta Porcaroli e Deva Cassel in quelli di Concetta e Angelica. Ma quali sono le ambientazioni principali? Questi luoghi esistono o sono frutto dell’immaginazione di uno dei romanzi storici che hanno definito il racconto del Risorgimento? Ecco un elenco dei principali.

Il castello di Donnafugata
Don Fabrizio Corbera (Kim Rossi Stuart) è il principe di Salina, figura storica immaginaria che Tomasi di Lampedusa ha ispirato in parte a suo padre, Giulio Fabrizio. Un aristocratico che si sente minacciato dai valori del Risorgimento e sospeso fra due mondi, il passato nobiliare siciliano e l’Italia unita.
L’impossibilità ad adattarsi alla società contemporanea fa sì che si senta a casa solo nella residenza di Donnafugata, borgo immaginario dove la famiglia si ritira dal caldo torrido dell’estate. Il castello di Donnafugata esiste davvero e si trova a 15 chilometri dalla città di Ragusa, in Sicilia. Ma quella che si vede nella serie Netflix è Villa Valguarnera, a Bagheria, in provincia di Palermo, coi suoi sontuosi giardini. Qui sono ambientate alcune delle scene più significative della storia, come i giochi a nascondino fra i giovani protagonisti e l’incontro di Concetta con Angelica e Tancredi dopo il matrimonio fra questi ultimi.
Palermo e i moti del Risorgimento
All’inizio della storia, il Gattopardo entra in una Palermo blindata per i moti del Risorgimento e va a prendere Concetta al convento del Sacro Redentore, per riportarla a casa. È l’occasione per ammirare alcuni scorci dle centro storico, come i Quattro Canti, Palazzo delle Aquile, sede del Comune, e la cattedrale di Palermo. Aggirarsi fra questi luoghi, ancora oggi, dà l’impressione di un tuffo nella storia.

La maestosità dei palazzi palermitani fa da sfondo anche ad alcune scene girate in interno. Palazzo Comitini, per esempio, ha ospitato le scene ambientate a Villa Salina. La Sala Martorana, oggi sede del Consiglio provinciale, è decorata con soggetti religiosi e storici, con il famoso affresco sul soffitto realizzato da Gioacchino Martorana, ed è stata usata come set per le scene di vita quotidiana, come le colazioni e i pranzi di famiglia.
Il deserto dei Calanchi
I viaggi, a metà ‘800, avvenivano in carrozza e potevano durare intere giornate. Spostarsi nel caldo torrido del’estate siciliana era particolarmente gravoso. Ma il paesaggio circostante offriva (e offre) scenari incomparabili.
Quelli che si vedono nella serie Il Gattopardo di Netflix sono girati nei Calanchi di Cannizzola, noti anche come deserto dei Calanchi, tra i monti Erei e l’Etna. Si trovano nei comuni di Centuripe e Paternò, tra Enna e Catania. Offrono scorci degni di un film western, con la vegetazione che si dirada lasciando spazio a monti e orridi brulli. E non è difficile immaginare che diventeranno un luogo di interesse turistico al pari delle location del commissario Montalbano in Sicilia o di Pablo Escobar in Colombia.

Il Conventino di Mentana
Dopo il fidanzamento di Tancredi con Angelica, Concetta attraversa una profonda crisi spirituale e – in rotta di collisione con il padre, che ha acconsentito alle nozze – si ritira in convento.
Qui ritrova la pace e se stessa: lo scenario è un rifugio dal caos del mondo esterno, in cui dedicarsi alla preghiera e al lavoro manuale. Per ricreare questa ambientazione, la produzione ha scelto il Conventino di Mentana, vicino a Roma. Autentica dimora storica italiana, è caratterizzata da un chiostro secolare e una chiesa barocca. È una location immersa nel verde che si può prenotare per matrimoni ed eventi.

La Torino risorgimentale
Verso la fine del romanzo (e della serie), al principe di Salina, il Gattopardo, viene offerto l’onore più grande nell’Italia risorgimentale: un seggio al Senato. Per questo, don Fabrizio e Concetta affrontano il lungo viaggio verso Torino, dove Tancredi di è trasferito con Angelica per intraprendere la carriera diplomatica.
Qui si possono ammirare scorci di piazza Palazzo di Città e una piazza San Carlo deserta, dove Fabrizio scopre il tradimento di Angelica nei confronti del nipote. La residenza che ospita il Gattopardo nelle sue giornate torinesi, invece, è Palazzo Cisterna con il suo giardino. Già residenza di Amedeo I, Duca d’Aosta, e di suo Emanuele Filiberto, negli ultimi decenni ha ospitato la sede della Provincia di Torino (ora Città Metropolitana) fino al suo trasferimento in un grattacielo.